Tornerò sempre da te. Lo faccio perché devo sapere che sei ancora cotta di me. Ho bisogno di sapere che non sei stata capace di superare il dolore che ti ho causato e andare avanti. Quando ti ho distrutta e ti ho lasciato in un doloroso tormento della mente tra dolore e confusione nel tentativo di conciliare dentro di te i primi tempi dorati con l’orrore che è seguito, ti ho lasciato stare per due mesetti per poi fare la mia ricomparsa.
Da qualche parte in futuro io scomparirò ancora. Aspetterò il tempo di scomparsa della prima volta in modo che tu pensi “Questa volta se ne è andato davvero” e dopo aver aggiunto una settimana, riapparirò nuovamente. Ogni volta che lo faccio aspetto un pochettino più a lungo della volta precedente in modo che tu abbassi le tue fragili difese. È tutto calcolato.
Lo faccio perché tu così sei condizionata ad aspettare che torni indietro ad un certo punto. Questo significa che posso cercare nuove vittime ed essere sicuro nella consapevolezza che tu sei seduta ad aspettarmi e mi nutrirai con un delizioso succo di energia nel futuro. Significa anche che posso gestire le tue aspettative. La passo liscia e tu ti aspetti ancora meno.
Ancora, è tutto studiato per permettermi di fare ciò che voglio.
Spesso ritorno aspettandomi di proseguire come se nulla fosse successo. La chiamo “La mia grande entrata”. Come un re torno indietro nella tua vita e tu sei così sollevata di rivedermi e così sconvolta dal modo grandioso in cui sono tornato che il potere di resistenza ai miei approcci, sarà indebolito. Infatti siccome aprirò i cancelli del paradiso per un pochettino, tu sei sollevata e felice di avermi indietro ancora.
Pensi che io sia cambiato. Pensi che sia stato lontano e abbia riflettuto su ciò che ho fatto e sia ritornato con più forza, redento e migliore. Oh la tua espressione quando mi vedi apparire alla tua porta. Posso vedere quanto vorresti urlarmi contro. So quanto vorresti usare qualsiasi insulto esistente ma non puoi. Il mio condizionamento su di te è così forte che puoi solo scioglierti tra le mie braccia.
Alternativamente, decido di giocare a girare in tondo. Ti telefono e appena rispondi metto giù. Tu mi richiami e io non rispondo. Ora ti stai chiedendo perché ti ho chiamato? Cosa vorrà? È un altro tormento o sta chiamando per scusarsi e mettere a posto le cose? Non puoi resistere e continui ad analizzare la situazione. Questo è parte del tuo DNA ed è per questo che ti ho scelta. Posso continuare a farti girare in tondo ancora e ancora. Questo mi diverte e inoltre ti ammorbidisce per quando deciderò di fare la mia Grande Entrata.
In qualunque modo io decida di tornare, tornerò e lo farò trionfalmente perché ti catturerò ancora una volta.
Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR