Lo scarto. Trattata come un rifiuto. Messa da parte. Gettata via. Scaricata. Abbandonata.
Come sapete, la parola “Dis-Impegno” è più accurata ma per motivi di familiarità continuerò con l’uso di “scarto” in questo articolo, ma dovete capire che non vi è alcuna determinazione associata a questo atto.
Ti può effettivamente essere stato detto che la Relazione Formale è alla fine.
Più spesso, vieni lasciata a chiederti se è giunta la fine, un ulteriore colpo di grazia d’addio da aggiungere al cocktail di smarrimento, ansia, sofferenza, dolore e carneficina che è stato lasciato dietro dalla nostra tipologia.
Ho spiegato che cosa innesca lo scarto, una varietà di circostanze diverse che ti portano ad essere lasciata andare, ma mentre puoi capire come quelle circostanze ti portano ad essere scartata, ci restano alcune domande tormentose. Perché fare tanta fatica solo per lasciarti nella polvere? Perché sbarazzarsi di te se abbiamo bisogno di te per il carburante? Perché sbarazzarsi di te se poi abbiamo intenzione di tornare a recuperarti?
Ancora una volta queste apparenti contraddizioni servono solo a prolungare la tua confusione. In effetti, così tanti aspetti del nostro comportamento sono intrinsecamente contraddittori perché far così ci consente di generare incomprensioni e sofferenza su di te. Ciò equivale a carburante, che equivale a fermarti mentre vai avanti e ci sfuggi ed equivale a creare qualcosa presso cui torneremo.
Perché facciamo tanta fatica per sedurti se tutto ciò che stiamo per fare è gettarti da una parte?
Prima di tutto, quando ti seduciamo, vediamo la manifestazione della nostra duratura speranza che tu sei L’Unica, che possiedi una riserva illimitata di combustibile che metterà fine alla nostra ricerca di carburante, apparentemente senza fine. Fornirai del carburante che è potente, abbondante e permanente. Questo è ciò che vogliamo. La persona che fa sì che mai più dovremo cercare carburante da un’altra fonte. Non è più necessario impegnarsi in così tante manipolazioni per mantenere il nostro flusso di linfa vitale. Tutto ciò che abbiamo sempre desiderato e di cui abbiamo sempre avuto bisogno è finalmente a portata di mano. Una tale prospettiva significa che dobbiamo fare di tutto per sedurti. Tu sei il nostro Santo Graal, la ricompensa verrà versata sulle nostre labbra da quel calice e così facendo, ci concederai la libertà. Libertà dal cacciare, dall’inseguire, dal raccogliere e dall’estrarre. Sollievo da questo fardello che portiamo – alcuni di noi lo fanno di gran lunga in modo più efficace di altri – ogni giorno. Questa prospettiva è la ragione per cui dobbiamo sedurti, impegnarci a considerarti nostra. Non abbiamo intenzione di scartarti. È la cosa più lontana dalla nostra mente quando ti guardiamo negli occhi. Ha perfettamente senso per noi darti tutto ciò che sappiamo che vuoi se questo significa che resterai con noi e ci fornirai il nostro prezioso carburante. È uno scambio. Ti concediamo l’illusione dell’amore perfetto e in cambio tu ci dai il nostro carburante perfetto. È un affare fondamentale.
Perché sbarazzarsi di te se abbiamo bisogno di te per il carburante?
Quando ci sbarazziamo di te, è proprio per il nostro bisogno di carburante che vieni scartata. Non ci fornisci più il carburante che desideriamo. Non importa se dal tuo punto di vista ora sei così amorevole come lo eri quando ci siamo incontrati per la prima volta. Non importa che tu abbia camminato carponi sui vetri rotti per soddisfare i nostri bisogni. Diventa irrilevante quanto continui ad adorarci, venerarci, pregarci e lottare ogni giorno per darci ciò che pensi che vogliamo. Ci stai anticipando nella misura in cui non sai più nemmeno chi sei. I tuoi pensieri diventano dominati dai nostri pensieri – cosa dirà a questo, come reagirà a questo, qual’è la cosa migliore da fare adesso, dovrei restare o andare? Puoi dare dare e dare, ma quando arriva lo scarto, non basta più. Dal nostro punto di vista, hai fallito. Dobbiamo far ricadere tutta questa colpa su di te, perché dobbiamo rimanere irreprensibili. La maggior parte di quelli della nostra specie non riconoscono alcuna colpevolezza perché non hanno la conoscenza, ma ci sono quelli di noi, i superiori, i più grandi, che sanno che hai fatto tutto il possibile ma che non è abbastanza. Tuttavia, dobbiamo prendercela con te, perché è così che deve essere. Noi dobbiamo rimanere superiori, tu devi rimanere inferiore, perché se permettiamo a quell’equilibrio di cambiare, allora non avremo più il controllo e se perdiamo il controllo perdiamo noi stessi.
Sì, la dilagante paranoia farà sì che anche quelli di noi che sono superiori continuino ad incolparti, tu sei solo un rappresentante del mondo malvagio, una manifestazione che è stata mandata a farci cadere dal nostro alto piedistallo. Ma sappiamo anche che dobbiamo continuare a dare la colpa a te, anche quando riconosciamo che non vi è alcuna colpa o forse una colpa minore, perché dobbiamo sempre, in ogni circostanza, esercitare il controllo. Non osiamo tollerare ciò che accadrebbe se fosse in un altro modo. Fare così sarebbe considerare l’impensabile. L’estinzione.
Quindi, il tuo fallimento è sia immaginato che creato e devi essere scartata perché abbiamo bisogno di carburante fresco, edificante e rinvigorente proveniente da qualche altra parte. Dall’apparecchio splendente, nuovo ed eccitante che è stato inserito con successo durante la tua svalutazione. Se questo non è accaduto, allora è in corso o è abbastanza probabile, anche se raro, che stia per succedere, se lo scarto si è verificato come conseguenza di una misura di emergenza.
Il nostro bisogno di questo carburante glorioso e fresco significa che devi andartene. Non ci interessa se questo sembra ingiusto dal tuo punto di vista. Questo è ciò che deve accadere. Abbiamo bisogno di carburante. Non lo stai più fornendo come lo richiediamo. Sei scartata. Il carburante positivo ha perso la sua lucentezza, il carburante negativo si è abbassato e quindi, poiché tutto dipende dal carburante, dobbiamo attaccarci al nuovo apparecchio e gettarti da una parte.
Perché sbarazzarsi di te se abbiamo intenzione di tornare a recuperarti?
Questo suggerisce che potremmo anche tenerti se poi abbiamo intenzione di tornare da te in un secondo momento. Perché non manteniamo semplicemente la presa su di te e ci risparmiamo il fastidio del recupero – e tu il dolore dello scarto – e mantieniamo la Relazione Formale?
Ci sono quattro aspetti in questa risposta
1. Punizione. Ci hai deluso e dobbiamo mantenere la facciata che tu ci hai deluso – fa parte del mantenimento del controllo che descrivo sopra – e per questo hai dovuto essere punita. Noi non dovevamo essere delusi. Ci doveva essere dato ciò che volevamo, dopotutto ci consideriamo legittimati per questo, quindi non essendo riuscita a darci ciò che vogliamo e di cui abbiamo bisogno tu sei in torto e sappiamo fin troppo bene che, se sbagli, segue una punizione. È sempre stato in questo modo. Scartandoti in modo così duro e insensibile, siamo in grado di darti una punizione e quindi sentiamo di nuovo il controllo. Hai portato via il nostro carburante, significa che hai esercitato il controllo su qualcosa che apparteneva a noi. Non ci piace che tu lo faccia, infatti lo odiamo. Quindi, lo scarto ci consente di punirti per questo atto odioso e di riaffermare il controllo.
2. Vergogna. Anche se la nostra specie non lo ammetterebbe mai fuori da questo contesto, la vergogna ci segue come uno spettro attraverso le nostre vite. La vergogna guida molti dei nostri comportamenti ed è sufficiente non dichiararlo più nel contesto del ruolo della vergogna nel tuo scarto. Pensavamo che tu fossi L’Unica e ci siamo sbagliati. Questo ci fa vergognare perché questo fallimento è un promemoria di qualcosa che preferiremmo piuttosto dimenticare, la debolezza che minaccia di fuoriuscire e consumarci. Ci vergogniamo di aver scelto male, ci vergogniamo di essere stati ingannati di nuovo scegliendo Quella Falsa. Certamente non sia mai che l’ammettiamo a te o a qualcun altro e quindi devi essere scartata. Come un arto malato che disonora il resto del corpo, tu devi essere amputata, come alcuni vestiti infetti vieni strappata via e gettata da una parte, la nostra repulsione per la nostra stessa vergogna ci costringe a scagliarti via. Una volta che sei stata scartata, la vergogna diminuisce e possiamo essere ciò che vogliamo essere ancora una volta, grandiosi, superiori, onnipotenti e brillanti.
3. Contrasto. Se non hai fatto sesso per un po’ di tempo, quando alla fine lo fai, di solito non succede che la sensazione è molto più accresciuta, l’orgasmo più intenso e l’esperienza tanto più appagante? Se ti astieni dal mangiare il tuo cioccolato preferito, non bevi per un mese, ti astieni dal fumare o dal frequentare il tuo ristorante preferito, non avviene che quando ricominci a fare queste cose è molto meglio? In effetti, lo è e questo vale anche per te. Scartandoti ci stiamo anche concedendo di sperimentare carburante proveniente da altre parti in modo tale che quando ti recuperiamo, il carburante diventa delizioso e sorprendente ancora una volta. Se rimanessimo con te, attingendo il carburante che è diventato stantio, questo non succederebbe mai. Abbiamo bisogno di scartarti per innescare la pompa per le necessità future. Al momento dello scarto, non pensiamo di tornare da te, ma invariabilmente deve accadere a causa della regola del carburante.
4. Potenza. Se non ci fossimo dis-impegnati da te, non avremmo l’opportunità di attivare i nostri muscoli per un recupero e dimostrare il nostro potere di attingere di nuovo carburante da te, con o senza la restituzione della Relazione Formale. Il carburante di recupero è potente a causa del contrasto e della tregua dal tuo carburante, ma anche perché lo stiamo attingendo da qualcuno che può aver resistito bene alle nostre manovre – o dovrebbe averlo fatto – e questo ci fornisce un enorme senso di onnipotenza. Immagina, trattiamo qualcuno in modo vergognoso, buttandolo da una parte e poi con i nostri poteri di persuasione e di seduzione lo riportiamo a noi, per fare ciò che vogliamo di nuovo. Questo è potere. Se non ti avessimo scartato, non potremmo farlo.
Questi sono i motivi per cui ci disimpegniamo da te.
Come sempre non hai colpa, ma dobbiamo incolparti.
Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR