IL NARCISISTA E IL LUTTO

Il lutto. Potresti pensare che questo sia un concetto estraneo alla nostra specie. Lo è e non lo è. Da un lato non sentiamo il lutto ma comprendiamo cosa sia e cosa genera nelle altre persone specialmente quelle che sono di natura empatica e che sono state invischiate con noi. Abbiamo osservato quasi con curiosità infantile quando hai ricevuto notizie riguardo al trapasso di un parente. Se questo è accaduto durante il periodo d’oro, almeno hai ricevuto un po’ di falsa empatia nella forma di qualche supporto e comprensione costruiti per far sembrare che almeno ci importasse in qualche modo. Se è morto il tuo animale domestico durante la svalutazione, un animale amato a lungo, allora avremo guardato la tua manifestazione di tristezza, nostalgia e lutto con disprezzo e gelosia. Non ti avremo supportato ma piuttosto detto qualcosa per provocarti come,

“Non so perché ti sconvolga tanto, è solo un cane.”

Così ti sei nuovamente focalizzato su di noi invece di crogiolarti nel tuo dolore personale. Abbiamo assistito al lutto negli altri, osservato ed imparato come si manifestava. Abbiamo ascoltato (quando serviva al nostro scopo) durante il periodo d’oro di come ti fa sentire e archiviato tutte queste informazioni. Noi non sentiamo il lutto. Possiamo esibirlo per interesse delle apparenze se questo ci farà ottenere carburante e per preservare la facciata, ma non viene mai sentito. D’altra parte tu sperimenti il dolore della perdita in modo intenso, data la tua capacità di sentire ed empatizzare. Abbiamo visto il tuo dolore per un parente deceduto, un amico perso improvvisamente e violentemente in un incidente d’auto, la celebrità che adoravi che è morta dopo una lunga battaglia contro la malattia. Sappiamo solo di quanto sei capace di provare dolore e sappiamo che non solo questo ha il potenziale di essere una potente fonte di carburante ma riconosciamo l’effetto paralizzante che ha su di te. Il dolore prende il controllo e ha la capacità di impedirti di funzionare in modo efficace. Non solo questo, la sua capacità paralizzante è tale che può impedirti di scappare da questo stato di lutto, mantenendoti bloccato in modalità afflizione, incapace di voltare pagina. Il dolore è un’emozione intensa. L’abbiamo visto. Dai gemiti di pianto dei genitori a cui viene comunicato il ritrovamento del corpo dei propri figli scomparsi al cordoglio dignitoso dei veterani di guerra fermi in silenzio mentre una singola lacrima scende dalla loro guancia mentre rendono onore ai loro compagni caduti. Che sia il rumore o il silenzio ad accompagnarlo questo dolore rimane una potente emozione e naturalmente una di quelle che la nostra specie è interessata ad attingere per lo scopo di estrarre carburante. Noi vediamo che il dolore ha due funzioni. Ti mantiene in uno stato di paralisi e quindi ne segue che continuerai a pompare per noi carburante negativo da estrarre.

Ora, non sto certo suggerendo che mi lancerò in qualche tipo di follia omicida uccidendo i tuoi animali, abbattendo le tue celebrità preferite e uccidendoti amici e famiglia, al fine di creare questo continuo stato di lutto. Sebbene qualcuno potrebbe vedere una certa attrazione nel farlo, gli sforzi implicati e tra l’altro i notevoli aspetti negativi di tale azione fanno sì che non sia qualcosa in cui ci imbarcheremmo. No, piuttosto c’è un modo alternativo di cercare di creare un duraturo stato di lutto da parte tua. Vogliamo che tu sia in lutto per noi.

Questo non implica prendere le nostre vite. Raramente commettiamo un tale atto. Lo minacceremo, certamente, come parte di un riaggancio, ma noi pensiamo che il mondo abbia bisogno di noi e quindi è estremamente raro che commettiamo un suicidio. Però faremo in modo di farti sentire in lutto per noi e lo faremo quando alla fine ti scaricheremo dopo una crudele svalutazione. Quando questo scarto ha luogo ti lasceremo con tre perdite per cui proverai dolore. Il tuo lutto sarà prolungato perché sono tre perdite e quindi questo massimizza non solo la prospettiva di paralisi ma anche un periodo più lungo di fornitura di potente carburante.

La prima perdita è la perdita di ciò che pensavi fossimo. Sei stato sedotto e hai perso la testa per questo affascinante individuo che rispecchiava qualunque cosa che ti piaceva o non ti piaceva. Abbiamo soddisfatto tutti i requisiti, dichiarato di essere la tua anima gemella, dato un amore perfetto, reso ogni giorno speciale e ti abbiamo reso entusiasta di vederci e sentirci. Abbiamo creato un inizio così meraviglioso della relazione, niente che avessi sperimentato prima. Ti comprendevamo, ci interessavamo, ti mostravamo una passione tale, ascoltavamo e ci coinvolgevamo in quelle cose che hai sempre desiderato condividere con qualcun altro. Ci siamo avvolti attorno a te, abbiamo pervaso la tua essenza più profonda e intrecciato le nostre vite così che tu non eri mai stato così felice e non avresti mai potuto comprendere il momento in cui un’estasi così deliziosa sarebbe finita. Ma lo ha fatto e in che modo.

La perdita di qualcosa di così luminoso e splendido ti ferisce e ti fa sentire come se avessi subito l’esperienza di un lutto così intenso e doloroso. Nonostante tu senta le parole che ti dicono che era un’illusione, che nulla di tutto questo era reale e che devi lasciar perdere, è ancora così difficile accettare tutto questo e ti manchiamo. Oh quanto ti manchiamo. Ti manca quella persona meravigliosa che eravamo all’inizio e vuoi questa persona indietro. Non importa quante volte ti sia stato detto che lui o lei erano solo una creazione, che era un’illusione concepita per ingannarti e che non ti abbiamo mai amato e che non abbiamo mai pensato o provato ciò che ti dicevamo, è comunque incredibilmente difficile da accettare. Proprio come qualcuno che non riesce ad accettare che qualcuno che è morto non entrerà dalla porta da un momento all’altro, non riesci ad accettare per molto tempo che la persona che pensavi fossimo se n’è andata. Sappiamo cosa penserai (perché abbiamo fatto sì che tu pensi e senti in questo modo) e per quanto non possiamo sempre vedere la tua reazione di cavalcare il dolore della nostra assenza sappiamo cosa penserai e sentirai e questo ci alimenta. Ancora più grande è il carburante che viene dai tuoi messaggi che ci dicono che ti manchiamo, che vuoi indietro il “vecchio me” e scongiuri per un’altra chance. Il tuo lutto per la perdita della persona che pensavi fossimo, è sia enorme che prolungato.

La seconda perdita che subisci e per cui sei in lutto è la perdita del potenziale che ti avevamo mostrato. Non c’è dubbio che fossimo geniali nel nostro lavoro. Hai visto il plauso e hai avvertito il beneficio, per un po’, dello stipendio che lo accompagnava. Hai visto i trofei accumulati per i nostri vari successi in differenti campi e hai ascoltato le altre persone parlare così bene dei nostri risultati. La compassione, la gentilezza e l’amore che abbiamo mostrato a te e agli altri (per quanto falso) ti fa ancora pensare che da qualche parte eravamo davvero capaci di questa bontà, se solo la sfruttassimo lasciandola libera. Sei stato testimone di due cose. La realtà del nostro impulso ad essere i migliori e il relativo bene che un tale desiderio e ambizione portano – un chirurgo salva vite, uno scienziato inventa cure, un imprenditore crea ricchezza e lavoro, un poliziotto rende sicuro il vicinato, un insegnante educa tantissime persone a livello elevato- significa che il nostro desiderio rampante di essere i migliori ha il notevole potenziale di fare realmente del bene agli altri. Hai visto anche qualcosa nei termini dei modi in cui trattavamo te e come persona empatica credi ancora che questa bontà possa essere liberata e usata a beneficio di entrambi così che possiamo essere felici tutti e due insieme. Sei arrivato a considerarci come una persona ferita a cui è stato fatto del male ed in unione con il tuo innato desiderio di guarire e aggiustare, hai sentito che se avessi potuto guarirci allora il beneficio condiviso sarebbe stato meraviglioso. C’era così tanto potenziale che aspettava di essere liberato e utilizzato e ora con il nostro abbandono e il tuo scarto, quel potenziale è stato perduto. Ti affliggi per questa perdita di opportunità e per come le cose sarebbero potute andare oh così differenti. Vuoi mandare indietro l’orologio, fare le cose in modo diverso e l’impossibilità di farlo ti causa un notevole lutto e dolore.

La terza area del lutto che subisci dal collegamento con noi non è stare in lutto per noi, ma nasce dallo stare con noi ed è il lutto per la perdita della tua identità. Prima che arrivassimo eri felice, indipendente, forte, luminoso, ben voluto dalla famiglia, dagli amici e dai colleghi. Avevi molti interessi e ti godevi la vita. Sì, c’erano difetti e vulnerabilità ma li gestivi al meglio che potessi poiché ti eri creato una strada nella vita sapendo chi fossi. Poi siamo arrivati.

Ti abbiamo sottomesso a noi. Abbiamo sradicato le tue caratteristiche mentre le rubavamo per la nostra costruzione da mostrare al mondo oppure le erodevamo attraverso l’applicazione costante delle nostre perverse manipolazioni. La tua sicurezza è evaporata, la tua autostima è scomparsa e il senso del tuo valore è precipitato. Sei diventato progressivamente isolato, perdendo amicizie, trascurando i tuoi interessi e diventando perfino distante con la famiglia. Hai autorizzato te stesso ad essere totalmente consumato da noi. È totalmente comprensibile come sia accaduto perché volevamo che accadesse e abbiamo agito in modo da farlo succedere, ma ciò nonostante la tua perdita di identità è stata una conseguenza progressiva e subdola della presa che abbiamo mantenuto su di te. Ora, mentre stai seduto da solo, rimuginando su cosa fosse una volta, in lutto per la perdita di ciò che pensavi fossimo, la perdita del potenziale, sei anche colpito dalla perdita di ciò che eri. Non riconosci più quel volto che ti fissa vuoto nello specchio ogni mattina. Il mondo è grigio e scialbo, la musica suona aspra e stridula, le conversazioni ti irritano e ti fanno paura, perfino i tuoi cibi preferiti sanno di cenere nella tua bocca. Hai perso te stesso e il senso di idiozia per aver permesso che accadesse e il lutto connesso ad una tale perdita sono sostanziali.

Questo triumvirato del lutto derivante dall’esserti invischiato con noi ci fornisce di sostanzioso carburante e sappiamo che il fatto che sei oppresso non solo da uno o due, ma da tre forme di lutto, ti richiederà molto tempo, se mai, per scappare dagli effetti.

Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR