Quando stavo con Siobhan (una ex fidanzata) il suo compleanno cadeva esattamente 4 settimane dopo che avevamo cominciato a vederci. La portai fuori per il weekend, le comprai un bellissimo braccialetto da Tiffany, feci in modo che le venisse recapitato un sontuoso bouquet di fiori alla suite del nostro hotel, la portai a fare shopping perché prendesse qualche vestito nuovo e qualche paio di scarpe. Ed è caduta ai miei piedi. Tanto per intenderci.
Faceva tutto parte del periodo d’oro e naturalmente anche della seduzione in corso per assicurarmi non solo di ricevere il suo carburante positivo proveniente dalla sua gioia, ammirazione e gratitudine per un periodo così meraviglioso, ma di inserirla nel mio mondo. Tutti quelli che incontro devono diventare parte del mio mondo, attaccarsi a me, sono linee di carburante che vanno da loro a me.
Questo è vero in particolare per la persona che deve diventare la mia Fonte Primaria Intima (“IPPS”). Io ho bisogno di possedere quella persona, ho bisogno di attirarla nel mio mondo, assicurarmi che vi sia completamente inclusa e che quindi sia sotto il mio controllo. Voglio davvero che le cose funzionino perché dimostrano tale promessa, dimostrano di avere la capacità di soddisfare gli scopi primari e fornire ciò che viene richiesto che a sua volta mi darà il carburante che alimenta il mio costrutto e questo mondo illusorio in cui questa persona è stata attratta.
Quando un anno dopo è arrivato il suo compleanno non le ho fatto nessun regalo, l’ho portata a cena di malavoglia la sera. Mi sono assicurato che pagasse lei. Ho parlato con il cameriere e ho insistito per andarcene senza prendere il dessert e in macchina l’ho sottoposta al silenzio mentre tornavamo a casa. Ho voluto rovinare il suo compleanno perché era il suo e non il mio.
Odio che l’attenzione sia focalizzata altrove. Posso tollerarlo durante il periodo d’oro perché serve ai miei scopi permettere a quella persona di avere un compleanno meraviglioso e speciale a causa del suo carburante positivo e della necessità di incorporarla, ma quando si verifica la svalutazione, non c’è bisogno di tollerare questo stato di cose e la realtà può essere svelata con sommo sconcerto del destinatario.
Non è necessario mantenere l’artificio. La persona è incorporata e se abbiamo scelto la vittima giusta (e di solito è così) non andrà da nessuna parte tanto presto perché si aggrapperà a noi nella speranza di tornare al periodo d’oro.
La vittima, che il più delle volte sarà l’IPPS (in quanto questa è la persona che subisce la svalutazione più lunga e peggiore) è stata scelta per il suo desiderio di riparare le cose, di capire e cercare di stabilire cosa è cambiato, cosa è andato storto e il loro bisogno di provare a fare di nuovo tutto bene.
Questo crea un approccio quasi instancabile da parte della vittima a rimanere con noi. Tuttavia, quando è in atto questa svalutazione, tutto deve essere rovinato. Quella che una volta era un’occasione meravigliosa o non viene riconosciuta o viene rovinata di proposito.
Mentre una volta abbiamo ti lodavamo e ti facevamo i complimenti per qualcosa che avevi raggiunto, anche questo viene ignorato, svilito o sminuito in qualche modo.
Il mio nipotino mi ha detto che è arrivato primo ai 100 metri di corsa a scuola. Gli ho detto che io correvo più veloce di lui quando ero a scuola. Un collega mi ha mostrato il suo nuovo orologio. Gli ho detto che io ne ho uno simile ma che il mio è meglio. Hai i biglietti per il teatro di stasera? Io ci sono stato la scorsa settimana e faceva schifo. Mi raccomandi un ristorante messicano che ha appena aperto? Io ti dico che ci hanno mandato i NAS. Hai comprato una macchina nuova? Non mi piace il colore e ne critico il consumo di benzina.
Il fatto è che noi diciamo queste cose senza nemmeno pensarci (specie nel caso dell’Inferiore e del Medio-Rango). È una risposta istintiva che è progettata perché tu ci dia carburante negativo, per affermare il nostro controllo e sottolineare la nostra superiorità.
Quando il riflettore illumina altrove ho bisogno di romperlo e portarne un altro su di me. A volte le esigenze della facciata faranno sì che il controllo debba essere esercitato in modo che l’allineamento dei riflettori avvenga in modo da mantenerti in ombra anziché necessariamente denigrarti, ma l’effetto è lo stesso. Non puoi avere i riflettori su di te, devono essere su di noi.
Se c’è una cerimonia importante a cui tu vuoi partecipare, causerò un litigio con te prima che tu ci vada e dopo ti scriverò incessantemente ovunque tu sia, in modo che tu non possa godertela. Devo rovinartela. Non posso controllare questo impulso.
Sam (un’ex fidanzata) amava il giardinaggio. Trascorreva ore durante il weekend a curare le sue aiuole. Io durante la settimana quando lei non c’era andavo lì e pestavo le sue piante. Quando vedevo i gambi e gli steli rotti, mi sentivo meglio a immaginare il suo sgomento nel tornare a casa e nel vedere il suo giardino che era stato rovinato.
Quel Carburante di Pensiero veniva accolto con favore e, naturalmente, mi assicuravo di poterla chiamare più tardi la sera per trovarla singhiozzante per quella distruzione o infuriata per il massacro che era stato fatto. Assistere alla sua reazione per il mio comportamento distruttivo, ovviamente, mi forniva un carburante significativo che era potente ed edificante.
Io devo umiliare le persone. L’urgenza di distruggere, denigrare, criticare e sminuire è schiacciante.
Io devo rovinare le cose. Non c’è speranza per un’alternativa perché la necessità di mantenere le persone al loro posto, mantenere la mia superiorità e anche creare il contrasto per la fornitura di potente carburante negativo è soverchiante.
Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR