UNA LETTERA AL NARCISISTA – N. 54

Caro Sole Splendente,
Beh, tu sei stato il mio terzo colpo di fulmine. Questo significa che tu hai un bel gioco. Volevo congratularmi con te per il modo in cui hai giocato con me. Cavolo, sei davvero andato oltre.
Tutti quegli anni in cui fingevi di essere mio amico prima di confessarmi il tuo amore. Mi stupisce quanto tempo e lavoro ci hai messo. Un lavoro stupefacente a cercarmi e abbattere tutti i muri che avevo costruito. Una bella dimostrazione di bombardamento amoroso. Perfezione assoluta
Mi hai fatto sentire sicura a darti il mio cuore. Avevo la sicurezza della nostra amicizia e sentivo di avere una discreta idea su chi fossi tu come persona. Tutto ciò deve averti stancato. Immagino sia per questo che la tua maschera è scivolata così velocemente. Ti conoscevo come il bravo ragazzo con una personalità divertente, estroversa, vivace, comica con una visione solare della vita, forte ma gentile, un “libro aperto” con un cuore romantico.
E ti ho lasciato bugiardo, egoista, calcolatore, debole, noioso, raccapricciante, irresponsabile, assuefatto alle metanfetamine, ladro, gay travestito. Accidenti, mi hai davvero fatto andare lì per un po’. Non me lo sarei mai aspettato, non da te.
Sì, ti ho lasciato. Ho lasciato anche gli altri. Io lascio sempre per prima e lo faccio in modo inaspettato. Trattami bene e io ti tratterò meglio, ma se decidi di farmi passare per stupida, dovrai pagarne il prezzo. Prima che me ne vada, tu devi essere esposto. Così sorrido, faccio finta che tutto vada bene, e agisco ignara della follia. Guardo e aspetto di raccogliere tutte le informazioni per dimostrare che non sei chi dichiari di essere. Non te lo saresti mai aspettato, non da me.
Anni dopo, semmai ti sentirai vispo, e deciderai di andare a rovistare sul tuo scaffale per cercarmi, non preoccuparti. Il mio cordone è sempre tagliato. Se non mi credi, collegalo e vedi. Ti assicuro che non accadrà nulla. Chiedi pure agli altri. Stranamente, anch’io ho uno scaffale. Tre colpi di fulmine che si sono trasformati in tre bellissimi trofei d’oro. Provaci se devi farlo a schiacciare la mia anima e rendermi schiava. Prova a rubare la mia luce interiore. Non puoi perché è mia. È protetta e non potrai mai averla. Nessuno può averla.
Gioco finito,

Luna

Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR