RIFORNIRSI, COMBATTERE O FUGGIRE?

Quando ti rapporti con la nostra specie, ti puoi aspettare una di questi tre tipi di risposte da parte nostra. Che tu sia una fonte primaria, secondaria o terziaria, il modo in cui interagisci con noi genererà una delle tre reazioni in noi. Questo perché sono risposte concepite, progettate e finalizzate per provvedere ai nostri bisogni o salvaguardare la nostra posizione. Come leggerai, vi sono delle sotto-divisioni all’interno di queste reazioni, ma ci sono tre risposte generali che sono applicabili ad ogni genere di legame che hai con la nostra specie. Ci sono vari fattori che influenzano quale risposta ci sarà, ma sarà una di queste tre.

Rifornirsi

L’interazione più comune tra noi, è legata al carburante. Se tu mi saluti in modo caloroso con un sorriso e il tuo tono è di benvenuto, mi stai fornendo carburante positivo. Una cameriera sorridente che mi da il mio drink, è carburante positivo. Se un collega si congratula con me per un successo con un particolare cliente allora è carburante positivo. Gli applausi in una riunione di colleghi forniscono ancora carburante positivo. Il modo in cui parli, ciò che dici, come ti esprimi e ciò che fai equivalgono tutti a carburante. Sia che tu sia uno sconosciuto lontano che interagisce con me tramite internet, uno sconosciuto vicino in un bar con cui ho iniziato a chiacchierare, un amico intimo di vecchia data, un membro della famiglia o la mia fidanzata. Tutti voi siete dispositivi e le vostre interazioni positive – approvazione, amore, ammirazione, gioia, felicità, congratulazioni, adorazione, cura- sono tutte forme di carburante positivo. Tu le fornisci volentieri e noi agiamo regolarmente in vari modi, alcuni discreti e altri meno, che fanno sì che tu ci dia questo carburante positivo.

C’è anche il carburante negativo. Quindi se insulto uno sconosciuto e lui mi dice arrabbiato di andare a farmi friggere, allora questo è carburante negativo. Potrei semplicemente leccare questa reazione mentre passeggio per strada, edificato da questa cucchiaiata di carburante. Potrei criticare un collega per la sua prestazione così che lui si difenda con aria permalosa. Ancora carburante. Potrei ignorare una chiamata di un amico così che lui manda messaggi ripetutamente chiedendo cosa non va, ulteriore carburante. Potrei insultarti così da farti piangere ed ecco altro carburante. Che sia odio, gelosia, rabbia, dolore, paura, invidia, irritazione, fastidio, tristezza e così via, queste sono tutte emozioni negative e quindi carburante negativo.

Come sai riguardo gli Obiettivi Principali, il carburante è l’obiettivo più importante che desideriamo assicurarci da parte tua.

Molte persone possono capire perché desideriamo carburante positivo dai nostri dispositivi. Dopo tutto chi non vuole essere amato e ammirato? Sicuramente alcune persone potrebbero desiderarlo più di altre, ma tutti amano essere ben visti, no?

La gente fatica a comprendere perché vogliamo carburante negativo. Ho spiegato in precedenza che il motivo riguarda la creazione di un contrasto ed anche perché il carburante negativo è molto più potente dato che le persone sono maggiormente inclini ad essere piacevoli e offrire carburante positivo (specialmente quelli che appartengono al gruppo degli Empatici) e quindi quando riusciamo ad attingere carburante negativo da qualcuno questo sottolinea il nostro potere. Ovviamente, tranne che nel caso delle fonti terziarie, non tentiamo di attingere carburante negativo da una fonte primaria o secondaria dato che se questo viene fatto prima che siano incastrati allora li perdiamo. Prima deve venire il positivo.

Spesso una delle principali rivelazioni per le nostre vittime è che vogliamo sia carburante negativo che positivo. Loro capiscono perché vorremmo essere ammirati, adorati, amati, ma non perché vogliamo essere insultati, avere qualcuno che sia arrabbiato con noi, qualcuno che ci attacchi in modo petulante. Lo facciamo perché è carburante negativo MA questo ci porta alla seconda categoria delle nostre reazioni.

Combattere

Qui c’è una sottodivisione nel momento in cui decidiamo che stiamo per combattere.

Combattere – Sfidando

Qui decidiamo di coinvolgerti ed in effetti “combatterti” perché ci hai sfidato. Ci sono due componenti cruciali dietro a questa decisione. Primo la FORNITURA DI CARBURANTE e secondo ESERCITARE IL CONTROLLO.

Ad esempio mettiamo che tu reagisca in modo arrabbiato al fatto che siamo tornati a casa a mezzanotte puzzando di alcol quando ti avevamo promesso di portarti fuori. La tua risposta arrabbiata è carburante negativo ed è fornitura di carburante. Sebbene tu ci abbia insultato e quindi un normale osservatore potrebbe considerarla come una critica, non è una critica che ci ferisce perché gli insulti e le parole crudeli sono avvolte nel carburante.

Possiamo semplicemente accettare questo carburante negativo, passare oltre e andare a dormire. Generalmente però la prenderemo come una sfida.

Tu ci stai dando il carburante che vogliamo ma ne vogliamo di più. Possiamo valutare prontamente che c’è di più da ottenere e quindi noi sappiamo che se rispondiamo, sguinzagliando le nostre manipolazioni ecc.. possiamo provocarti a darci più carburante. Questa è una risposta istintiva da parte nostra. Quindi stiamo massimizzando l’offerta di carburante.

Secondariamente, anche se non siamo feriti perché i tuoi commenti critici sono avvolti nel carburante, tu ci stai comunque sfidando e questo non può essere permesso. Noi dobbiamo avere la meglio, dobbiamo avere il controllo e quindi la vediamo come un’opportunità non solo di ottenere più carburante da te ma anche di esercitare controllo su di te. Quindi, contrattacchiamo.

Quindi, se mi hai letto ti chiederai perché mai noi rispondiamo in un modo che assomiglia a quando la furia è accesa, ma sai che non può essere così perché la tua osservazione è carburante, il motivo per cui noi contrattacchiamo e litighiamo ecc.. è perché è un modo di ottenere più carburante e anche di esercitare il controllo.

Combattere – Rabbia

L’altra sottodivisione della categoria del combattere è quando tu hai innescato la nostra ira e noi decidiamo di sguinzagliare la furia contro di te.

Se ci hai ferito attraverso una critica questo di solito (a meno che non venga esercitato l’autocontrollo) causa l’innesco della nostra ira che ribolle. La tua critica potrebbe venire da parole dette ma generalmente viene da azioni che ci feriscono in qualche modo. Questa ferita deve essere affrontata è il modo consueto di farlo è attraverso l’innesco della furia.

L’ira. Quando è accesa può essere bollente (urla, violenza fisica, violenza sessuale, rompere cose, insultare, minacciare) o gelida (mettere il muso, trattamento del silenzio, dare le spalle freddamente a letto, occhiatacce).

In entrambi i casi la furia bollente o gelida sono risposte istintive di lotta a ciò che hai fatto, ossia l’averci ferito. Questa risposta è concepita per ottenere del carburante da te (che cura la ferita) e anche riaffermare il controllo su di te per fermare la tua critica verso di noi e al suo posto forzarti a offrirci il carburante.

Quindi è simile alla sottodivisione precedente ma è diversa perché è stata causata da una ferita, invece che da una consapevolezza istintiva di poter ottenere più carburante ed esercitare controllo tramite un combattimento di sfida.

Fuggire

La terza categoria consiste in una ritirata.

Non è il trattamento del silenzio (anche se può arrivare successivamente). Invece avviene in situazioni in cui siamo stati smascherati verso noi stessi, verso gli altri o criticati in modo da essere feriti. Possiamo anche avere la nostra rabbia che si è accesa ma non è riuscita ad ottenere carburante anzi tu continui a ferirci. In queste circostanze non abbiamo altra scelta che sganciarci, ritirarci e cercare carburante altrove per curare la ferita, evitando in questo modo il tuo rifiuto di darci energia e il fatto che ci ferisci ripetutamente.

Di conseguenza, quando tu interagisci con noi.

1. Ci dai Carburante

2a. Ci dai Carburante ma noi contrattacchiamo per ottenerne di più ed esercitare controllo, oppure

2b. La nostra furia è stata innescata e noi contrattacchiamo per ottenere carburante ed esercitare controllo

3. Noi combattiamo- scappiamo.

Per esempio, supponiamo che una fonte terziaria sbatta contro di noi per strada e si scusi immediatamente. Questo è carburante noi possiamo accettarlo e questa è la fine dell’interazione.

Possiamo decidere che queste persone meritino una lezione e che possiamo ottenere più carburante da loro quindi contrattaccheremo dicendo che sono dei coglioni perché non guardano dove vanno. Questo li irriterà perché si erano scusati. Risponderanno in modo arrabbiato e questo ci da ulteriore carburante. Continuiamo a litigare per provocare.

Se una persona ha sbattuto contro di noi e non si è scusata, lo vedremo come una critica. Questo ci ferirebbe e quindi c’è il rischio che la nostra rabbia si accenda. Se succede (a seconda del livello di autocontrollo di quel narcisista) allora attaccheremo dicendo che sono degli stronzi sonnambuli per far sì che ci diano carburante sia che rimangano male per la nostra scenata o che si scusino o che si mettano a litigare per via del nostro insulto. Noi otteniamo carburante e questo viene attinto fino a quando la ferita guarisce.

Facendo un esempio ulteriore, la Fonte Primaria Intima ci dice quanto siamo meravigliosi. Questo è carburante positivo che accettiamo.

Se ci accusano di avere un’amante e in modo sconvolto, noi otteniamo carburante. Probabilmente lo vedremo come una sfida- c’è più carburante da attingere qui E INOLTRE loro ci stanno dicendo cosa possiamo o non possiamo fare, quindi dobbiamo esercitare controllo. Le insulteremo dicendo che non importa se parliamo con altre donne perché lei è frigida. Questo causa ulteriore sofferenza, genera maggior carburante e ci permette anche di esercitare il nostro controllo.

Quindi, in tutte le tue interazioni con la nostra categoria sii consapevole che ciò che sta accadendo è che tu ci stai fornendo carburante, che c’è un combattimento di sfida o di rabbia o che noi ci ritiriamo.
Essere consapevole di queste risposte ti permette di capire e ti permette anche di preparare le tue risposte opportunamente.

Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR