SALVARE I BAMBINI

Se esiste una cosa che spesso fa naufragare un tentativo di scappare dalle nostre grinfie, è l’esistenza di bambini. Da un lato l’esistenza di bambini nati da te e dalla nostra specie spesso finisce per farti continuare a sopportare la relazione per il bene dei bambini invece di separarti. Dall’altro lato, anche se dovessi decidere che è meglio separarti che stare con uno della nostra specie, sarai raramente capace di scappare realmente a causa della connessione condivisa che esiste per via dei figli. Anche se desideri scappare dalle montagne russe dell’esistenza con uno della nostra specie, come persona empatica ti comporti in modo equo e riconosci che i bambini dovrebbero frequentare anche l’altro genitore e quindi non prendi le opportune disposizioni oppure permetti che continuino i rapporti tra la nostra specie e i bambini, e questo a sua volta implica che inevitabilmente debbano rimanere i contatti tra te e noi. D’altra parte potresti fare il passo draconiano di decidere che è nel migliore interesse dei bambini non avere contatti con il genitore narcisista (anche se di solito capisci solo che l’altro genitore è abusante piuttosto che narcisista a questo punto) e tagli tutti i contatti.
Questo ha come risultato che la nostra specie si rivolge a mezzi legali tramite il tribunale per stabilire nuovamente i contatti con il bambino o i bambini.

Le tue preoccupazioni riguardo il coinvolgimento della nostra specie nella crescita dei bambini riguardano numerosi fattori:

  1. Sei preoccupata che il nostro comportamento influenzi i bambini al punto da farli diventare narcisisti;

2. Sei timorosa che il nostro comportamento porti i bambini ad essere testimoni di atteggiamenti abusanti nei tuoi confronti che potrebbero sconvolgerli

3. Sei preoccupata che il nostro atteggiamento farà sì che i bambini non abbiano un’infanzia stabile e accudente.

4. Sei timorosa che i figli verranno usati come pedina tra te e noi e con un’influenza negativa vengano messi contro di te;

5. Sei preoccupata del nostro fallimento nel fornire supporto emozionale e finanziario che a sua volta avrà impatto sui bambini; e

6. Sei timorosa che il nostro comportamento rovinerà concretamente quelli che potrebbero essere momenti felici dell’infanzia.

Queste, insieme ad altre, sono legittime preoccupazioni. In special modo diventa difficile per te quando ti trovi ad affrontare una battaglia nel fare la cosa giusta per i bambini anche quando questo potrebbe essere in conflitto con ciò che vogliono. Vogliono passare tempo con noi ma tu vedi questo tempo come tossico e che ha un’influenza sui bambini (e un bambino non può vedere o comprendere cosa sta accadendo) che nel migliore dei casi è inutile e nel peggiore dannosa. Come puoi gestire una situazione dove hai bisogno di fare la cosa giusta e migliore per i figli, anche se ora non lo possono capire? Prima di tutto, cosa devi capire sul nostro atteggiamento verso i bambini e l’essere genitori?

    1. I bambini sono visti da noi come apparecchi. Non c’è assolutamente nessuna differenza per il fatto che loro sono i figli e nemmeno che noi siamo i loro genitore. Noi vediamo i bambini come apparecchi e dispositivi che sono estensioni di noi stessi e che quindi devono fare il nostro volere. Non dovresti mai farti alcuna illusione che un genitore narcisista ami un figlio. Non farti ingannare nel pensare che ogni azione benevola della nostra specie sia una manifestazione d’amore verso un figlio. Non è così.

2. Questo atteggiamento mentale pervasivo fa sì che i figli vengano usati per ottenere carburante. Questo verrà fatto in modo diretto ottenendo energia da loro. Inizialmente si manifesterà nel viziarli quando passiamo tempo con loro, così le loro risposte positive ci forniranno carburante positivo. Sconvolgeremo, faremo arrabbiare e frustreremo i bambini per ottenere carburante negativo come e quando verrà giudicato opportuno. Questo non viene fatto perché il carburante positivo diventa stantio (cosa che accade quando avviene la svalutazione nel contesto di una fonte primaria intima) ma è una cosa che aggiungiamo per ottenere qualche altro obiettivo. I due obiettivi più comuni sono controllo e triangolazione. Provocheremo una risposta di carburante negativo da parte dei bambini per esercitare controllo su di loro, ad esempio, portar via loro un giocattolo o proibir loro di fare qualcosa che amano come guardare un certo programma televisivo o dei dolci che gli sono stati concessi. Questo rinforza il nostro controllo. Un bambino non è differente da qualsiasi altro apparecchio e deve essere assoggettato al nostro controllo. Questo controllo non viene esercitato a beneficio del bambino, per esempio, non fargli mangiare dolci tutti i giorni perché non è salutare, è fatto solamente in modo da poter stabilire il controllo. In termini di triangolazione, la risposta emozionale negativa verrà ottenuta col proposito di triangolare te. Ad esempio, possiamo dire al bambino che la mamma non lo ama, così resta sconvolto. A noi importa solo della reazione, non del benessere del bambino. Possiamo dire che il bambino non deve fare qualcosa su tuo comando, per ottenere allo stesso tempo di farlo arrabbiare e diffamarti attraverso questa triangolazione. Quindi, quando si cerca carburante negativo da un bambino, deriva da un connubio tra il desiderio di controllo e/o di triangolare.

3. Le doti e i risultati del figlio sono trofei nello stesso modo in cui rubiamo ed acquisiamo doti dagli adulti nel tentativo di arredare il nostro costrutto e far sì che sembriamo ancora più attraenti. Il nostro senso del diritto è tale che il bambino deve vincere la gara, essere il primo della classe, nuotare a una certa velocità, assicurarsi un posto in una vacanza studio come conseguenza della nostra magnificenza. Ricorderemo a te, al bambino e a terze persone che è così. Ripetutamente.

4. Ti diffameremo e diremo cose contro di te ogni volta che è possibile. Senza tener conto delle ragioni per cui la relazione tra noi è finita, non resisteremo al desiderio di calunniarti per il bene dei bambini. Se c’è un’opportunità di colpirti, la prenderemo. I bisogni dei bambini non vengono mai prima dei nostri bisogni. Quindi se sono turbati per ciò che abbiamo detto di te, noi riceviamo carburante e non ci importa il modo in cui influisce su di loro. Se loro iniziano a non apprezzarti perché gli suggeriamo che sei troppo severa, non li contrasteremo ma anzi coltiveremo questa posizione a nostro vantaggio.

5. Proprio come te, i bambini possono essere motivo di critica verso di noi. Invece di assorbirlo come farebbe un genitore maturo ed equilibrato, ce la prenderemo quando c’è una critica reale o percepita verso di noi indirizzata tramite le parole e/o le azioni del bambino. Questo avrà come risultato l’innesco della furia e la manifestazione di furia accesa o fredda. Metteremo il muso con il bambino, allontanandoci se vuole supporto e/o urlando contro di lui. Il fatto che sia un bambino è irrilevante per noi. Il fatto che siamo dei genitori con il dovere di comportarci in modo maturo e responsabile verso di lui non ha importanza, perché i nostri bisogni vengono per primi.

6. Noi non abbiamo senso di responsabilità o dovere verso i bambini. Un Narcisista Inferiore non vedrà il bisogno di dare gli alimenti e si accontenterà di non lavorare. Un Narcisista Superiore potrebbe dare questi alimenti, non perché gli importi dei bambini, ma per mostrare a tutti gli altri quanto è generoso e metterti in cattiva luce se il tuo contributo finanziario non è così sostanziale. Gli alimenti, o qualsiasi altro supporto finanziario, verranno usati come carota e bastone contro di te per tutta la durata dell’infanzia. Ci coinvolgeremo nella vita dei nostri figli solo se riteniamo che ci sia un qualche tipo di beneficio per noi. I loro bisogni emozionali, educativi, di sicurezza ecc.. sono irrilevanti per noi. Parteciperemo ad una recita scolastica non per dare supporto al bambino e farlo sentire felice, ma per far vedere agli altri genitori che evidentemente lo amiamo e lo supportiamo, in modo da ottenere carburante e farti infuriare. Vediamo i doveri come inferiori a noi, non abbiamo senso di responsabilità, il nostro egocentrismo fa sì che possiamo fare ciò che vogliamo, la nostra mancanza di senso di colpa o coscienza fa sì che non ci sia un meccanismo che ci faccia adottare un punto di vista diverso.

7. Comprendi che i figli sono pedine che verranno SEMPRE usate a nostro vantaggio. Che sia per legarti durante il periodo d’oro, per farci vedere bravi dagli altri, per attingere carburante, per esercitare controllo, per triangolare, per perpetrare abusi e così via, le nostre interazioni con i nostri figli sono governate dai nostri bisogni. Nello stesso modo in cui le nostre interazioni con te come partner intima, o il nostro coinvolgimento con un amico della cerchia interna, o la nostra interazione con un estraneo, sono tutti governati primariamente dai nostri bisogni, lo stesso vale per i figli.

8. Tentare di limitare il nostro coinvolgimento con i figli è visto come una critica da noi, indipendentemente da quanto la tua azione possa essere moralmente e concretamente giusta. Questo è irrilevante per noi. Useremo il sistema giudiziario per i nostri scopi. Non desideriamo trascorrere tempo con i nostri figli per il loro bene, quanto piuttosto per il nostro bene. Potremmo trovarlo noioso ma se sappiamo che stare con noi una notte a settimana ti farà sentire triste e arrabbiata, lo faremo per attingere carburante da te, e quindi useremo il sistema giudiziario per litigare. Non è una lotta a beneficio dei bambini. È una lotta per la gestione dei nostri bisogni -carburante, controllo, triangolazione ecc.

Considerando questa nostra struttura mentale ora evidente nella nostra interazione con te e i bambini, allora come puoi trattare con noi?

    1. Minimizza le interazioni che hai con noi. Stabilisci un sistema per mandare messaggi tramite e-mail o cellulare. Se hai il trasferimento di chiamata, non rispondere ma utilizza la segreteria per prendere la chiamata e poi puoi stabilire il modo migliore per rispondere successivamente e non fornirai carburante essendo spinta a rispondere alla chiamata. Se possibile, previeni ogni contatto faccia a faccia tra te e noi che riguardi i bambini. Attingiamo maggior carburante vedendo le tue reazioni emotive faccia a faccia. Rimuovi questo (dove possibile) e ci negherai il carburante. Ad esempio, utilizza l’assistenza di un altro membro della famiglia o degli amici per la consegna dei bambini fino all’età in cui possano usare mezzi di trasporti o andare a piedi tra i due posti in modo sicuro.

2. Assicurati che ogni comunicazione vada dritta al punto, un po’ come si fa con gli affari, e che non contenga emozioni. Questo, di nuovo, ci nega il carburante. Stabilisci la regola dei cinque minuti così che tu non debba mai rispondere in modo immediato alla nostra comunicazione (quando lo fai è più probabile che tu lo faccia in modo emotivo dato che tentiamo di provocarti). Se cinque minuti sono troppo pochi, aumenta il tempo.

3. Negandoci carburante noi (inizialmente) tenteremo di provocarti in modi diversi sugli accordi e i rapporti con i bambini. Resisti alla tempesta e, dato che dobbiamo ottenere carburante, andremo a cercarlo altrove. Tu non sei una fonte valida, quindi alla fine cercheremo sempre meno di ottenere carburante da te. Col tempo potrai notare che questo si manifesta tramite la perdita di interesse verso i figli. Ricorda, noi non siamo interessati ai figli in sé, ma a come ci possono servire in quanto apparecchi.

4. Affronterai una costante battaglia tra la tua influenza e la nostra influenza. Questo è intenzionale dato che viene usata per provocarti a confrontarti con noi su ciò che abbiamo detto di te, ciò che diciamo ai bambini e quello che facciamo con loro. Vogliamo coinvolgerti. Devi resistere al bisogno di farlo. Ricorda, non ci cambierai. Non ti staremo a sentire. Vogliamo controllarti e attingere carburante da te. Noi usiamo i bambini per ottenere questo. Di conseguenza, se i bambini dicono che facciamo commenti sprezzanti su di te:

5. Non affrontarci riguardo al problema, è inutile.

6. Non cercare di influenzare il punto di vista del bambino dicendo “Il papà è una cattiva persona”; questo metterà in difficoltà il bambino e la risposta che ci verrà trasmessa ci assicurerà Carburante di Pensiero e un appiglio ulteriore da usare contro di te per la tua considerazione. Invece, sposta la conversazione su qualcos’altro, ed è probabile che il bambino si dimentichi dell’osservazione. Se il bambino persiste nel voler discutere dell’argomento, allora spiegagli che Papà fa le cose in modo diverso da te e poi passa oltre. Fornisci rassicurazione e ascolta il bambino ma, per quanto possa tentarti, non fare o dire niente di sprezzante, perché questo gioca a nostro favore. Il tuo ruolo è di mantenere un’influenza positiva sui tuoi figli ogni volta che puoi. Facendo questo (e facendoci morir di fame di carburante in modo da farci diminuire le interazioni) la tua influenza positiva progressivamente supererà la nostra influenza negativa. Quanto più esponi i tuoi figli a un’influenza positiva ed eviti di finire nelle nostre trappole e di giocare a nostro favore, più manterrai l’equilibrio così loro, col passare del tempo e l’esposizione a questa influenza positiva, potranno crescere e farsi la propria opinione.

7. In modo simile a come devi gestire una campagna diffamatoria, non dire ai figli ciò che pensi, ma permetti loro di farsi la propria idea. Questo sarà difficile all’inizio e senza dubbio ti troverai a ricevere comportamenti che sfidano e feriscono. Tieni a mente che questa è la nostra influenza (non ciò che i bambini pensano realmente) e che resistendo alla tempesta, gli effetti della tua influenza positiva alla fine si manifesteranno. Man mano che i bambini diventano grandi potrai esporre loro una prova indipendente di comportamento (non solo per detto e sentito dire), così possono valutarlo da soli e farsi la propria idea. Come le terze persone, i figli non vogliono essere coinvolti in conflitti tra due persone e non vogliono che venga detto loro cosa fare. Attieniti a questo e minimizzerai lo scombussolamento incrementando la tua influenza positiva.

8. Il tuo approccio è un modo per garantire che il “lato luminoso” superi il “lato oscuro”. Ciò potrà essere raggiunto solo tramite ripetuti rinforzi di comportamenti e influenza positivi. Se tu ti comporti in modo simile a noi, entri nel nostro territorio, e non solo ci incoraggerai a continuare con i nostri comportamenti, ma otterrai conseguenze negative sia per te che per i figli.

9. Se il nostro comportamento è grave nei termini di impatto sui bambini – ad esempio violenza o incuria – coinvolgi le autorità competenti. Non sarai in grado di farci riconoscere di aver fatto qualcosa di sbagliato, sia perché non ci rendiamo conto di averlo fatto, sia perché non lo ammetteremo, col proposito di mantenere il controllo.

10. Se lo consideri utile, salva messaggi ed e-mail che dimostrano il nostro comportamento e permetti al bambino di accedervi quando sarà adulto. Questa è ancora quella presentazione di prova indipendente fatta quando sarà nella posizione di farsi la propria opinione. Non devi coinvolgerti in gare di popolarità o nel gettare fango; perderai finendo per giocare a nostro favore.

11. Se ti trovi ad essere coinvolta con noi tramite il tribunale, assicurati che chi ti rappresenta abbia familiarità con la nostra specie. Basati su prove autonome quanto più possibile piuttosto che si “lui ha detto, lei ha detto”. Riconosci che siamo esperti nel manipolare le persone, e i nostri avvocati, i tuoi avvocati, gli psicologi, i funzionari della corte e i giudici possono essere facilmente manipolati. Se un’udienza non va come volevi, resisti all’urgenza di scagliarti contro di noi – sarebbe naturalmente solo carburante – e invece continua ad adottare un approccio positivo verso i tuoi figli. Questo deve essere sempre il tuo centro. Noi vogliamo che ti coinvolgi con noi e useremo i bambini e il sistema giudiziario per portarti a farlo. Evita di coinvolgerti e ci toglierai molto del nostro potere.

È difficile. Un genitore narcisista è un dato di fatto. Non ce ne andremo per molto tempo se stiamo ottenendo ciò che vogliamo o crediamo di poterlo fare. Impediscici di ottenere ciò che vogliamo, dimostraci che difficilmente otterremo ciò che vogliamo, e noi rivolgeremo la nostra attenzione altrove. Questo permetterà alla tua influenza positiva di avere ancora più rilevanza sui bambini e di cancellare ogni effetto dannoso della nostra influenza tossica. Affronterai delle sfide, ma provando ad indirizzare i nostri comportamenti, soddisfacendoli ed essendo accomodante verso di essi, non riuscirai a proteggere i tuoi figli. Io l’ho vissuto in prima persona.

Protettore di Bambini

Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR