Quando sono con te per la prima volta, mi piace sedermi e guardarti mentre dormi. Mi piace vederti sdraiato lì contento, il tuo braccio è avvolto su di me come per controllare che io sia ancora lì vicino a te. I tuoi occhi sono chiusi e il tuo viso è rilassato mentre sento il tuo petto sollevarsi dolcemente contro di me. Sembri contento, sicuro e amato. Mi chiedo che cosa stai sognando mentre un piccolo sorriso compare sulle tue labbra. Spesso credo che sogni me. Il meraviglioso, incessante e perfetto amore che ti fornisco durante tutta la tua veglia deve sicuramente continuare quando dormi. Deve riversarsi nel sonno, penetrare nei tuoi sogni e tale è il suo potere onnipervadente che ti fa sentire amato anche quando dormi. È durante questi momenti che rifletto su come posso continuare a darti questo amore perfetto che giustamente meriti. Posso vedere che persona buona e rispettabile sei. Sento l’amore pieno di ammirazione che riversi su di me e so che è genuino, posso nominare un centinaio di imbroglioni e tu non sei così. È del tutto comprensibile che tu fluisca di questo amore per me, chi non lo farebbe quando si ritrova ad essere l’oggetto del mio amore perfetto? Abbasso lo sguardo su di te, i tuoi lineamenti delicati incorniciati dalla luce bassa della lampada che ho tenuto nella camera da letto esclusivamente per questo scopo. Sembri così fragile e vulnerabile mentre sei sdraiato lì, ignaro che ti stia guardando. Voglio proteggerti; Voglio difenderti dall’oscurità che è là fuori e tenerti al sicuro. Non meriti niente di meno perché in cambio mi dai un amore così meraviglioso e io devo proteggerti. Devo assicurarmi che il mio investimento rimanga apprezzato e amato. È durante questi momenti mentre mi siedo e ti guardo che so che devo amarti davvero. Come posso non farlo quando sento un tale senso di responsabilità sul tuo benessere. Guardati; ancora, perfetto e ignaro. Chi potrebbe non amare una persona come te? Chi potrebbe non avere una tale cura per il tuo benessere? Chi potrebbe far sì che quella bella faccia aggrotti le sopracciglia e si distorga in un dolore disorientato? Chi potrebbe far uscire una sola lacrima dai tuoi occhi e scendere su quelle guance perfette? Non posso sopportare di pensare a te che sei ferito, mi sento triste e dolorante. Sento un profondo desiderio di prendermi cura di te, di tenere il buio fuori dalla tua porta e assicurarmi che tu sia sempre e solo felice e amato. Questa sensazione di essere il tuo guardiano è forte. Provo rabbia al pensiero che qualcuno si scagli contro di te e ti ferisca, qualcuno che porta questa creatura perfetta a provare angoscia, dolore e preoccupazione. Ti metto una mano sulla spalla e tu ti sposti leggermente nel sonno riconoscendo questo gentile gesto di protezione. Assecondi i movimenti contro di me come se sapessi cosa sto pensando e ti senti sicuro e desiderato.
Eppure, per tutti questi pensieri, so che questo è solo il modo in cui ci si aspetta che io pensi riguardo a te. È così che dovrei agire per mantenere la facciata della nostra relazione in modo che tu continui a darmi quello che voglio. Mi siedo e lotto con questi pensieri. Sono genuini? Sono ciò che sento veramente riguardo a te, ma so che non è così. So che l’apparente avversione che produco al pensiero che tu sia ferito è puramente un artificio perché sarò io che alla fine ti farò male. Sarò io a trasformare quel bel sorriso in una smorfia lacerata di disperazione. Sarò io a far sì che quella voce leggera diventi sconvolta dall’ansia e dal dolore. Saranno le mie parole a ferire e le mie azioni a terrorizzare. Nonostante tutta la tenerezza che apparentemente mostro mentre mi siedo qui ora a guardarti, so con la stessa certezza che il mondo continua a girare e che il sole sorge a est, che io sarò quello che ti metterà in ginocchio. Ti farò sentire esausto, folle e disperato e mentre mi siedo e riconosco che sono l’artefice della tua rovina, non provo niente. Non provo sensi di colpa, nessuna disperazione o rimorso perché quelle cose mi sono state tolte. Non sono stato fatto per provare quelle sensazioni ed è per questo che so che ti farò ciò che faccio, come devo farlo a tutti gli altri prima che lo facciano a me e sentirò solo una cosa; potere. Quel potere puro e viscerale che devo avere. Sono dotato di sufficiente intuizione e intelligenza per sapere che ciò che faccio è sbagliato. Posso vedere le lacrime nei tuoi occhi, sentire la tua supplica e vedere la tua sagoma spezzata e curva che mi dice che stai soffrendo e che io ho causato questo. Eppure, nonostante tutta questa comprensione, non sono disposto e non sono in grado di fare nulla in proposito perché non sono stato creato con il desiderio o gli strumenti per farlo. Questo è ciò che io sono e meglio che tu resti addormentato, ignaro di ciò che ti sta veramente guardando.
Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR