Ricordo un’occasione in cui una mia ex fidanzata particolarmente arrabbiata, Hannah, cadde in uno dei suoi tipici attacchi di isteria. Hannah era un’attrice. Era rimasta coinvolta dalla recitazione fin da quando era un’adolescente ed ha anche preso parte alla produzione di Amleto della Royal Shakespeare Company. Interpretava Ofelia. Lo trovavo piuttosto appropriato. Perde la testa per il Principe di Danimarca e annega. Tipica reazione egocentrica. Povero Amleto. Suo padre muore e sua madre se la spassa con suo zio. Non solo ma suo zio uccide suo padre e usurpa il trono di Danimarca lasciando Amleto alla deriva e impantanato nei guai. La sua fidanzata Ofelia dovrebbe supportarlo e invece cosa fa? Si agita quando Amleto le dice “chiuditi in convento” e arrampicandosi su un salice cade nelle acque sottostanti e annega. Trovavo che Hannah fosse incline a simili melodrammi.
Penso sia dovuto al suo essere attrice e al suo desiderio che tutto si ottenga in una sola ripresa. Era meticolosa nella preparazione dei ruoli. Prima, dovevo aiutarla recitando le altre parti per aiutarla ad imparare le sue righe. Era così grata per il mio supporto nei suoi confronti, considerando quanto fosse difficile trovare qualcuno che fosse disposto a farlo e così spesso. Se la verità va detta, la rivelerò. Non solo la sua gratitudine rappresentava ottimo carburante, naturalmente io stesso sono in qualche modo un attore e l’opportunità di prendere il copione e recitare una parte era qualcosa che mi divertiva. Non prestavo molta attenzione all’esecuzione di Hannah, sentivo solo cosa diceva per sapere quando recitare le mie righe. Ero troppo interessato ad assicurarmi di eseguire una performance da maestro. Questo spesso richiamava dei complimenti da parte di Hannah e in molte occasioni commentava dicendo che avevo mancato la mia vera vocazione. Ero d’accordo.
Naturalmente, con il tempo mi stancai delle sue frasi ripetute di quanto fosse buona la mia performance e iniziai a cercare dei modi per irritarla e darle fastidio. Sapevo che metteva molto sforzo nelle prove e nella preparazione perché voleva che l’esibizione finale fosse straordinaria.
Che fosse un film per la tv (è apparsa in due sceneggiati per la tv inglese piuttosto belli) o una produzione teatrale di un’opera famosa, la sua performance doveva essere la migliore. Spesso avevo l’impressione che lo facesse per oscurare me. Potrò non essere tanto conosciuto quanto Hannah ma non significa che ciò che fa sia migliore o più importante di ciò che faccio io. Proprio l’opposto. Aveva bisogno che le fosse ricordato chi era il leader e la mente superiore nella nostra coppia. Ho iniziato a impappinarmi nelle mie righe o a parlare quando era il suo turno di dire la parte il che ha richiamato sospiri di esasperazione. Ero deliziato dalla sua irritazione dato che sapevo che presto sarebbe diventata irritazione e sarebbe scoppiata in una delle sue scenate. Potevo saltare pezzi del copione, pronunciare parole in modo scorretto, usare il tono sbagliato per domande e affermazioni e poi ho iniziato a nascondere il copione in modo che non potesse provare. Un crollo era inevitabile e stupidamente l’obiettivo finale di tutto questo ero io.
Io continuai a fare commenti che la mantenessero in uno stato di frenesia. Saresti rimasta sorpresa nel vedere questa donna smarrita che di solito in tv era l’immagine della serenità, reagire in quel modo. Santo cielo, aveva un linguaggio così osceno.
Mi arrabbiavo raramente con lei. Le sue performance erano così gratificanti e spassose che semplicemente non potevo innescare la miccia, perfino quando mi criticava. In realtà era più semplice continuare a cercare di farlo bene e poi combinare ancora casini. Molte volte dovevo uscire dalla stanza fingendomi arrabbiato per chiudermi in bagno e ficcarmi una mano in bocca mentre collassavo in un parossismo di risate, la sua voce stridula echeggiava in tutta la casa.
L’occasione che mi divertì di più e quella con cui ho iniziato l’articolo fu quando stava ripassando la parte per un dramma noir in sei atti che era parte della programmazione autunnale di uno dei canali principali. Era un copione scritto benissimo e Hannah aveva una grossa parte. Mi comportai in modo da renderla agitata e nevrastenica, mormoravo la parte, dicevo in modo scorretto alcuni pezzi e così via in modo che scoppiò in una delle sue scenate. Mentre scorrevano gli insulti bevevo il carburante che riversava sopra di me e poi fece uno strano rumore crack stringendosi la gola. Fingendo interesse, andai dal suo lato e lei indicava la sua gola con gli occhi pieni di lacrime. È emerso che aveva una forte tensione alle corde vocali e il medico le disse di rimanere totalmente a riposo. Quindi non poteva esercitarsi e così non riuscì a prepararsi per girare. Il produttore la rimpiazzò con un’altra attrice e rimase sconvolta per il suo crollo in una produzione così prestigiosa. Cercai qualcun’altra che mi intrattenesse.
Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR