ARMA PREFERITA

La Dottoressa O mi ha chiesto in che modo scelgo di scagliarmi su qualcuno. L’ho corretta immediatamente. Io non mi scaglio. Questo suggerisce una perdita di controllo. Io non perdo il controllo. Lei ha accettato il mio punto di vista. Penso che stia iniziando a rendersi conto chi ha l’intelletto più grande in queste sessioni e si inchina alla mia superiorità. Ho anche notato che ha indossato ancora la minigonna. Credo che lo faccia nel tentativo di distrarmi durante le discussioni. Non così veloce dottoressa, le tue gambe vanno bene, definite e toniche ma questo avvenente diversivo non ti farà vincere questa battaglia.
Avendo ammesso il suo errore ha fatto un altro tentativo e ha chiesto quando desidero ferire qualcuno che metodo uso più spesso? Questo mi ha interessato dato che non ho mai considerato di averne uno che uso più spesso dato che amo sfoderare l’intero arsenale disponibile. Non tutto insieme ma gradualmente a seconda di chi mi ha ferito. Naturalmente certe armi non sono applicabili in qualche situazione. Dopo tutto, difficilmente dovrò ritrarmi dalle lenzuola di un collega dello stesso sesso, no?

A volte è rabbia, altre volte ritiro affetto o sesso. In altre occasioni è sminuire o fare odiosi confronti con altri. Poi ancora, potrei cominciare una relazione e non avere alcuna discrezione nel farlo. Posso decidere di rompere o buttare via il prezioso tesoro o diffondere alcuni commenti cattivi. C’è una vasta gamma di azioni dannose che potrei usare. Mi sono seduto a pensare a queste cose facendo in modo che la Dottoressa O chiedesse: “Ti ho sconvolto, sei rimasto in silenzio”.

Ho sorriso mentre ciò che volevo si realizzava. Il metodo che uso di più è il trattamento del silenzio. È fantastico. Richiede uno sforzo minimo (che è sempre una gran cosa) e può essere usato nell’immediatezza. Quello che mi piace di più è il fatto che il destinatario non ha la minima idea del perché lo sto facendo. Questo manda davvero in confusione la sua mente. Non riescono a capire come mai non comunico con loro perché non riescono a capire cosa hanno fatto per ricevere questo trattamento. Se mi comprendessero un minimo se ne andrebbero semplicemente via lasciandomi fare. Questo mi avrebbe disturbato perché non mi avrebbero più prestato alcuna attenzione così avrei fermato subito il trattamento del silenzio perché non funzionava più. Invece loro DEVONO conoscere e capire perché sono rimasto in silenzio. Scava la loro mente e li tormenta mentre fanno una domanda dopo l’altra. Vedo il loro cervello attorcigliarsi per capire cosa ha causato quel trattamento. Li vedo flippare mentalmente attraverso quello che è stato detto e fatto, verificando differenti scenari mentre brancolano per una risposta. Il non sapere massacra. Posso andare avanti per settimane se ne ho bisogno e più a lungo prosegue e più sono disperati nel tentativo di ottenere una risposta. La loro crescente frustrazione mi alimenta e mi spinge a mantenere questa condizione. Meraviglioso. Ho distrutto diverse persone in questo modo e quando scelgo di terminare il silenzio, la gratitudine che esplode da loro mi riempie di un enorme senso di potere.

Sì, quest’arma prediletta è il silenzio killer.

Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR