NON C’È NULLA DI BUONO DA GUARDARE

Tu sei la mia televisione. All’inizio trasmetti tutti i miei programmi preferiti di cui mi abbuffo guardandone uno dopo l’altro. Fisso lo schermo con avido entusiasmo godendo pienamente di quello che c’è da vedere. Seguo ogni sviluppo della trama e anticipo ansiosamente il prossimo episodio. Discuto dello show con tutti, deliziato per il livello di realizzazione. Sono così fortunato per quello che è successo sul tuo canale. È come se ogni cosa che trasmetti fosse stata scritta specificatamente per me. Non posso credere di amare così tanto tutto quello che trasmetti. Dopo un po’ comunque lo show inizia a perdere il suo fascino e diventa stantio. Non ci vuole molto. Comincio a girare negli altri canali e trovare show che assomigliano più al mio genere. Mi immergo in questi nuovi spettacoli trovandoli affascinanti. Raramente torno sul tuo canale e quando lo faccio è solo per deridere le tue trasmissioni e divertirmi nel disprezzare quello che stai mandando in onda. Infatti, ottengo molto più divertimento criticando i tuoi spettacoli che apprezzandoli. Prima o poi smetterò del tutto di guardare il tuo canale perché sono coinvolto da quello che trasmettono molti altri canali (ho calcolato che il miglior servizio consiste nell’avere molti canali insieme e non uno solo, saltellando tra tutti per elevare il mio divertimento). Dopo un po’ deciderò che non ho bisogno del tuo show e non voglio nemmeno più la televisione con cui lo guardavo. Mi distaccherò completamente da te e andrò a comprarmi una nuova televisione. Dopotutto posso sempre avere una TV migliore della precedente, non credi?

Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR