SABBIE MOBILI: L’INUTILITÀ DI PROVARE A CONTROLLARE UN NARCISISTA

Ti senti come se stessi tentando di far fronte a un avversario che sembra sempre un passo avanti a te. È come provare a legare del vapore o fermare la marea dall’avanzare e inghiottire il tuo castello di sabbia. Non importa ciò che fai, sembriamo sempre avere un modo per dimenarci e liberarci, andarcene e andare avanti come se niente fosse. È come provare a combattere una battaglia con una spada arrugginita e graffiata e con una mano legata dietro la schiena. È come in quei sogni in cui provi a correre ma scopri che non ti puoi muovere. Provi ad urlare ma non ti esce nessun suono dalla gola. Ogni mossa che fai sembra essere stata anticipata. Tu giochi un full a poker e io produco una scala reale, ma da dove è apparso quel re in più? Ho sempre un asso nella manica. Dai la caccia alla fine dell’arcobaleno ma quello continua sempre a spostarsi, giusto un pochino più avanti. Ci sei vicinissimo, ti avvicini al tuo obiettivo e poi si sposta ancora. Pensi di essere diventato un esperto delle regole e poi ne introduciamo una nuova che fa comodo ai nostri scopi.

L’altra settimana ci siamo complimentati per il pasticcio di manzo che hai fatto. Le nostre lodi erano affettuose e c’è stata una pausa deliziosa nel trattamento altrimenti spiacevole che stavi ricevendo. Hai deciso di giocare nuovamente questa mano vincente e orgogliosamente l’hai piazzato al centro del tavolo solo per incontrare un sospiro e gli occhi al cielo.

“Qual è il problema? Adoravi il pasticcio di manzo che ho fatto la scorsa settimana”.

“Non voglio mangiare pasticcio di manzo”.

“Perché, cosa non va?”

“Perché mai deve esserci sempre qualcosa che non va. Non voglio il pasticcio di manzo”.

“Ma lo volevi la scorsa settimana?”

“Quello era allora e questo è adesso”.

Spunto ferocemente soppresso e fatto precipitare dal tavolo lasciandoti nella confusione e nella rabbia. Non fai di nuovo il pasticcio di manzo solamente per ricevere poi un rimprovero la settimana successiva.

“Che è successo al pasticcio di manzo? Perché hai smesso di farlo quando sai che è il mio preferito?”

Ti metti in tiro e vieni chiamata zoccola. Ti vesti meno elegante del solito e ricevi un rimprovero per il fatto che non ti tieni. Provi a coccolarci a letto di notte e ricevi una gomitata perché ci stai scaldando troppo. Due ore dopo ti svegliamo e ti chiediamo perché hai smesso di abbracciarci. Ti diciamo che saremo lì alle sette e compariamo alle nove. Ti è proibito farci domande su questo. Non ne hai il diritto. Noi facciamo ciò che ci va. Ci compri un regalo costoso per il compleanno e ti viene detto che non è bello come quello dell’anno scorso. L’anno successivo fai davvero le cose in grande per sentirti dire che hai speso troppo e che volevamo solo qualcosa di semplice. Ridecori la casa e scegli un marrone cioccolato scuro. Dichiariamo che hai sbagliato tonalità ed indichiamo un colore che non sembra diverso. Non lasceremo perdere finché lo cambi. Una volta applicato ci sembra identico. Affermeremo di voler andare fuori a cena e ti prepari solo per poi vedere che abbiamo deciso che invece sarebbe meglio stare a casa a vedere la partita.

Indipendentemente da ciò che fai è sempre sbagliato, mai giusto, mai abbastanza buono e una scelta erronea. Non importa quante volte tu abbia chiesto, cosa vogliamo, farai comunque la scelta sbagliata. Ci suggerisci di farlo per conto nostro e vieni accusato di mancanza di interesse. Confermi che te ne occuperai e allora sei un maniaco del controllo che non ci concede nemmeno di respirare. Qualunque cosa tu decida di fare o dire troveremo il modo di rigirare la frittata a nostro comodo. La nostra logica ti sembra totalmente distorta, ma per noi ha perfettamente senso, perché l’unica logica a cui aderiamo è quella per cui qualunque cosa che diciamo è giusta, perfino quando mostriamo assoluta ipocrisia o ci contraddiciamo da soli. Possiamo allontanare qualsiasi contraddizione che ci indichi e se in qualche modo ci metti all’angolo allora semplicemente ti accuseremo di assillarci, cambieremo argomento o andremo via. Nelle nostre menti vinciamo ogni singola volta.

Ti mettiamo da parte dicendoti che ti sei lasciata andare e non possiamo stare con te. Ci vedi la settimana successiva e siamo con qualcuna meno attraente di te, sovrappeso e che ha un lavoro meno prestigioso del tuo. Non riesci a capire perché ti abbiamo lasciato e scelto lei al tuo posto, specialmente dopo quello che avevamo detto. Rimani a bocca aperta e scuoti la testa. A nostro parere abbiamo vinto ancora, perché abbiamo acquisito un individuo nuovo il cui carburante è migliore di qualsiasi cosa tu abbia mai fornito e in più siamo giunti da te, così versi carburante negativo. Se al contrari fossimo apparsi improvvisamente con una super modella potresti parlare di un piccolo grado di conforto nel pensare che non avresti potuto competere con questa persona, ma non pensare di esserti assicurata la benché minima vittoria. Nelle nostre menti, questo ribadisce solamente che avevamo ragione a lasciarti e fare uno scambio.

Ci trovi a letto con qualcuno. Non è colpa nostra. Se ci avessi amato nel modo giusto non avremmo dovuto fare una scappatella. Ci mostri completo amore e devozione, e nessuno potrebbe mai accusarti di sottovalutarci in camera da letto. Ti accusiamo di avere un impulso sessuale troppo elevato perché dovresti impiegarlo altrove. Se applichi ragione e logica, specialmente verso uno dei nostri fratelli inferiori, allora ignoreranno la forza delle tue parole e piuttosto ti accuseranno di provare a sminuirli e confonderli con paroloni raccolti dal dizionario e perché devi sempre redarguirli con simili frasi e parole. Qualunque cosa tu scelga, qualunque cosa tu decida, qualunque cosa tu faccia, sarà sempre sbagliata e qualunque cosa facciamo noi sarà sempre giusta. Accusaci quanto vuoi di essere distorti, illogici e difficili e te lo ributteremo in faccia sottolineando di come ti impicci sempre e devi sempre essere migliore di noi. Il nero diventa bianco, e poi giallo. Niente ha senso con noi ma è perché ha completamente senso per noi. Il nostro approccio serve a ottenere carburante, e questo significa che possiamo e dobbiamo farlo attraverso ogni mezzo, perfino se così non quadra quando viene osservato dal tuo punto di vista. Questo approccio distorto e tirato ci permette di ottenere i nostri scopi, ti confondiamo e ti disorientiamo, ti irritiamo e ti facciamo arrabbiare, ti controlliamo e ogni singola volta sappiamo di esserci riusciti. Come il più delirante Ministro della Propaganda, rivendichiamo di averti sconfitto, anche se i tuoi carri armati passano sullo sfondo. Vediamo solo ciò che vogliamo vedere e siamo impermeabili a tutte le tue ragioni. Non accetteremo mai ciò che ci dici perché non si accorda con ciò che ci siamo prefissati di ottenere e che dobbiamo ottenere. Naturalmente questo non ti fermerà dal provarci. Provi a sconfiggerci mentre sostituiamo le tue frecce con gambi di sedano e la tua spada con una baguette ammuffita. Non ci battiamo mai lealmente. La tua frustrazione, irritazione e incapacità di comprendere perché facciamo così, è ciò che ti mantiene legato a noi, e ci permette di continuare a fare ciò che dobbiamo continuare a fare. Esercitare il controllo ed estrarre carburante.

Non puoi controllare l’incontrollabile.

Fino a quando non lo capirai e applicherai questa comprensione, sarai perennemente sfinito e fuorviato dal tuo Pensiero Emotivo che si pone come logica, ma è logica imperfetta.

Noi siamo progettati per rifiutare il controllo. Tu cerchi (inconsapevolmente) di controllarci.

Qui sta il problema.

Smetti di provare a controllarci, perché non ci riuscirai mai.

Non accetti ciò che ti dico più volte? Vai avanti, costruisci quella torre, costruiscila alta con le pietre che aderiscono alle tue credenze e ai tuoi principi, di pietra magnificamente tagliata e levigata, che chiunque ammirerebbe e onorerebbe, ma lascia che noi vediamo come costruisci quella torre sulla sabbia che si sposta e si modifica costantemente. Guarda questo ipotetico regime di No Contact crollare perché è costruito su una pessima base.

Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR