Io sono un pacchetto ribollente di conflitto e vetriolo. Ho la mia furia che si agita freneticamente pronta ad essere accesa in un momento di critica. La canzone una volta chiedeva: “La guerra, a cosa serve?” La mia risposta sarebbe. Assolutamente a tutto.
La guerra è lo strumento con cui io regno e tramite il quale voi continuate a fare ciò che voglio. Fornendomi rispetto e carburante. Io sono sempre sul piede di guerra perché ho zanne e artigli rossi. Devo essere sempre pronto a difendermi dai tuoi attacchi indesiderati e ingiustificati che tu sei propenso a lanciare verso di me. Non so perché lo fai, ma vuoi sempre abbattermi, incolparmi o diventare una persona migliore di me. Non riesco a capire perché ti comporti in questo modo, non dopo tutto ciò che faccio per te. Eppure lo fai sempre, riuscendo a innescare la mia furia con le tue parole e azioni. Naturalmente non ho scelta.
Devo esercitare la mia superiorità su di te e semmai non dovessi rispondere al tuo attacco, allora sarei condannato. Infatti, mi sono così abituato a questi assalti inutili e gratuiti che mi lanci contro, che spesso lancerò il mio attacco preventivo progettato per tenerti al tuo posto. Io ho il controllo. Io sono il dio del mondo che ho creato per noi e tu devi sempre ricordarlo. Preferirei di gran lunga non doverlo fare. Preferirei non scagliarmi su di te con la mia lingua viziosa, mettere in atto un trattamento del silenzio o, nel caso dei meno raffinati della nostra specie, sottoporti a pugni e calci, ma te la sei cercata.
Dovresti sapere ormai cosa mi piace e cosa non mi piace, eppure mi fai sempre infuriare dicendo e facendo le cose sbagliate. So che lo fai apposta perché stai cercando di affermare un qualche tipo di potere e autorità su di me. Non ho idea del perché tu senta il bisogno di farlo perché non potrai mai sorpassarmi. Ho cumuli di missili malevoli da lanciarti contro, megatoni di violenti insulti che esplodono da far piovere su di te e così tanta artiglieria che potrei annientarti un centinaio di volte.
Eppure, nonostante i miei armamenti superiori, insisti sempre nel cercare di abbattermi e quindi non ho altra scelta che penetrare attraverso i tuoi confini, esercitare il mio controllo e farti una guerra lampo nella sconfitta. Dovresti sapere che un individuo come me che è in uno stato permanente di pericolo di guerra non può essere sconfitto. In effetti, so che lo sai, ma mostri ancora una sorta di piacere perverso nel provare a dimostrare che mi sbaglio.
Dovresti aver imparato ormai che io ho sempre ragione e tu dovresti accettarlo. Eppure continui a cercare di correggermi o, peggio ancora, di farmi fare una brutta figura davanti agli altri. Non c’è da meravigliarsi che di fronte a una simile provocazione io esploda dietro le porte chiuse e ti schiacci fino alla sottomissione. Poi hai l’audacia di accusarmi per il mio comportamento irragionevole quando tu l’hai avviato. Questo è il motivo per cui penso davvero che ci sia qualcosa di sbagliato in te. Qualsiasi nazione che decidesse di intraprendere una guerra su vasta scala con la forza di una superpotenza come gli Stati Uniti sarebbe considerata pazza, sarebbe un atto autodistruttivo e suicida.
Eppure, allo stesso modo tu vedi la forza della mia potenza di fuoco, la mia schiera di fucili scintillanti, chilometri di munizioni e schiera su schiera di carri armati contundenti e ancora mi provochi. I miei terribili aerei da caccia che scagliano i loro missili manipolativi contro di te e gli squadroni di bombardieri che sono sempre pronti a bombardarti a tappeto con la malevolenza fino alla totale sottomissione sono evidenti da vedere eppure tu insisti ancora a dichiararmi guerra. Io sono il signore della guerra; è ciò per cui sono stato creato. Io sono sempre pronto per la lotta, sono in elevata allerta e al momento di un insulto sussurrato mi lancio in azione. Sono molto addestrato e progettato per il combattimento.
Tu non lo sei e continui ad attaccarmi, cercando di aggirarmi e superarmi. Lanci verso di me accuse inventate, ma non raggiungeranno il loro obiettivo prefissato e quindi sarai sottoposto alla piena potenza dei miei eserciti quando contrattacco. Chiunque voglia provocare una superpotenza come me è chiaramente pazzo e i tuoi ripetuti tentativi di farlo ti pongono decisamente in questa categoria. Quindi è solo la verità quella che dico quando la mia propaganda si diffonde alla tua famiglia e i tuoi amici sottolineano che sei chiaramente squilibrato. Lo sei. I tuoi ripetuti tentativi di rovesciarmi testimoniano questa follia da parte tua.
Tutto attorno a me è progettato per sconfiggerti. Io sono l’eletto. Io sono il re di questo regno e non posso mai essere usurpato. Questo è il motivo per cui sono stato creato come assoluta macchina da guerra. Sono stato progettato in questo modo per trionfare sempre, la mia condizione di sempre pronto è un necessario prerequisito per distruggere ogni ribellione da parte tua. Perché per una volta, non ti sottometti finalmente al mio controllo egemonico? Perché non riconosci che non puoi mai vincere e ti sottometti al mio buon governo? Dopotutto, io ho a cuore solo i tuoi migliori interessi. Non puoi sconfiggere una macchina che è sempre pronta per la guerra. Un’esplosione di pace ti farà un mondo di bene, non credi?
Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR