La parola “scarto” è ben nota nel lessico del mondo narcisistico. Io preferisco “disimpegno” poiché è più accurato. Il nostro rifiuto di te è temporaneo. Tuttavia, per questioni di familiarità, questo articolo persisterà con “scarto”.
Lo scarto costituisce uno dei quattro capisaldi del tradizionale abbraccio narcisistico. La seduzione, la svalutazione, lo scarto e il recupero. Ci sono molte varianti su questo, qualcosa di cui molti commentatori e vittime non si rendono conto, ma quello è un argomento per un altro giorno.
Scarto porta con sé un senso di irrevocabilità. L’impressione che noi abbiamo estratto da te tutto il possibile e che finalmente abbiamo finito con te. Hai adempiuto al tuo scopo e non abbiamo più alcun bisogno di te. Non credo che scarto sia una descrizione accurata. Certamente ti gettiamo da parte senza preoccuparci del tuo benessere o stato emotivo. Improvvisamente smettiamo di comunicare con te. Non puoi contattarci dal momento che scompariamo, allontanandoci dalla faccia della terra. Se ricevi una sorta di mezza spiegazione, allora dovresti considerarti abbastanza fortunata a ricevere anche quella. Tuttavia, noi non abbiamo mai finito con te. Lo scarto in quanto tale è una cessazione temporanea della danza in cui io e te ci impegniamo.
Ho già scritto altrove dei motivi principali per cui scartiamo e tra questi il principale è il fatto che abbiamo acquisito un nuovo giocattolo. Tu sei vecchia, stantia e non più divertente così vieni lasciata in fondo alla scatola dei giocattoli mentre ci infatuiamo del nostro nuovo giocattolo lucente e sfolgorante. Ovviamente il tuo scarto non è permanente. Una volta che ti ho selezionato, hai avuto un ruolo da svolgere per il resto della tua vita quando si tratta di me. Non hai altra scelta, per quanto mi riguarda, nei confronti di questo ruolo. L’ho assegnato a te e ti ritengo obbligato a portarlo avanti per sempre. Potrei decidere di richiederti di nuovo ai fini della triangolazione. Potrei desiderare che la nuova fonte primaria pompi fuori carburante ancora più positivo perché si sente minacciata dalla tua ricomparsa. Come un cadavere, ti resuscitiamo per innervosire la nuova fonte primaria. Ti recupereremo e ti tenteremo con la prospettiva di guadagnarti di nuovo il nostro favore. Quando ti triangoliamo in questo modo, puoi essere certa che ciò che ti viene detto sarà detto in modo simile alla nuova fonte primaria. Potremmo dirti: –
«È solo una persona con cui passo il tempo, non è neanche lontanamente così speciale come lo sei tu per me».
Suppergiù nello stesso periodo, diremo alla tua fonte primaria sostitutiva: –
«Non preoccuparti di lei. Non riesce a dimenticare. Non ne sono sorpreso davvero, perché ho fatto così tanto per lei, ma sei tu che voglio, tu sei così speciale, molto più di quanto non lo sia mai stata lei».
Tu sei incoraggiata da un simile incoraggiamento e raddoppi i tuoi sforzi per compiacermi nella speranza di riconquistarmi. Il rimpiazzo è stimolato da tale incoraggiamento e raddoppia i suoi sforzi per tenermi e assicurarsi che tu dimostri di non essere una tentazione per me.
Ti ricontatteremo se la nuova prospettiva risulta meno efficace di quanto abbiamo pensato. Decidiamo che deve essere relegata nel mucchio di rottami prima del solito e quindi ci rivolgeremo a quella persona che conosciamo. Tu. Sappiamo tutto su di te e su come reagirai e quindi è molto più facile tornare da te e recuperarti piuttosto che cercare ancora una persona nuova. Questo presenta il beneficio aggiuntivo che il passare del tempo ti avrà permesso di riprenderti dal nostro abuso, ma anche il desiderio che infondiamo in te, quando scartiamo, continuerà a roderti e quindi quando decidiamo di terminare lo “scarto” tu sei facile da recuperare.
Potremmo essere assolutamente felici col tuo rimpiazzo, ma decidiamo di porre fine allo “scarto” per punirti ulteriormente. In questa fase non abbiamo alcun interesse a intrattenere di nuovo una relazione romantica e intima con te. Il tuo rimpiazzo serve quel ruolo nel modo più efficace. No, noi vogliamo punirti. Ti recupereremo in un modo spiacevole e selvaggio, diffamandoti e sfoggiando il tuo sostituto a tutti quanti e spiegando quanto sia meraviglioso stare con una persona che ci comprende veramente, ci ama e non è abusiva come te.
Potremmo gettarti da parte e non avvicinarci affatto a te per settimane, mesi e persino anni. Noi sappiamo che la natura di questo “scarto” è tale che non importa quanto duramente ci provi; rimani vulnerabile ad essere risucchiato di nuovo. Questo perché non sei stato in grado di far fronte all’onnipresenza che noi abbiamo creato e ai tuoi frequenti ricordi del periodo d’oro. È anche perché tu vuoi le risposte, la definitività e la comprensione e perché noi siamo sbalzati fuori dalla faccia della terra, non hai ottenuto quelle cose e il desiderio di riceverle rimane forte anche dopo anni.
Noi non ti scartiamo veramente. Ti spingiamo da una parte, ma in seguito servirai a molti scopi. Ti riprendi, quindi la riserva di carburante aumenta di nuovo, tu sei la fornitrice di carburante sia positivo che negativo, a seconda del modo in cui ti abbiamo recuperato. Sei necessario per le triangolazioni che desideriamo mettere in atto. Questo ciclo di prenderti e rimetterti giù, come e quando ci fa comodo, è una cosa che andrà sempre avanti fino al momento in cui tu decidi di rompere lo schema degli “scarti” e fuggire. Naturalmente quando tu cerchi di sfuggirci, non la consideriamo come la fine del nostro accordo vincolante. Sei mal guidata, forse nell’ascoltare le voci distorte degli altri, il che influenza il tuo giudizio. Tu, nella nostra mente, non puoi decidere quando finisce l’accordo. Durante tutta la nostra vita, ti useremo e poi ti getteremo da una parte prima di tornare di nuovo in futuro a un certo punto. Se ci concedi il mezzo di contatto cadendo nella nostra sfera di influenza, allora ti recupereremo, perché l’opportunità è troppo buona per lasciarsela sfuggire. Vieni quindi attirata, il ciclo inizia ancora una volta e avverrà un ulteriore “scarto”. Puoi vedere dalla natura ripetuta di questo processo che non vi è alcun vero scarto, solo una temporanea cessazione del nostro legame, ma un tentacolo resta sempre avvolto attorno a te, continuando la connessione in modo che possiamo attirarti di nuovo a nostra scelta.
Anche se tu prendi provvedimenti ossia ci esponi per quello che siamo o ci metti in mostra davanti ad altre persone che accettano ciò che dici, ci ritireremo per leccarci le ferite ma anche questo scarto è temporaneo. Vogliamo ancora il tuo carburante e lo vogliamo negativo. Abbiamo anche un desiderio di vendetta. Non possiamo riprendere le cose con un metodo benigno quando accade questo e optiamo invece per l’approccio maligno al fine di estrarre carburante, ma il legame ricomincerà in un momento futuro.
Ti abbiamo messo via ma puoi sempre essere ripresa. Sta’ certa che questo accadrà ripetutamente e anche se pensi che la natura dello scarto sia stata così dura, così selvaggia e sia sembrata così definitiva, non lo era. Torneremo, se possibile, e rifaremo tutto daccapo.
L’unico vero scarto del nostro legame tossico è quando uno di noi muore. Solo allora vi è l’irrevocabilità.
Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR