Poche persone non hanno familiarità con il franchise di Star Wars. Nel primo film, A New Hope, Han Solo, Obi-Wan Kenobi, Luke Skywalker e Chewbacca sono emersi dall’iperspazio nel Millennium Falcon solo per trovare un caccia TIE e in lontananza un pianeta che avevano sperato di raggiungere. Invece, mentre un perplesso Han Solo cerca di capire cosa sta succedendo, il caccia TIE (Twin Ion Engine a due motori ionici) viene visto correre verso una piccola luna che Luke ha identificato. Mentre si comincia a scorgere la sfera, Obi-Wan afferma con un calmo terrore,
“Non è una luna.”
In effetti non lo è. È in realtà una stazione spaziale e più precisamente una macchina della distruzione di massa che è la Morte Nera. Una volta che la rilevazione è apparsa sul Quartet assieme alla spaventosa conseguenza di essere vicino a un’arma così potente, essi cercano di scappare ma è troppo tardi. Il Millennium Falcon è stato catturato nel raggio traente della Morte Nera e loro vengono trascinati lentamente verso la Morte Nera che li attende.
Noi siamo quella Morte Nera. Scivoliamo, sembrando dapprima qualcosa di benigno o per lo meno neutrale, col nostro vero scopo mascherato per coloro che cerchiamo di attirare nella nostra sfera di influenza. Il nostro raggio traente è potente, incessante e quasi impossibile da resistervi mentre si attacca alle nostre vittime e con la nostra leggendaria abilità seducente le trascina nel nostro mondo. Come un coniglio abbagliato dai fari, non puoi scappare mentre ti attiriamo sempre più vicino a noi. Quando capisci cosa è successo e che in realtà non siamo “una luna” è troppo tardi, sei stato catturato e la fuga è estremamente difficile. Il nostro vero scopo è nascosto e se mai ti rendessi conto che è una “Morte Nera” quella verso cui stai navigando, troverai molto difficile sfuggire alla presa di ferro che abbiamo su di te.
Ci sono quelli che, con l’intervento di altre persone e la messa in atto delle conoscenze acquisite, riescono a liberarsi dalla presa del raggio traente. Raramente è una cosa immediata. La fuga che potrebbe verificarsi di solito avviene solo dopo un lungo periodo di tempo in cui sei sottoposto ai nostri laser brucianti di dolore e ai nostri siluri fotonici di sofferenza. Se riesci a scappare, sai ormai che devi stare lontano e tenerti lontano. Noi continueremo ad andare avanti, come quella Morte Nera che attraversa lo spazio mentre prendiamo nuove vittime lungo il nostro percorso e le trasciniamo verso di noi. Occasionalmente cambieremo il nostro percorso e torneremo verso di te ancora una volta. Tu resti in un posto a tuo rischio e pericolo mentre no ci avviciniamo a te e ancora una volta cerchiamo di risucchiarti con il nostro potente raggio traente. Possiamo impostare una rotta che ci conduce a nuovi pascoli dove ci occupiamo di nuove e fresche vittime che ci forniscono un carburante delizioso ed eccitante. Questo ci terrà occupati ma non dimenticheremo mai di te. Allo stesso modo, tu non ti dimenticherai mai di noi a causa di ciò che ti abbiamo fatto e del modo in cui ti abbiamo condizionato. Questo condizionamento genera in te un senso di curiosità. Hai bisogno di sapere cosa stiamo facendo, vuoi sapere con chi stiamo interagendo ora e quindi decidi di sorvolare sulla nostra Morte Nera, solo per una visione distante della struttura che ti ha quasi distrutto. Ti senti al sicuro guardando da una certa distanza mentre voli ravvicinato ma sei avvisato. Vola troppo vicino e il raggio traente ti catturerà di nuovo. Se ci dai l’opportunità di recuperarti di nuovo, la coglieremo. Compari sui nostri sensori e noi aumenteremo la potenza del raggio traente nel tentativo di catturarti ancora una volta. Possono essere passati anni da quando c’è stata un’interazione tra di noi, ma se voli troppo vicino alla nostra Morte Nera, allora verrai risucchiato dentro di essa e sottoposto nuovamente alle nostre macchinazioni.
Quando provi per la prima volta a scappare, noi applichiamo il raggio traente per tenerti dove vogliamo, ma se sei determinato e riesci ad andartene, stabiliremo una rotta per nuovi orizzonti e nuovo carburante. In un secondo momento potremmo decidere di modificare nuovamente la nostra traiettoria e tornare al tuo sistema solare nella speranza di afferrarti ancora una volta. Se dovessi vederci arrivare devi saltare nella tua astronave e volare velocemente da qualche altra parte. Se desideri scherzare con il pericolo, sentiti libero di seguirci nella nuova galassia in cui stiamo distruggendo nuovi pianeti, ma se vieni troppo vicino, noi ti individueremo e applicheremo ancora una volta quel raggio traente. Il passare del tempo non ha importanza. Potrebbero essere passati solo pochi mesi da quando hai fatto la tua fuga o potrebbe essere un decennio, in entrambi i casi, se ti avvicini alla nostra sfera d’influenza il nostro raggio traente ti afferrerà e ti trascinerà di nuovo verso di noi. Sarai sempre oggetto d’interesse per noi, potrebbe essere tra una settimana, un anno o dieci anni ma se c’è un margine di opportunità per impossessarci di nuovo di te, la prenderemo volentieri perché il carburante da guadagnare è squisito.
Quindi, se riesci a sfuggire alla nostra presa, vola dall’altra parte della galassia lontano da noi e mantieni la distanza, altrimenti il nostro raggio traente ti attirerà di nuovo. Questa è l’unica speranza che hai per rimanere libero dalla nostra presa. A meno che tu non riesca in qualche modo a sparare il missile nel condotto di scarico, ma entrambi sappiamo che non sarai mai in grado di gestirlo, giusto?
Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR