TUTTO NEGLI OCCHI

Gli occhi sono una delle mie armi più potenti. Sento non so quanti commenti sui miei occhi.

«Ho visto il mondo nei tuoi occhi».
«Tutto quello che ho sempre desiderato, l’ho potuto vedere nei tuoi occhi».
«Non ho mai conosciuto nessuno che rivolga un’occhiata così maligna».
«C’è la morte dietro ai tuoi occhi».
«Lo sguardo che mi hai rivolto mi ha ghiacciato dentro».
«Il tuo sguardo vuoto e rettiliano mi inquieta sempre».

All’inizio del coinvolgimento con te, siamo capaci di riflettere ciò che disperatamente vuoi. Speranza, ottimismo, desiderio e fiducia sono tutte sensazioni rispecchiate nei tuoi occhi. Non fare l’errore di pensare che siamo noi a generare questi sguardi. Non è così. Tutto ciò che facciamo è assicurarci che tu veda quel che vuoi vedere nel tentativo di intrappolarti.

Questo continuo rispecchiare serve a due obiettivi. Primo, ti mostra ciò che desideri e ci rende sempre più attraenti ai tuoi occhi. Secondo, maschera il vuoto assoluto che esiste veramente. Anche se io e la mia specie impariamo come comportarci e recitare, imitiamo il modo in cui ci si aspetta che rispondiamo, nella maniera più vantaggiosa, non sentiamo veramente nessuna di quelle cose e non le possiamo riprodurre nei nostri occhi.

Siamo capaci di simulare tutto il resto – la risata, il sorriso, lo sguardo sorpreso, l’intonazione di gioia nella nostra voce. Abbiamo accuratamente costruito questi facsimili delle tue emozioni, ma ci viene sempre elusa la possibilità di gestirli nei nostri occhi. Però non possiamo arrenderci alla prima difficoltà e farti accorgere della nostra messa in scena. Di conseguenza, abbiamo imparato a gestire magistralmente la tecnica del rispecchiamento.

Tu desideri quell’amore e speri così fortemente di vederlo in noi quando in realtà stai solamente vedendo te stesso.  Sosteniamo il tuo sguardo più a lungo di chiunque altro. Tu vieni indotta erroneamente a pensare che questa sia proprio la dimostrazione dell’intensità del nostro desiderio per te. Non è così. Noi dobbiamo guardare direttamente nei tuoi occhi per far risplendere quello che ci mandi tu. Se dovessimo distogliere lo sguardo, la riflessione potrebbe fallire per cui dobbiamo averti sempre nei nostri occhi.

Come per tutte le nostre finzioni, non siamo capaci di mantenere a lungo questa falsità. Lo specchio si rompe e i frammenti della riflessione scivolano via lasciandosi dietro l’abisso privo di emozioni. L’aridità della terra che sta dietro ai nostri occhi è tutto ciò che rimane, priva di qualunque cosa. Ecco perché nelle ultime fasi non vedi nulla quando ci guardi. Non possiamo generare quelle emozioni reali e il nostro specchio ora ha fallito. Il nostro vero sguardo è tutto quello che rimane, freddo, vuoto e senza vita.

Le persone dicono spesso che gli occhi sono lo specchio dell’anima. La nostra anima ci ha lasciato molto tempo fa ed è per questo che tu guardi dentro occhi morti e insensibili. Perfino quando la nostra bocca è rivolta all’insù in un sorriso, le zampe di gallina ai lati, le sopracciglia verso l’alto, i nostri occhi ci tradiscono. Glaciali e sterili, mostrano la realtà di ciò che siamo; privi di emozioni positive e in bancarotta spirituale.

Tutto quello che siamo capaci di raccogliere è l’odio. Il nostro disprezzo per questo mondo ingiusto è così intenso che uscirà fuori con forza quando desideriamo indirizzare questo odio contro di te. Questo avviene quando il vuoto scompare e tu sei sottoposto al nostro sguardo malevolo che ti identifica in modo super accurato, come un laser. Ho menzionato nel ricordare l’episodio del barattolo di biscotti quanto ho esercitato il mio sguardo raggelante per un’intera estate.

Questo è il prodromo della nostra cattiveria, antipatia e disprezzo. Con una sopraffina facilità possiamo utilizzarlo per intimidirti e segnalarti il nostro disprezzo per te. È potente, incrollabile e inquietante. Essere oggetto del nostro sguardo d’odio non è un’esperienza piacevole. Raccogliamo un tale potere con i nostri occhi, per sedurti e poi distruggerti, ma la realtà è che abbiamo solo tre impostazioni. Lo specchio, il nulla e l’odio. Non c’è altro. Questo è tutto ciò che hanno i nostri occhi.

Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR