È fondamentale che noi rimaniamo irresponsabili delle nostre azioni. Uno dei modi più efficaci per evitare questa responsabilità, provocandoti e lasciandoti esasperato e sbalordito è quello di impegnarci in uno spostamento di colpa. Noi siamo gli spostatori di colpa e useremo sempre questa forma di manipolazione nella nostra ricerca incessante per mantenere il sopravvento.
Non solo crediamo di avere diritto alla completa immunità per ciò che diciamo e facciamo a causa della nostra innata superiorità, crediamo anche che sia necessario affinché riusciamo a raccogliere carburante con la stessa frequenza e con la stessa efficacia di sempre. Se venissimo rallentati per dover fare scuse significative, spiegare noi stessi, rendere conto di ciò che abbiamo fatto e accettare la responsabilità delle conseguenze ci assorbirebbe tempo che è speso molto meglio nella ricerca di carburante. Ostacolarci in questo modo ci renderebbe più deboli dal momento che non saremmo in grado di raccogliere tanto carburante come al solito. È quindi necessario, per rimanere agili, efficaci e leggeri, non preoccuparci mai della trasparenza e neanche permettere mai che la responsabilità incomba su di noi. Come avviene per molte delle nostre macchinazioni, questo approccio ci consente anche di raccogliere carburante in sé dall’imposizione della colpa sugli altri, di solito su di te, e dalla risposta emotiva stupita e indignata che scaturisce da questo atto sconcertante di allontanarci facendola franca. Come sempre, le parole sono i nostri migliori alleati quando si tratta di respingere il tentativo di farci assumere il manto della responsabilità. Ecco cinque delle nostre frasi preferite.
1. Cosa ti aspetti che faccia al riguardo?
Un delizioso frammento di biasimo per cominciare. Non dichiariamo nemmeno che consideriamo tua la colpa, la tua responsabilità o il tuo obbligo con questa domanda. Tuttavia, l’implicazione è chiara: ci aspettiamo che tu faccia qualcosa al riguardo, perché non ci assumiamo responsabilità, il tuo ruolo è quello di ripulire dopo di noi e hai assunto quel ruolo quando hai accettato le nostre profferte amorose. Ti sei perso quel termine del contratto? Non incolpare noi, è colpa tua.
Mi vanto regolarmente di quanto sono brillante e speciale. Che ho molti talenti e se decido così, potrei rimediare a molte situazioni nel giro di pochi istanti, ma nonostante questo sia l’atteggiamento che io adotto col mondo in generale, non ho intenzione di farlo con te. Nessuna possibilità. Non sono qui per raccogliere i cocci dopo di te, anche se mi aspetto che tu lo faccia più volte. Posso fare quello che mi piace e tu sei obbligato a riparare il danno che io provoco – raccogliere i pezzi rotti di stoviglie, scusarti con l’amico scioccato dopo uno sfogo, cercare di risolvere il guaio finanziario che ci è rimasto. Se hai causato un problema, e ammettiamolo, è sempre comunque colpa tua, non puoi aspettarti che io faccia qualcosa al riguardo. Sono al di sopra di tali compiti umili. Ho cose importanti e più importanti a cui partecipare. Ad esempio? Non devo dar spiegazioni a persone come te. Se ho causato il problema (e in realtà di solito è quello il caso), non ho intenzione di fare nulla al riguardo.
2. Affrontala.
È così e ti conviene abituarti. Questa dichiarazione orgogliosa è il corso per il nostro senso di diritto di fare come ci piace. Noi spazziamo via tutto e devi solo sopportarlo. Non puoi scappare; non permetteremo che ciò accada. Darti questo comando abbaiante è un modo efficace di sconvolgerti. Ti viene detto che sei inutile e dovresti semplicemente mandare avanti la questione piuttosto che lamentarti. Non dovresti lamentarti; avresti dovuto già intuire che dovevi risolvere la situazione. Non chiedermi aiuto perché non ho tempo per questa stupidaggine da Topolino.
3. Hai fatto succedere questo.
Ci piace affermare che agiamo con l’onnipotenza di un dio, ma quante volte hai scoperto che hai in qualche modo fatto succedere qualcosa così da suggerirti che eserciti i poteri di una divinità? Il mio arrivo in ritardo dipendeva da te. Il mio fallimento nel ricordare qualcosa è stato causato da te. La mia infedeltà per la sesta volta è stata interamente una conseguenza di ciò che hai fatto. Nella sua versione più brutale, questa dichiarazione viene emessa senza alcuna spiegazione sul motivo per cui è stato causato il problema. Diciamo che è così quindi deve essere giusto. Questo dialogo ti sembra familiare?
“Perché è così?”
“Lo è e basta.”
“Ma perché?”
“Perchè dico così.”
Oltre quelli della nostra tipologia, chi se ne esce con tali affermazioni prive di verità o di spiegazione? Giusto, i bambini. Questo ti dice tutto ciò che devi sapere sulla nostra mentalità quando ti accusiamo di essere colui che ha causato il problema. Se sei abbastanza “fortunato” da ricevere una qualche spiegazione, ha perfettamente senso se visto dal nostro punto di vista, anche se non sarà dal tuo. Questo è intenzionale. Vogliamo che tu ti senta attonito, sconcertato e infastidito dalla nostra assoluta sfrontatezza nel collegare le nostre malefatte e il tuo averle causate.
“Se fossi più devota non andrei da nessun’altra parte”
“Che cosa vuoi dire con questo? Non potrei essere più devoto nei tuoi confronti. “
“Oh è vero, nega che questo ha a che fare con te e fa che sia io la persona cattiva.”
“Beh, sei tu che hai avuto la relazione.”
“Causato da te.”
“Come?”
“Te l’ho già detto e se non puoi accettarlo, non ha senso continuare questa conversazione.”
Non ottieni risposta senza accettazione di colpa. Tutto quello che ottieni è una spiegazione tenue (nel tuo mondo, ma non nostra) sul motivo per cui la nostra colpa è tutta su di te.
4. Perché devi rovinare tutto?
Caso simile al punto tre esposto sopra ci sottraiamo ma con un ulteriore strato di colpa. Nell’esempio sopra, hai causato il problema anche se non lo avevi necessariamente premeditato. Con questa affermazione ti diciamo che non solo il problema non lo stiamo causando noi, è colpa tua e indovina un po’? Volevi farlo perché sei una persona brutta e orribile. La nostra paranoia sfrenata ci fa credere che tu sei qui per prenderci, farci cadere e che stai tramando per spodestarci come conseguenza del nostro comportamento nei tuoi confronti durante la svalutazione. Questo è il motivo per cui ogni volta che qualcosa va storto, sei l’artefice di quella disgrazia, perché hai intenzionalmente deciso di causarci un problema, guidato dalla tua innata cattiveria e gelosia.
5. Perché mi rendi la vita così difficile?
Poveri noi. Messi sotto i piedi da te e dai tuoi terribili comportamenti. Queste cose ti vengono spesso lanciate quando inizi a prendere coscienza delle nostre manipolazioni e, per scelta o per puro esaurimento, non stai più interagendo con le nostre provocazioni e macchinazioni. Quello che ti stiamo effettivamente dicendo in questo caso è: “Perché rendi così difficile estrarre carburante da te?” La tua incapacità di collaborare e fare quello che vogliamo ci fa spendere più energia per ottenere il carburante negativo da te, e in accordo con la nostra prospettiva di vittima, lo stai facendo apposta. Dobbiamo procurarci quel carburante e tu dovresti aiutarci, non ostacolarci, non da meravigliarti se ci scagliamo contro di te in questo modo perché sei pessimo e rendi le nostre vite molto più dure e difficili di quanto tu dovresti fatto o una volta facevi.
Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR