UN NARCISISTA MOLTO PRESIDENZIALE

Il 20 Gennaio 2017, Donald Trump è diventato il Presidente degli Stati Uniti d’America.

Molte persone hanno espresso le loro opinioni sul fatto che il Presidente Trump sia un narcisista. Questo articolo non ha intenzione di essere dettagliato riguardo se lo sia o meno. Non è necessario e francamente, non aggiunge granché alla comprensione. Il Presidente Trump è uno della nostra tipologia. Questo è evidente ma difficilmente degno di nota.

Tutti i presidenti U.S.A. hanno dimostrato di essere stati narcisisti o di avere forti tratti narcisistici. In effetti, alcuni dei presidenti più popolari e di successo sono stati chiaramente narcisisti, mostrando notevole carisma, magnetismo e grandiosità. Questi includono Lyndon Johnson, Andrew Jackson, Teddy Roosevelt, JFK, Richard Nixon e Bill Clinton.

Questo non è limitato agli Stati Uniti. Fatti strada attraverso la storia, sia recente che antica e leader dopo leader di paesi, imperi e dinastie possono dare dimostrazione di essere narcisisti. Altri tratti come psicopatia e Machiavellismo sono prevalenti. Al fine di arrivare in cima e governare un paese uno deve avere un’incrollabile fede in se stesso, sapere che ciò che sta facendo è giusto, non essere timoroso di offendere i sentimenti, essere motivato, avere un forte senso di auto-conservazione, manipolare, affascinare e ispirare. La mediocrità non basterà. Essere un uomo qualunque non ti porterà lì. La nostra tipologia ci arriverà. Ripetutamente.

Quindi non è per nulla una sorpresa che il Presidente Trump sia uno della nostra tipologia. Ciò che forse è sorprendente per alcuni è che sia così ovvio. In effetti, quasi tutte le volte appare come una caricatura del narcisismo visto che per qualcuno così di successo viene dato poco o nessun credito al mantenimento della facciata per la quale i narcisisti di successo sono famosi. La facciata è lì ma per il Presidente Trump si manifesta in maniera differente.

Se pensi che questo stia per diventare un articolo che attacchi o elogi The Donald allora preparati a rimanere deluso. Vai nella tua corrispettiva camera di risonanza se vuoi leggere di questo. Questo articolo è per aggiungere la prospettiva di cosa ci si può aspettare dal Presidente Trump vista da uno della sua appartenenza. Naturalmente a seconda della tua prospettiva, potresti vederlo come buono, cattivo o un po’ e un po’, ma questa è un’osservazione nel dettaglio riguardo a cosa aspettarti, di uno che conosce la propria tipologia.

1. Farà sì che le cose vengano realizzate perché lui e il paese sono tutt’uno

Perché questo? Donald Trump vuole che gli U.S.A. siano di nuovo grandi. Ne ha fatto uno slogan della campagna elettorale. Lo vuole perché allora gli Stati Uniti di Donald Trump saranno ancora più grandi. Gli Stati Uniti sono un’estensione del Presidente Trump. In comune con la nostra tipologia, non vuole essere controllato dal suo ambiente; vuole controllarlo. Vede il paese e la sua gente come un’estensione di sé ed esercita l’autorità suprema su tutto. Vuole che quel paese prosperi perché questo significa che sarà lui a prosperare attraverso la produzione di tutto il carburante che gli arriverà lungo la strada.

Come ogni leader affronta l’opposizione ai suoi piani. Il Presidente Trump ha fatto propaganda sul costruire un muro tra Stati Uniti e Messico. Potrebbe non concretizzarsi lungo il percorso, non ci sarà qualche Grande Muro d’America, ma ci sarà una barriera. Perché? Perché quello è il suo monumento. Vuole creare un monumento a se stesso. Questo edificio che è il simbolo supremo di controllo. Un muro, una recinzione, una barriera dice “Tu puoi entrare, ma tu no” dice “Ti sto proteggendo da un lato e fermandoti dall’altro”. Creando questo muro, il Presidente Trump crea una manifestazione del suo desiderio di controllo ed anche un monumento fisico e durevole della sua grandezza percepita. Ci saranno tentativi di escluderlo dalle spese, di ostacolare la sua costruzione ma il presidente Trump lo vedrà come fatto perché è il suo muro. È lui.

2. Farà sì che le cose vengano realizzate per il suo instancabile desiderio di mantenere la superiorità

In comune con la nostra tipologia, il Presidente Trump si considera come il primo della classe, sopra chiunque altro e perché no? È il Presidente più vecchio e in salute nella storia. Non ha fatto esperienza governativa o militare prima del suo insediamento e non può contare sul fatto di essere una star del cinema (anche se può barrare la casella della tv). Eppure è diventato Presidente degli Stati Uniti e quindi l’uomo più potente del mondo. Crede che questa posizione sia un suo pieno diritto e che lo studio ovale sia da sempre destinato ad essere suo. Per garantirsi il mantenimento della superiorità non si arrenderà. Deve vincere ogni combattimento, Deve assicurarsi che i suoi oppositori rimangano sminuiti e denigrati e di rimanere ad ogni costo l’unico che ha la superiorità. Per testimoniarlo il rifiuto di stringere la mano ad Angela Merkel la Cancelliera Tedesca. I protocolli diplomatici e l’etichetta politica non hanno importanza- lui fa ciò che vuole ed un tale atto garantisce, nella sua mente, che ha detenuto il vantaggio in quell’incontro.

L’atteggiamento del Presidente Trump verso i rifugiati è ben documentato dopo che ha avvertito che i rifugiati che in linea generale fanno parte dei paesi Musulmani sono una minaccia per la sicurezza degli Stati Uniti. Senza perdere tempo, ha emesso un ordine esecutivo che sospendeva il programma rifugiati per 120 giorni. Questo è stato bloccato da un giudice federale. Il Presidente Trump non ha aspettato, ha emesso un ordine esecutivo revisionato. È stato nuovamente fermato da giudizi federali alla Hawaii e in Maryland. Il Presidente Trump ha dichiarato che avrebbe combattuto fino in fondo davanti alla Corte Suprema e lo farà. Un narcisista che desidera mantenere la propria superiorità sul proprio coniuge quando discute riguardo il suo essere arrivato in ritardo da una serata di bevute si impegnerà a spostare la colpa, proiettare, negare, sviare, usare l’insalata di parole e molte altre manipolazioni in modo da mantenere il controllo della situazione. Svicolerà per stare in cima. Il Presidente Trump non è diverso. Il suo desiderio di ottenere i propri scopi implica che anche lui svicolerà, ordinerà, esigerà e così via in modo che la sua superiorità rimanga intatta perché per lui in quanto appartenente alla nostra tipologia deve assolutamente esserlo.

3. Farà sì che le cose vengano realizzate perché, dalla sua prospettiva, lui ha sempre ragione

La Prospettiva Narcisistica che ho spiegato precedentemente in Logica Tossica fa sì che anche se stiamo guardando al tuo stesso fatto, abbiamo prospettive differenti. Quelli che non appartengono alla nostra tipologia hanno questa difficoltà nell’afferrare che loro considerano la loro prospettiva come unica come quella che deve essere giusta e che il nostro atteggiamento è illogico, ma per noi la nostra prospettiva è logica e giusta perché è utile a noi e ai nostri bisogni.

Questa fiducia incrollabile nell’essere sempre nel giusto serve a far avanzare il Presidente Trump. Fa sì che quando affronta un ostacolo, sia sbagliato e lui sia nel giusto e quindi debba essere rimosso, superato o distrutto e tale azione è anch’essa giusta. Il mantenimento di questa prospettiva risulta in frequenti ed estesi spostamenti di colpa. È stata creata una Galleria di Cattivi in cui figurano avversari irrazionali e pericolosi che cercano di danneggiare l’onesto e giusto narcisista.

Dai un’occhiata alla Galleria dei Cattivi del Presidente Trump, quelli che sono incolpati di numerosi problemi e su cui sposta la colpa al fine di rimanere giusto. Obama, la Corrotta Hillary, il Piccolo Marco (Marco Rubio), i Musulmani, la Cina, Washington (“svuotare la palude”), i Messicani Americani, i Democratici, la BBC, gli ambientalisti e naturalmente, i media, per nominarne qualcuno.

Ovviamente è difficile sentire che un’amministrazione non incolpi altri per i problemi attuali ma il livello e l’estensione di questo spostamento della colpa è totalmente rappresentativa della nostra tipologia e proseguirà. Le altre persone saranno sempre in errore quindi prendi di mira loro con la tua irritazione, il tuo odio ma non il Presidente Trump. Non esiterà nel biasimare chiunque. Il suo portavoce Sean Spicer è stato criticato dal presidente Trump, non ha paura di gettare corpi nel fuoco che siano nemici da lunga data o nuovi, perfino della propria parte.

Dando sempre la colpa altrove e mantenendo la propria superiorità dell’essere nel giusto, il Presidente Trump continuerà a proseguire deciso. Sì, si creerà nemici, creerà proteste e dividerà la gente, ma ovviamente non gli interessa. Perché? Perché lui ha ragione e gli altri sono in torto. 3 milioni stanno protestando? E allora? Hanno torto e in ogni caso è carburante per lui. Milioni non hanno protestato e milioni l’hanno votato, questo è ciò che penserà.

4. Userà a proprio vantaggio la qualità narcisistica del vittimismo

Anche questo si collega allo spostamento della colpa. La nostra tipologia si considera come vittima quando ci fa comodo per originare compassione, ottenere pietà, manipolare, ottenere ciò che vogliamo e questo nasce dalla nostra prospettiva secondo cui il mondo è un posto crudele e duro che cerca di abbatterci. Recitando il ruolo della vittima cerchiamo di spostare la colpa ed evitare la responsabilità generando la giustificazione per le nostre azioni.

Il presidente Trump è un grande utilizzatore del concetto di vittimismo per il proposito di creare lealtà, stigmatizzare gli avversari e mantenere la sua posizione come l’unica salvatrice. Nei suoi discorsi si è riferito a

-“gente che è stata maltrattata dal Governo per molti, moltissimi anni.”
-“vittime di crimini illegali”
-“Massacro Americano”
-“Posti di lavoro spariti”
-“Vogliono farci apparire stupidi.”

Crea un giustificabile (dalla sua prospettiva) approccio noi-loro e naturalmente questo è conforme con il tratto narcisistico di pensiero scisso. Non c’è grigio. Tu sei con lui o sei contro di lui. Sei il perpetratore di orribili azioni contro la sua gente (e per estensione lui) o stai facendo qualcosa di buono e fai parte della gente leale (e per estensione validi lui). Il Presidente Trump non ha tempo per quelli che ha dipinto di nero nel suo pensiero scisso. Loro sono nemici e non hanno titolo. Di nuovo, quelli nella Galleria dei Cattivi verranno vanificati tramite l’applicazione dei tratti narcisistici il che ci porta al prossimo punto.

5. Creerà la sua verità personale

Molto è stato detto sul concetto di vivere in tempi di post-verità. L’adozione di una realtà che si accorda con le necessità del narcisista è uno dei tratti distintivi dell’esistenza narcisistica. La creazione di un mondo dove siamo i supremi controllori di tutto attorno a noi, è importante, e per farlo, tutto deve essere piegato al nostro volere di ottenere questo e se non riusciamo a piegare il mondo attorno a noi a fare ciò che vogliamo, creiamo il nostro mondo personale che essenzialmente è l’estensione fatta da Sigmund Freud della frase latina

“Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo”

(se non posso piegare i poteri di sopra, muoverò le Regioni Infernali)

Di conseguenza, questo ha portato alla nascita delle “fake news”. Se il risultato del notiziario dei cattivi non si accorda con la prospettiva narcisistica allora viene negato ed etichettato come “fake news”. Un nuovo mondo con una nuova logica è stato creato e questo continuerà. Vale la pena puntualizzare certamente che questa flessione dei fatti è commessa da entrambi i lati, dato che nelle notizie c’è sempre un’inclinazione, però queste mosse vanno al di là dell’inclinazione e dell’interpretazione ma al contrario c’è stata la revoca su larga scala delle notizie come false e quindi non valide.

Questa creazione della prospettiva di un nuovo mondo continuerà e di conseguenza qualunque cosa che sia presentata al Presidente Trump che non si allinea con la sua visione sarà archiviata, rigettata ed etichettata in questo modo.

Questa creazione della verità è una spada a doppio taglio. Da un lato mantiene la credenza della sua superiorità e abilità di fare le cose, ma allo stesso tempo porterà conflitto. Ovviamente, questo conflitto sarà causato da quelli che sono visti come in errore e mancherà di ogni fondamento di validità.

6. Incrementerà l’economia degli U.S.A. (ma con un costo)

Il Presidente Trump è un uomo d’affari di successo. Viaggia tra 3.5 e 10 miliardi di dollari dipende a chi lo chiedi, ma cosa sono pochi miliardi di dollari a questo livello? Questo denota successo. Lui sa di essere di successo. La sua fede in sé (basata sia sui successi che su manie di grandezza deliranti) significa che conosce bene l’economia e questo è in parte vero. La sua posizione sul commercio che verrà visto come un approccio più protezionista, l’aver affermato che desidera creare 25 milioni di posti di lavoro nell’arco di 10 anni e la sua proposta fiscale verranno raggiunti. Questo vedrà l’economia U.S.A. in ripresa e ci sarà una crescita economica su più ampia scala. Altri paesi accorreranno per corteggiare gli U.S.A. con uno spostamento degli accordi commerciali perché gli U.S.A. sono il massimo partner commerciale e ciò che fa governa l’economia globale (a testimonianza il crollo dei mutui sub-prime americani del 2008 come esempio recente). Di contro, la proposta rispetto all’immigrazione vedrà rimuovere milioni di lavoratori sottopagati. Questo alla fine avrà un effetto avverso sull’economia ma non dopo una fase in cui i lavoratori domestici saranno in grado di godere della benedizione concessa dall’accento sull’assunzione di lavoratori provenienti dagli U.S.A. Ciò sarà un’utile vincita di voti e una mossa populista ma influenzerà l’economia in modo che cresca cosa che comunque avverrà, non così tanto come avrebbe potuto. Il costo principale di tutto questo causerà un incremento del deficit ma il Presidente non se ne curerà. Sarà colpa di qualcun altro e sarà focalizzato sul mostrare i suoi trionfi tramite l’aumento del lavoro e un’economia che punta verso l’alto.

7. Creazione di una camera di risonanza

Il presidente Trump si è già contornato di ammiratori e di quelli che la pensano come lui e sono in armonia con i suoi valori. Rex Tillerson (Segretario di Stato) ha lavorato per la Exxon per 40 anni e quindi è un ricco uomo d’affari suo collega. Steve Mnuchin (Segretario del Tesoro) è un interno di Goldman Sachs tra le altre istituzioni finanziarie. James Mattis (Segretario della Difesa) è un popolare e benvoluto generale in pensione che è conosciuto per i commenti schietti – proprio come il Presidente. John Kelly (Segretario del Dipartimento di Sicurezza Interna degli Stati Uniti) si è scontrato con Obama sull’immigrazione illegale dei cittadini tra Messico e U.S.A. Il Presidente Trump ha installato il suo genero come consigliere e sua figlia ha avuto recentemente una posizione formale creata per lei. Questa mentalità da gallo nel pollaio si assicura di circondarsi di persone che la pensano uguale che si accordano con la sua visione e offrono slancio a ciò che esige.

Non è una circolazione a senso unico. Il Presidente Trump apporrà cambiamenti e volta faccia come gli fa comodo (come fa regolarmente la nostra tipologia) anche se ogni tipo di accusa di contraddizione, riguardo voltafaccia o ipocrisia verrà sempre rifiutato- deve farlo, la superiorità deve essere mantenuta. Un esempio di questo è stato di come a fine Gennaio il presidente Trump abbia firmato un Memorandum Presidenziale rimuovendo i tradizionali consiglieri militari e dell’intelligence dalla carica di membri effettivi del Consiglio di Sicurezza Nazionale e ha designato Steve Bannon (chiaramente un Luogotenente- complice fedele del narcisista) che è il suo capo strategico come membro effettivo. Entro il 4 Aprile, l’influenza di HR Mc Master (Consigliere della Sicurezza Nazionale che ha rimpiazzato Michael Flynn che era in funzione da soli 24 giorni) ha invertito tali cambiamenti. Questo incarna la compartimentazione che mettiamo in atto. Ciò che era giusto ieri, è sbagliato oggi e queste decisioni ed esiti rimangono separati.

Nella nostra mente la decisione era sempre stata giusta fin dall’inizio e la storia è stata rivisitata in accordo alla nostra struttura mentale narcisistica e al bisogno di mantenere la nostra superiorità (vedi La Revisione della Storia). Se il presidente Trump vede che occorrerà fare ciò che deve essere fatto, allora farà quei cambiamenti. Non ci sono tentennamenti, nessuna esitazione. I cambiamenti potrebbero contraddire posizioni precedenti ma non nella sua mente. La sua mente troverà sempre un modo per fare piazza pulita di tali accuse.

8. La frustrazione porterà risultati ma nutrirà il risentimento

In accordo con questo enorme senso che tutto gli sia dovuto, ciò che il presidente vuole deve essere fatto immediatamente se no è una critica e la sua furia che ribolle che è sempre lì inizierà ad accendersi.

Tutti i narcisisti possiedono questa furia. Quando veniamo criticati (critica che non viene sperimentata allo stesso modo da un non-narcisista) anzi, si tratta di una critica senza carburante e la nostra furia si accende. Alcuni di noi possono tenerla sotto controllo, altri non riescono e si manifesta come furia bollente (violenza fisica, distruzione di oggetti, urla, insulti) oppure furia gelida (dare le spalle freddamente, trattamento del silenzio, esclusione, mettere il muso).

Il Presidente Trump soffre spesso di queste critiche narcisistiche e questo lo ferisce. La sua furia si innesca. Non arriva ad attaccare fisicamente le persone, questa non è l’arma principale- Twitter la è.

Twittatore prolifico, il presidente Trump usa i social media per mostrare la sua furia bollente e a sua volta il fatto che in decine di migliaia ritwittano e mettono “mi piace” lo rifornisce di carburante cosa che cura la ferita causata dalla critica e la sua ira si acquieta.

Il 7 Febbraio, chiaramente frustrato (e quindi ferito da questo criticismo) dalla natura ritardataria per cui il suo consiglio non era sul posto, ha twittato

“È una disgrazia il mio consiglio di gabinetto non è ancora al suo posto, il ritardo più lungo nella storia del nostro paese.”

Non è stato il più lungo ma questo non importa. La sua impazienza e frustrazione è evidente, qualcosa di cui la nostra tipologia soffre e lui non vede la necessità di nasconderlo.

Seguendo la critica di Meryl Streep verso di lui agli Oscar, il Presidente Trump si è rivolto di nuovo a Twitter e si è riferito alla Streep come alla “Leccapiedi di Hillary” una chiara reazione all’essere stato ferito.

Quando le cose non vengono fatte a suo gusto e alla velocità richiesta, lo sentirà come una critica verso di lui. La sua ira si accenderà e licenzierà persone, le criticherà apertamente tramite Twitter ed altri mezzi e adotterà altre misure perché venga fatto ciò che vuole. Questo avrà il vantaggio di far sì che le cose proseguano e che la gente agisca tramite la paura (amore e paura sono le reazioni chiave causate dalla nostra tipologia) ma dietro a questo ci sarà un risentimento crescente in quelli che sentono di essere stati trattati male come conseguenza di queste manifestazioni della sua furia innescata nate dalla critica proveniente dal ritardo e dalla frustrazione.

9. Non ci saranno aggiustamenti nel modo di parlare pomposo e schietto

Ci sono quelli che potrebbero aver pensato che ottenendo l’obiettivo dello studio ovale e il prestigio che ne viene, allora il Presidente Trump avrebbe potuto in qualche modo calmarsi e applicare un po’ di finezza e smalto diplomatico alle sue parole e al suo comportamento. Com’era prevedibile fino ad ora non c’è alcuna evidenza che questo sia accaduto e nemmeno accadrà.

Lui, certamente, come spiegato sopra è nel giusto riguardo tutto ciò che dice e tutti quelli che non sono d’accordo sono in errore. Questo modo di parlare schietto è ovviamente attraente, per molti lettori che sono stanchi dei discorsi in codice, dei giochi politici e del modo di parlare ambiguo di altri candidati ed amministrazioni. Il modo di parlare chiaro del Presidente Trump significa che etichetta regolarmente le persone (un altro tratto narcisistico) e come menzionato sopra una delle peggiori è stata riferirsi a Hillary Clinton come Hillary la Corrotta. Ha ripetutamente insultato i giornalisti durante le conferenze e ovviamente è famosa la sua imitazione del reporter disabile Serge Kovaleski a un comizio nel 2015.

Questo incidente ha reso anche evidente la capacità di compartimentazione e di revisione storica del Presidente Trump (entrambi ci serviranno a mantenere il controllo) dato che successivamente ha dichiarato

“Non avevo idea di chi fosse Serge Kovaleski”

ed è andato oltre nell’evidenziare il nostro comportamento contraddittorio nel giro di una frazione di secondo aggiungendo

“Pur avendo una delle migliori memorie di tutti i tempi, senza dubbio non lo ricordo”

Si diverte anche nel prendere possesso di affermazioni schiette dirette a lui e ai suoi alleati. Quando la Clinton si è riferita a chi lo sostiene come ad un “paniere di miserevoli” questo è stato indossato come una medaglia d’onore e se ne è appropriato. Insulti e discorsi schietti sono in suo dominio e continuerà ad utilizzare questi strumenti per favorire i propri fini ribaltando la situazione di chiunque li abbia usati contro di lui.

Una tale attitudine gli consentirà di fare affari, affrontare oppositori ma per ogni successo ottenuto attraverso questo è facile che si crei un altro problema a causa di isolamento e insulti.

10. Farà ciò che vuole

In armonia con il senso del tutto dovuto narcisistico, il non riconoscimento dei limiti, la mancanza di responsabilità e la preoccupazione per il successo illimitato, il Presidente Trump farà quello che vuole. Considera se stesso senza regole ed adotterà la posizione di Nixon

“Quando è un presidente a farlo, significa che non è illegale”

Questo gli permetterà di portare avanti le questioni, consoliderà la popolarità con i propri sostenitori ma attirerà sfide e disapprovazione altrove. Quindi ormai il suo supporto rimane elevato tra i suoi principali sostenitori ma il suo indice di gradimento in generale è crollato. La tua opinione non importa perché se non sei con lui allora sei in errore e non devi essere ascoltato. Puoi essere spinto fuori dal suo circolo interno e qualcun altro prenderà il suo posto per offrire la validazione che il narcisista esige.

D’altra parte, il Presidente Trump è stato eletto democraticamente il che significa che questo può solo aver rinforzato la sua credenza di essere sempre nel giusto. Il suo magnetismo evidente, il carattere determinato e il fascino ingannevole hanno attratto milioni di persone che si sentivano deluse e abbandonate dall’elite tecnocratica. Ma vincere i voti del collegio elettorale non è stato abbastanza per accordarsi con il suo senso di diritto e di essere nel giusto. Trump ha affermato che avrebbe vinto benissimo il voto popolare se milioni di immigrati non avessero votato illegalmente. Anche se non c’è nessuna prova che supporti questo assunto, non ha importanza. Questa visione coincide con il suo senso di grandiosità – nella sua mente ha ottenuto una vittoria totale perché adotterà la prospettiva che concede che avvenga e questo dischiude e mantiene il diritto di fare come gli piace.

Durante la sua presidenza, Trump ha già speso il 15% del suo tempo nelle proprietà Trump o le proprietà del suo marchio. Perché no? Sono sue proprietà e lui è il Presidente. Può fare come gli va. Mar-a-Lago (la villa di Trump in Florida) è diventata la Casa Bianca Invernale. La gente critica questo miscuglio di ufficialità e interesse personale ma il presidente Trump respinge queste critiche. Lui può fare ciò che vuole. Loro sbagliano per centinaia di ragioni che la prospettiva narcisistica mette in campo nell’ambito del meccanismo di difesa.

Questo mix di interessi personali e doveri come presidente ha fatto sì che chi lo critica abbia pensato che gli causerà problemi per via della clausola sugli emolumenti della Costituzione U.S.A. Gli avvocati del Presidente Trump dissentono dicendo che non si applica a lui. Trump ha aggiunto una chiarificazione dicendo

“La legge è totalmente dalla mia parte, il che significa che il Presidente non può avere un conflitto di interessi.”

Ripeto, lui fa ciò che vuole. Ripeto, questo permetterà progressi ma con un costo associato di quelli lasciati da parte da questo approccio stile carrarmato.

11. I conflitti incombono

È altamente probabile che l’amministrazione Trump sarà coinvolta in un conflitto. Questo sembra meno facile che sia con la Russia (per quanto ovviamente i suoi critici continuano ad affermare che sia un qualche tipo di marionetta pro-Russia manipolata da Putin) ma molto più probabile con la Cina. Gli U.S.A. sono la potenza mondiale dominante. Il Presidente Trump desidera ridurre il ruolo degli U.S.A. come poliziotto mondiale e adottare un approccio più isolazionista. Questo accadrà e verrà fatto per molteplici ragioni, una delle quali è affrontare il fatto che la Cina sia una potenza nascente. La storia mostra che i principali conflitti sono sempre innescati dalla comparsa di una potenza nascente e dal bisogno del potere dominante di mantenere il predominio. Si potrebbe considerarla come una risposta ovvia di autodifesa, ma aggiungi a questo il fatto che il Comandante in Capo ha un meccanismo di auto-difesa narcisistica di rimanere dominante e superiore in ogni cosa, e si rivela una situazione infiammabile. Già il tweet del Presidente Trump riguardo alle congratulazioni per la nomina da parte del governatore di Taiwan ha fatto arruffare le piume dei Cinesi e i Cinesi non staranno a guardare se si interferisce con Taiwan. È facile che le parole forti del Presidente Trump conducano ad un conflitto tra U.S.A. e Cina anche se il livello di questo conflitto è difficile da misurare.

Similmente, la posizione di Trump nei confronti dei musulmani rifugiati, Isis e più recentemente la Siria risulterà in un intervento degli Stati Uniti in Medio Oriente. Manterrà una posizione ferma contro isis e terrorismo il che significa che manterrà la popolarità tra i suoi sostenitori ma che naturalmente irriterà a vari livelli i paesi del Medio Oriente.

Il Presidente Trump metterà se stesso al primo posto che significa che per estensione gli U.S.A. verranno per primi. I due concetti sono inestricabilmente collegati e questo causerà tensioni e conflitti oltremare ma porterà populismo e supporto patriottico.

C’è molto più che potrebbe essere scritto riguardo a ciò che riserva il futuro. Trump continuerà ad essere supportato da molti che lo vedono come il catalizzatore che l’America aspettava e se questo significa rompere qualche uovo lungo il percorso, allora così sia. Nessuno può negare che sia un uomo di successo – in salute, Presidente, famoso- e che lo sia per via del suo narcisismo intrinseco che lo ha spinto ad ottenere tutto questo.

Si sarà fatto dei nemici negli affari e ora questi avversari sono allineati nelle università, nei media, nella politica (nazionale e internazionale) e protestano in strada. Questo non lo preoccuperà dato che per lui è tutto carburante. Amalo, odialo, ma non ignorarlo mai. Ci saranno quelli che ora stanno compilando un dossier di trasgressioni con il proposito di metterlo sotto impeachment a tempo debito. Il tentativo verrà fatto ma sopravviverà. Questo perché in quanto appartenente alla nostra tipologia, il Presidente Trump è concepito e creato per sopravvivere. Avrà sempre dei sostenitori e perfino i suoi detrattori lo alimenteranno facendolo continuare. Lo ha fatto prima e questo non cambierà.

Deve avere tutto sotto controllo. Deve rimanere l’unico al comando. Deve essere superiore e tutto a riguardo è programmato affinché accada. Otterrà molto e causerà divisione ma questo non lo preoccupa. Sarà sfidato molte volte ma dovrà essere trascinato fuori dalla Casa Bianca prima che se ne vada da qualsiasi altra parte e ovviamente prima che questo accada si deve tener conto degli altri della nostra tipologia che hanno interessi personali nel fatto che uno della fratellanza agisca in questa maniera rudimentale, ovvia ed efficace. Loro proteggeranno il proprio investimento. Lo facciamo sempre.

Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR