Perché non mi lasci andare? Voglio solo stare in pace, ne ho avuto abbastanza di te. È troppo chiedere di riuscire a condurre la mia vita senza la tua presenza e influenza? Ho bisogno di farlo per me stesso. Non voglio più stare con te. Dovevo uscirne. Ho altre cose che voglio fare e non comprendono te.
In verità, volevo farlo da un po’ di tempo ma tu sei sempre riuscito a impedirmi di andarmene. C’era sempre qualche ragione che mi impediva di liberarmi di te. Ogni volta che mi preparavo a combattere per raggiungere la mia libertà, facevi o dicevi qualcosa che mi impediva di andare. Non so come riesci a farlo.
È un potere terrificante che hai quando smetto di pensarci. Mi fa davvero infuriare, il modo in cui riesci a mantenere questa presa su di me. È come se sapessi esattamente di cosa ho bisogno e devi solo dire le parole giuste. È come tessere un incantesimo, sì, è così, tu sei uno stregone e quando pronunci l’incantesimo mi viene impedito di scappare. Mi blocchi dove mi trovo o prendi il controllo delle mie decisioni e azioni. A volte la tua magia oscura crea un muro che non riesco a vedere ma è lì e non riesco a superarlo. Detesto il fatto che tu riesca a farmi questo.
Non dovrebbe essere così. Non dovresti avere il permesso di controllarmi. So che non posso aspettarmi che qualcuno come te pensi che ciò che fai sia sbagliato perché tutto ciò che fai è pensare a te stesso. Ho capito questo; finalmente. Mi è costato un po’ perché ti ho sempre dato il beneficio del dubbio. Ho cercato di capirti, ma tante e tante volte è come cercare di riprodurre un disco in vinile su un iPod. Impossibile. Continuo a non capire perché hai fatto quello che hai fatto e forse non lo ci riuscirò mai, grazie a Dio ci sono altre persone a cui posso rivolgermi. So che non faranno quello che mi hai fatto tu. Sei veramente disumano, a volte.
Che cosa? Non ti ho dato alcun motivo per cui me ne sono andato? Perché dovrei? Non meriti una spiegazione. Perché dovrei darti la soddisfazione di vedere che devo darti spiegazioni? Perché dovrei darti un’ulteriore opportunità di lanciare un altro incantesimo e fermarmi di nuovo. Dovevo soltanto scappare da te, ma guarda dove siamo ora. Non lascerai che succeda vero?
Perché non vai avanti con la tua vita e basta? Non mi servi più. È questa la ragione? È una parte della ragione, sì. No, non ho intenzione di dirti di più perché lo userai semplicemente come un modo per insinuarti e cercare di controllarmi ancora una volta perché è quello che fai. Non è giusto negarlo, l’hai fatto così tante volte. Se come dice il proverbio io ti do un pollice tu prendi il braccio. Non so perché stai scuotendo la testa perché è vero. Non mi importa se fa male, quanto dolore pensi che provi io dopo quello che mi hai fatto. Ho dovuto lasciarti.
Non c’era speranza di fare in altro modo. Dovevo fuggire da te altrimenti, beh, non voglio considerare cosa sarebbe potuto succedere se fossi rimasto. Lasciami andare, ti prego. Perché continui a contattarmi? Non ho niente da dirti. Non voglio parlarti, non voglio scambiare messaggi con te, non voglio vederti. No, non voglio parlarne. No, non voglio sistemare le cose. No, non voglio provare a risolvere le nostre divergenze. Non ha senso. Sono andato avanti. Sì, sono andato avanti. Pensavo di aver bisogno di te, lo pensavo davvero, ma a quanto pare non è più così. Mi sono liberato dalla tua presa e credimi è passato molto tempo.
A proposito tutti lo sanno, i miei amici, i tuoi amici, i nostri colleghi e le famiglie. Dovevo dirglielo perché sapevo che questo era ciò che avresti fatto tu. Sapevo quanto sei pericoloso e ho dovuto avvertirli di stare attenti a te perché sapevo che avresti provato a raggiungermi attraverso loro. L’hai già fatto ma ho anticipato questa mossa. Sono bravo a leggerti. Ho avuto un sacco di pratica come vedi e so sempre cosa farai e dirai.
La tua prevedibilità ora mi ha dato un gran vantaggio, e lo userò per assicurarmi di stare lontano da te, quindi perché non mi lasci andare? Come può questo verosimilmente aiutare te o me? Continui ad aggrapparti ma non capisco perché? Non ha senso farlo. Non ha senso continuare a chiamarmi, anche se non sono sicuro di come hai ottenuto il mio numero. Non fermarti nel mio quartiere, sì, ti ho visto dalla finestra e i miei vicini mi hanno detto che stai continuando a farlo. Non va bene negarlo, so come sei.
Sei pazzo, sei ossessionato, ho solo bisogno che tu mi lasci in pace. Per favore basta. Sto cercando di andare avanti e tu devi fare lo stesso. Non voglio discutere del passato. Non ha senso farlo. Che cosa, non ti piace quando faccio questo, è come se mi fossi trasformato in qualcun altro. Beh, suppongo di sì, ho dovuto, per sfuggire alla tua influenza. Guarda, questo non ci porta da nessuna parte, sono stato civile con te per il bene delle altre persone qui, ma non durerà se continui così.
Andiamo, ora vai e lasciami in pace.
Per favore. Fallo e basta. Vai avanti.
Puoi trovare qualcun altro, sono sicuro che c’è qualcuno ugualmente pazzo che ti accoglierà a braccia aperte.
Non fare quella faccia, ti sto solo dicendo le cose come stanno.
Come posso cambiare così? Non sono io che sono cambiato, sei stato tu, mi hai ingannato, ma ora non ho intenzione di ripercorrere tutto questo, so cosa stai facendo tu stai cercando di farmi parlare nella speranza di convincermi, beh non funzionerà e inoltre, ora devi andare davvero perché la mia nuova ragazza sarà qui tra un momento e non voglio che debba avere a che fare con te e con la tua follia.
Vattene.
Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR