“So cosa sei”.
Quante volte hai voluto dire all’abusante con cui ti sei invischiato che finalmente hai scoperto cos’è? Potrebbe essere durante il tuo periodo di abuso, potrebbe essere quando sei stato gettato da parte, potrebbe essere quando sei recuperato di nuovo, ma alla fine hai acquisito un po’ di intuizione e illuminazione e io so che il tuo desiderio di impartire questa conoscenza è pressante. Vuoi che ti ascoltiamo mentre ci dici che ora sai cosa siamo. Vuoi che ascoltiamo e ascoltiamo bene.
È un paradosso che un commento come quello sopra causi maggiore preoccupazione e allarme per superiore della nostra specie, ma prima di descrivere dettagliatamente l’effetto che queste parole hanno sul narcisista superiore, diamo un’occhiata al membro con le funzioni più basse del nostro club esclusivo e come lo influenza, il narcisista inferiore. Quelli tra i nostri fratelli che sono di tipo inferiore non avranno alcuna comprensione di ciò che sono e una simile rivelazione non ha alcun significato per loro. Dì al minore della nostra specie che sai cosa è e con ogni probabilità ti verrà risposto con una scrollata di spalle sprezzante o una richiesta di spiegarti. Se dici a un narcisista inferiore cosa è e che sai, la sua mancanza di consapevolezza lo porterà a ridere dell’uso che fai della parola e senza dubbio ti chiederà cosa c’è per cena o di prendergli una birra. Se lasci perdere la questione, verrà dimenticata e l’informazione che hai offerto non lascerà neppure un segno sul narcisista inferiore. Lui sa che non è uno di essi. Probabilmente faticherebbe a pronunciarlo. Ma forse non hai finito. Dopotutto tu sei un empatico e vuoi che il tuo narcisista, anche se potresti non sapere che è della scuola inferiore, capisca ciò che è. Vuoi anche che sappia che tu lo sai. Per troppo tempo sei stato in svantaggio e sulla difensiva e ora vuoi recuperare un po’ di energia. Tu sei un discepolo della conoscenza. Sei un accolito che adora l’altare della comprensione e hai ritenuto necessario che questa volta il tuo narcisista, per quanto inferiore possa essere, dovrebbe essere consapevole di ciò che è che tu sei pienamente consapevole dei fatti. Non hai intenzione di lasciare che lui ignori questa cosa. Se dovessi quindi spiegare e descrivere quella persona come narcisista, forse non saprebbe nemmeno di che si tratta.
“Cosa intendi che sono un narcisista?”. È la risposta più probabile a una simile affermazione. Non lo sta accettando giusto? Devi dargli di più. Devi mettere più di carne al fuoco per lui.
“Tu. Sei un narcisista. Dai potere alle persone, le fai sentire speciali e amate e poi senza alcuna ragione diventi cattivo. Questo è ciò che fa la tua specie. Non pensi a nessuno se non a te stesso. Non sono stato niente di buono per te e tu mi tratti come spazzatura”.
“Sono cazzate, chi ti ha riempito la testa di simili sciocchezze?”
“La mia amica Paula ha letto tutto sulla tua specie dopo che le ho detto di quanto sei orribile con me. Lei mi ha mostrato un libro e io l’ho letto e tu sei conforme al profilo. Sei un narcisista, un abusante orribile e vuoto”.
Avrà ottenuto l’immagine ora? Avrà una svolta nella comprensione ora che sai esattamente quello che è? Hai messo a segno un colpo e l’hai privato dei suoi poteri abusivi?
Il modo in cui fornisci queste osservazioni produrrà una e una sola risposta dal narcisista inferiore. L’accensione della sua furia. Non avrà un attimo di intuizione. Non accetterà ciò che hai detto. Non scivolerà via ferito dall’essere chiamato narcisista. La parola narcisista non ha significato per lui. Lui non è uno di quelli però, lo sa decisamente, ma la questione se lo è o meno viene immediatamente respinta. Sa che l’uso che fai della parola e il contesto in cui è stata usata, insieme alle tue tranquille descrizioni di “abusante”, “cattivo” e “orribile” equivale a una critica a lui o forse, più accuratamente descritto, non ci riflette e stabilisce che lo stai criticando. No, lui sa solo che ciò che hai detto è sbagliato e tutto un tratto una rabbia feroce lo ha travolto e tu devi essere punito.
La verità è che le tue parole lo hanno ferito perché lui è migliore di te e tu sei più debole di lui. Non ci riflette su perché è un narcisista inferiore. Risponde e reagisce in modo assurdo. Chi sei tu per criticare uno potente come lui? Dovresti sapere qual’è il tuo posto. La sua furia ribollente viene accesa e lui non può controllarla mentre irrompe da lui come lava che erutta da un vulcano.
“Oh, al diavolo Paula, te la sta raccontando vero? Quante volte ti ho detto di starle lontano? Non è altro che una maledetta piantagrane. Perché non fai come ti è stato detto?”, Grida e viene verso di te in modo minaccioso.
“Non è una piantagrane; lei si preoccupa per me”.
“Si intromette sempre, sono stufo di lei e degli altri tuoi amici. Sono io il capo di questa casa, non loro, capisci?”
“Io sono stufa di te che fai il prepotente con me, lasciami in pace!”, urli tu di rimando.
“Se facessi come ti è stato detto, non dovrei farlo non trovi?”, grida e la mano aperta fin troppo familiare ti spacca la faccia mentre lui perde il controllo della furia accesa e ti assale. Tu gridi di dolore, la mano alzata sopra il segno sulla tua guancia che sta già diventando rosso, mentre lui continua la sua feroce predica facendoti indietreggiare. Il tuo tentativo di portarlo a rendersi conto che tu sai è stato perso, sottomesso alla furia feroce che tu hai acceso con le critiche a lui. La sua reazione è di andare all’attacco e spaventarti, turbata e preoccupata per cos’altro potrebbe accadere. Stende un altro braccio e manda alcuni soprammobili su uno scaffale a schiantarsi sul pavimento, facendo sobbalzare la tua persona ipervigilante mentre la ceramica si schianta contro il pavimento. Il narcisista inferiore non sa che è lui a farlo, è una reazione immediata, un meccanismo di difesa alle tue critiche. Non capirà cosa intendi quando lo definisci narcisista. Lui non lo accetterà. Quando provi a spiegare cosa significa, se lo fai in modo calmo e misurato, tutto ciò che stai facendo è criticarlo e questo accenderà sempre la sua furia. Il narcisista inferiore è meno capace di controllare la sua reazione e il più delle volte, sottoposto a dove ti trovi, risponderà con violenza verbale e fisica dal momento che deve trarre una reazione immediata da te per fermare l’effetto-ferita delle tue critiche. Questo carburante che tu versi fuori mentre le tue lacrime cadono o urli contro di lui gli permette di curare la ferita che hai creato. Lui non sa nulla di ciò perché ha una funzione più bassa, reagisce e basta. Ecco perché quando dici a un narcisista inferiore che sai cosa è, è un’operazione inutile. O se lo farà scivolare addosso dal momento che per lui non ha alcun significato oppure se insisterai finirai per essere attaccato in qualche modo perché inneschi la sua furia.
Lui non può vederlo. Non gli è permesso di vederlo, ma deve essergli permesso di difendersi e con la maggior parte dei nostri metodi, la migliore forma di difesa è l’attacco. Quindi, che dire di quelli di noi della scuola superiore? Qual’è la differenza quando ci dici che sai cosa siamo? Beh, questo viene dopo. Quante volte ti ho detto di essere paziente? Vorrei davvero che tu mi ascoltassi.
Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR