Noi non facciamo conversazioni. Questo farebbe pensare a un processo equo dove noi ti ascoltiamo, ti rispettiamo e riteniamo valida la tua opinione. Durante la seduzione le nostre conversazioni sono sia esercizi di raccolta di informazioni che monologhi per mettere in mostra la nostra genialità. Quando ti svalutiamo, le nostre conversazioni con te sono prediche, discorsi imperiosi e altezzosi, viziose diatribe contro di te in cui noi parliamo e tu faresti dannatamente meglio ad ascoltare. Tutte le conversazioni devono essere controllate da noi. Il nostro bisogno di controllo è considerevole perché, se ti permettessimo di restare al centro del palcoscenico, perderemmo terreno. Rischiamo di perdere carburante, permetteremo alla nostra innata superiorità di venire indebolita e cederemo il controllo a te. Questo è il motivo per cui non dobbiamo mai permetterti di pensare o addirittura raggiungere una qualsiasi sorta di dominio, anche se modesto, durante una conversazione su di noi. La conversazione è un meccanismo che dobbiamo usare noi, non tu. Spetta a noi risplendere, evitare la colpa, scagliarci contro di te, recuperarti e fare in modo di ottenere ciò che vogliamo. È il nostro condotto e a te capita semplicemente di esserci dentro, ma nel punto di uscita. Raggiungere questo dominio e controllo dell’arena della conversazione è assolutamente necessario e per mantenere tale posizione ci impegniamo in numerose manipolazioni. Ce ne sono molte che vengono messe in atto e qui ci sono cinque dei metodi più usati in cui noi facciamo deragliare una conversazione allo scopo di mantenere o prendere il controllo.
- Lo Spostamento di Colpa
Se stai provando ad accusarci di qualcosa o dare la colpa a noi nel corso di una conversazione, vai contro le nostre regole. Non permetteremo che questo accada. Noi siamo irresponsabili, e soprattutto nei confronti di una persona come te. Se tu fossi in grado di far sì che ti teniamo in considerazione durante una conversazione, la nostra superiorità verrebbe ridotta e ti darebbe il controllo. Per impedirti questo, ci impegneremo in uno spostamento di colpa. Qualsiasi cosa di cui tu ci stia accusando sarà colpa tua. Non importa se non esiste un collegamento logico (nel tuo mondo) tra ciò di cui ci hai accusato e la nostra risposta. Queste conversazioni non sono governate dalla tua logica ma dalla nostra. La nostra logica è che dobbiamo mantenere il controllo e quindi spostare la colpa su di te, ad ogni costo, è un metodo logico per raggiungere questo obiettivo. Per te esiste la logica. Se comprendi questo inizierai a capire perché agiamo in questo modo. Di conseguenza, potresti accusarci di quanto segue e ricevere la risposta in grassetto.
“Ti vedi con un’altra donna, sento il suo profumo su di te”.
“Non ho una tresca, ma se fosse chi potrebbe biasimarmi? Non mi dimostri mai attenzione o affetto. Non puoi sentire il profumo; lo stai solo inventando”.
“Perché non ti sei ricordato di accendere il forno?”
“Perché devo ricordarmi di farlo? È il tuo lavoro. Se passassi più tempo a fare quello che dovresti fare, piuttosto che cercare di dare la colpa a me, questo non succederebbe”.
“Perché cerchi sempre di dirmi cosa fare?”
“Io non lo faccio. Stai reagendo in modo eccessivo. Ti suggerisco le cose solo perché diciamocelo, tu non sei proprio capace di prendere le decisioni importanti da solo, vero? Non sono io che sono pessimo, è un dato di fatto, tu sei incapace di prendere decisioni. Dovresti ringraziarmi perché ti aiuto”.
- Proiezione
Questo metodo preferito di deragliare la conversazione è così efficace perché ti lascia senza fiato. Accusandoti di fare la stessa cosa di cui tu accusi noi (e invariabilmente lo faremo) sei così sbalordito dalla nostra sfrontatezza, dalla nostra audacia e dalla nostra faccia tosta, che perdi di vista ciò di cui stai parlando e finisci per concentrarti sulla contro-accusa che ti abbiamo appena lanciato. Odi che pensiamo cose sbagliate di te e, poiché proiettiamo con una simile convinzione, vieni immediatamente portato a interagire con noi su questo punto. Non riuscirai a insistere con la tua accusa contro di noi e anzi verrai deviato e portato a discutere del tuo comportamento facendo un inutile sforzo per cercare di persuaderci che non hai fatto nessuna delle cose di cui ti abbiamo accusato. Lasci che la tua reazione emotiva a tali accuse si impadronisca di te e questo è del tutto intenzionale. Aspettati di sentire commenti come questi: –
“Se non avessi bevuto così tanto, potresti iniziare a capire quanto puoi essere orribile, ma non potrai mai ricordarlo perché bevi”.
“Prendi sempre l’ultima lattina di Lemonsoda senza rimettercela. È proprio da egoista”.
“Me flirtare? Hai visto il modo in cui tu giri attorno a Harry? Solo la settimana scorsa stavi tutta attaccata a lui come l’edera. Non sono stato solo io a vederlo e a parlarne”.
“Non arrivi mai in orario. Lo trovo irrispettoso”.
“Passi troppo tempo a pensare al tuo lavoro e non ti concentri abbastanza sui nostri figli”.
- Interruzione
Non sarai in grado di portare a termine ciò che stai dicendo a causa della nostra ripetuta tendenza e bisogno di interromperti. Noi non consideriamo che tu possa dire qualcosa che ha importanza. Tu sei inferiore a noi, e anche ogni cosa che esce dalla tua bocca deve essere inferiore. Non riconosciamo o rispettiamo i confini e quindi consideriamo perfettamente ammissibile parlare di te e interrompere ciò che stai dicendo. Il nostro senso del diritto implica che dobbiamo sempre venire ascoltati e se questo significa interromperti, così sia. Si può arrivare anche a essere infantili: noi diremo una parola così tu ti interrompi dopodiché ci fermiamo. Cerchi di parlare ancora e noi ripetiamo il trucco. Continuiamo a farlo, impedendoti di parlare finché tu continui a parlare e noi parliamo sopra di te oppure te ne vai arrabbiato per la frustrazione. Puoi aspettarti di sentire frasi come queste: –
“Se solo mi lasciassi parlare”.
“Se riuscissi a cavarti una parola”.
“Perché non ascolti, tanto per cambiare?”.
“È importante”.
“Voglio dire la mia per una volta”.
“Se mi avessi ascoltato davvero magari avresti capito”.
“No, è sbagliato”.
“No, te lo stai inventando”.
“Devo fermarti qui”.
- Cambio argomento
Noi amiamo deviare e distrarre. Dimostriamo anche una notevole capacità di spostare la conversazione lontano da ciò di cui tu vuoi parlare, e quindi avere il controllo su qualcosa di cui noi vogliamo parlare. Potremmo per contro fare sfoggio della nostra virtù di prendercela con te, ma dirotteremo la conversazione e la sposteremo sul nostro argomento preferito. Non devi protestare, in caso contrario sarai accusato di cercare di monopolizzare la discussione e di non ascoltarci. Siamo imbattibili nel parlare di noi stessi o nel trovare un argomento che possiamo far circolare ripetutamente mentre tu ti senti cadere in uno stato di stordimento. Facciamo affidamento sulla tua innata natura empatica di gentilezza, di buone maniere e di essere un buon ascoltatore così possiamo abusarcene e ti impediamo di parlare di qualcosa che ti interessa. Nessuno è interessato a ciò che hai da dire. Aspettati commenti devianti come questi:-
“È tutto molto interessante ma lascia che ti racconti di …”
“Ora non è importante, ma questo è …”
“Questo è irrilevante, ora lascia che ti dica …”
“Oh, devo dirtelo, è esilarante …”
“Devo dirti questo prima che mi dimentichi …”
- Trattamento del silenzio
Il vecchio preferito. Se non ci piace la piega che sta prendendo la conversazione, usciremo o ci sederemo in silenzio. Questo lo facciamo spesso durante una conversazione di gruppo nel caso in cui non riusciamo a dominare la discussione. Vogliamo riprenderla noi e quindi, stando seduti in silenzio e con il broncio, speriamo di suscitare una reazione di comprensione che induca qualcuno a fare osservazioni sul nostro silenzio o ci inviti a parlare. Nel caso di una situazione a due, è progettato per ignorare ciò che hai da dire, considerarlo non importante e farti sentire a disagio. Sarai costretto a chiederci cosa c’è che non va e poi ci starai appresso mentre noi restiamo in silenzio e imbronciati. I tuoi commenti vengono dimenticati mentre i riflettori tornano su di noi. La conversazione è stata deragliata con successo.
Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR