NON DEVI ENTRARE!

La tana è una posizione molto importante per la mia specie. Può assumere diverse forme ma il messaggio che ti si manda è molto chiaro; non sei il benvenuto. La nostra specie deve sempre avere una tana in cui possiamo ritirarci. È il nostro sacro territorio in cui non ti è permesso di avventurarti. Quando ci impegniamo per la prima volta con te, dovresti notare due cose che invariabilmente si verificano. Passeremo la maggior parte del nostro tempo dove vivi tu. Questo ci consente di starti accanto tutte le volte che possiamo per continuare a sedurti. Significa anche che le tue risorse sono quelle che vengono utilizzate. Il tuo cibo, il tuo abbonamento della via cavo e le tue utenze che utilizziamo noi e dato che è casa tua non contribuiremo a queste bollette. Se richiesto, faremo notare che abbiamo le nostre spese generali da coprire, anche se ovviamente saranno ridotte perché raramente ci stiamo. Stiamo a casa tua e ci assicuriamo che ci fornisci un mazzo di chiavi in modo che possiamo andare e venire. Naturalmente non ti verrà dato un mazzo di chiavi di casa nostra. Quando decidiamo che vogliamo impegnarci nei nostri metodi di raccolta del carburante e/o decidiamo di sottoporti a un periodo di efficace trattamento del silenzio, torniamo a casa nostra. Tu non puoi entrare e noi siamo in grado di vederti supplicare e implorare attraverso un varco nelle tende quando compari desideroso di vederci mentre cerchi di capire il motivo per cui siamo appena scomparsi.

Riguardo alle occasioni in cui ti permettiamo di rimanere presso casa nostra poi, è poco più di una licenza che è revocabile in un attimo. Se ti vogliamo fuori dal nostro spazio, ti terremo fuori, indipendentemente dall’orario, dal tempo o dalla convenienza. Ci piace far questo per rafforzare il fatto che siamo noi a controllare questa relazione e non tu.

Anche se ci trasferiamo insieme stabilmente in una casa o ne compriamo un’altra, dovremo manipolare la situazione in modo che la tua casa venga venduta e il ricavato venga utilizzato per la casa comune mentre noi teniamo la nostra casa. Sarai sconcertato da una tale mossa, ma noi troveremo un pretesto per farlo.

“Rappresenta un’utile opportunità di investimento, quindi ho intenzione di tenerla.”

“Ora è il momento giusto per vendere in quella zona”.

“Ho bisogno di un punto d’appoggio per quando lavoro fino a tardi in città.”

“Voglio che il mercato riprenda prima di considerare di vendere la casa.”

“Non voglio venderla perché la mia ex moglie verrà ad ficcare il naso per avere una parte del ricavato.”

Troveremo la ragione per non venderla. Questo ovviamente non è il vero motivo. Vogliamo tenerla come nostra tana. Potremmo decidere di fornirti un mazzo di chiavi per questa casa, ma poi quando tenti di usarlo per andare dentro a cercarci, la porta sarà chiusa, quindi non vi puoi accedere. Le tue grida di frustrazione si rivelano deliziose mentre siamo seduti e ti ascoltiamo.

Alcune volte useremo le camere d’albergo come tane o l’ufficio o un bar. Purché sia qualche posto in cui possiamo ritirarci e che ti faccia indovinare dove siamo andati mentre ti affanni a telefonarci e a mandarci un messaggio, allora serve al suo scopo.

Se non c’è un’altra casa creeremo una tana all’interno della casa che condividiamo. Lo studio avrà una serratura e noi terremo la chiave addosso tutto il tempo. Potrebbe essere una taverna per soli uomini nel seminterrato o il capanno del giardino, ma c’è una semplice regola che riguarda questa tana. Può essere dentro o intorno alla nostra casa che abbiamo acquistato insieme, ma non devi entrarci mai. La consideriamo la nostra sala del trono dove sediamo e tracciamo i nostri piani. I pochi scelti saranno ammessi per ribadirti come non sei abbastanza speciale per essere ammesso dentro e scatenare quindi una tua reazione. Sappiamo che uscirai pazza a chiederti cosa stiamo facendo in questo posto, specialmente se i nostri ospiti sono del sesso opposto. Trascorreremo ore in questo luogo, nascosto, spesso persino dormendoci. Qui possiamo inviare i nostri messaggi e impegnarci nelle nostre telefonate con altre fonti di carburante, liberi da interferenze ma guadagnando sempre carburante da te, poiché sappiamo che andrai nei pazzi a pensare a quello che stiamo facendo. Possiamo entrare nelle chat room, farci strada attraverso i siti di appuntamenti e i blitz dei social media, tutti trincerati nella nostra sala di controllo. Saremo lieti di inviarti un messaggio che ti convince a portarci da mangiare o da bere e lasciarlo alla porta. Ovviamente accetterai per provare a dare un’occhiata furtiva a cosa sta succedendo dentro o per cercare di parlare con noi, ma la porta ti sarà chiusa in faccia.

A volte la tana avrà carattere temporaneo. Se dovessimo decidere che desideriamo un po’ di ritiro tardivo di notte quando tu ti aspetti intimità e amore, ci trasferiremo a dormire nella stanza degli ospiti, girando la serratura che avevamo montato. Ci sdraieremo lì sorridendo mentre ti sentiamo bussare alla porta e singhiozzare affinché torniamo nel nostro letto.

La tana è molto importante per noi. Ci dà un chiaro modo di rafforzare il nostro controllo e la nostra superiorità, ci fornisce una base da cui possiamo impegnarci nei nostri piani e tramare ed è essenziale nell’attuazione del trattamento del silenzio.

Se ti rendi conto che la persona con cui hai una relazione crea e utilizza tane, con ogni probabilità è uno di noi. Ora sai che c’è questa possibilità, ma non entrerai lo stesso.

Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR