UNA LETTERA AL NARCISISTA N. 6

Caro Narci,
Non so più cosa dirti.
Non riesco a raccogliere la rabbia che avevo una volta e sicuramente non riesco a raccogliere più amore. Stai diventando sempre più un ricordo che si spera sarà completamente sparito.
C’è stato un tempo in cui ti avrei dato qualsiasi cosa al mondo, qualsiasi cosa tu avessi chiesto. Vorrei tanto che tu lo sapessi. Ma tu hai ucciso quella persona, quella donna che pensava di aver finalmente trovato la sua anima gemella. Sono più di un guscio ora mi dispiace dirlo, più di un buco, proprio come te.
Hai vinto tu perché io non cercherò nemmeno più di trovare l’amore. Vorrei poter dire che lo farei. L’ho avuto in passato e so che aspetto ha ma no, non ci proverò.
So che tu continuerai a cercare di trovare ciò che pensi sia l’amore. So che stai disperatamente cercando di trovarlo ora e non fa più male. Provo solo apatia.
Sono stanca dentro. Sono sfinita. Sono prosciugata e non ho niente di buono da dare. Non risponderò neanche a profferte d’amore, da parte di nessuno e sicuramente non da te.
Tu non sei quello che pensavo fossi ma io non sono più quella che ero. Il sorriso è svanito, mi fanno male le ossa e non c’è più niente qui per te. Hai detto che io sono inferiore a un senzatetto e per molti aspetti hai ragione. Ho molto in comune con lui perché entrambi non abbiamo più niente per cui combattere. Tuttavia, c’è un lato positivo, ed è il fatto che non combatterò più neanche per il tuo amore.

Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR