IL NARCISISTA UTILIZZERÀ UN RECUPERO SUCCESSIVO?

Il recupero successivo. Un metodo base di ottenere carburante da parte tua, nel post scarto o nel post fuga, di natura positiva o negativa. Quindi come avviene il recupero successivo, com’è che decido se farlo o non farlo e quali sono le circostanze che lo possono causarlo? Ecco un esempio che può aiutare la tua comprensione della nostra metodologia e mentalità in modo che tu possa identificare i fattori che ti mettono a rischio.

Mi sono disimpegnato da te. Mi hai deluso e dovevi andartene. Certamente non avevi idea che le cose stessero così. Hai provato a vedermi, parlarmi, implorarmi e sei stata respinta, e ti è stato detto di stare lontano. Ti sono state mostrate le zanne e hai visto quello sguardo negli occhi, quello che ancora ti inquieta e sei indietreggiata. Sei scivolata nella disperazione e nella confusione, incapace di comprendere perché ti ho gettata da parte, perché non ho avuto almeno la decenza di spiegarti. Non ti rendi conto che la nostra specie non è mai in debito dell’obbligo di spiegare. Noi siamo superiori a questo. D’altra parte tu operi secondo standard differenti e la vedi come una normale cortesia quella di spiegare perché è stato fatto qualcosa e che certamente si applica quando si tratta di una situazione di legame sentimentale. Credevi che una spiegazione ti fosse dovuta. Noi operiamo dalla posizione in cui non ti dobbiamo nulla perché una volta ti abbiamo dato tutto.

Naturalmente io ho una nuova fonte primaria di carburante. Faceva parte di una lista di persone che venivano coltivate mentre intraprendevo la mia crudele svalutazione di te. Quando sgattaiolavo nella mia tana, quando accampavo continue scuse per andare al bar quando siamo andati in vacanza, quando voltavi le spalle io estendevo i miei tentacoli elettronici e interagivo con queste prospettive. Il carburante fluiva da loro mentre si connettevano prontamente con qualcuno affascinante come me. Come potevano non farlo? Un paio di queste prospettive venivano tenute di riserva, misure di sicurezza diventate amiche della cerchia esterna che aspetteranno nell’ombra, utilizzabili, con il lavaggio del cervello fatto e condizionate così a un certo punto salteranno alla possibilità di essere promosse come fonte primaria. So fin troppo bene che non esiteranno a passarmi il pugnale che a un certo punto in futuro affonderò nella schiena della fonte primaria. Non esiste sorellanza nella battaglia per vincere le mie attenzioni e il mio favore. Quindi due si ritroveranno ammesse alla catena di dispositivi che forniscono il carburante e come due piante in crescita, ogni tanto mi prenderò cura di loro, coltivandole e mantenendo il loro interesse, tenendo in vita la speranza di una promozione. È rassicurante sapere che se quella che alla fine ha tagliato via le altre dalla lista dovesse essere scaricata allora ci saranno apparecchi pronti e in attesa che possono essere inseriti senza compiere sforzi maggiori. Non è sempre possibile trovare questi apparecchi che stanno lì ad aspettare ma è tutt’altro che impossibile. Ti sorprenderebbe il numero di quelli che accetterebbero prontamente il ruolo di amico della cerchia esterna o perfino interna, possibilmente anche di conoscente nelle giuste circostanze. Si accontentano di avere contatti intermittenti con me di persona. Felici di avere contatti più frequenti tramite mezzi elettronici. Questi riservisti sorrideranno alla fonte primaria, sembreranno perfino amichevoli ma stanno solo facendo in modo di mantenere il mio favore. Se dessi il segnale squarcerebbero la gola della fonte primaria per rimpiazzarla. Ecco cosa tiriamo fuori nelle persone.

Comunque, questi sono i riservisti ma per ora è stata scelta un’eccellente fonte primaria e quindi tu sei diventata un surplus. Non hai più avuto mie notizie come se un muro di silenzio avesse accolto i tuoi tentativi di contattarmi. La tua posizione di fonte primaria era giunta al termine. Eri stata resa superflua e messa da parte. Ho attinto carburante nell’immaginare il tuo stress in questo stato di cose e i tuoi tentativi di contattarmi mi hanno offerto un carburante simile finché ho deciso che volevo concentrarmi sulla nuova fonte primaria e quindi dovevi stare lontano. Quindi, come ho menzionato, ti sono state mostrate le zanne, sei stata avvertita e per una volta hai ascoltato e ti sei tirata indietro.

La vita è stata dolce con la meravigliosa, nuova e splendida fonte primaria che è stata all’altezza delle aspettative nella sua ammirazione, adorazione e amore. Tutto va bene e non posso dire di averti davvero rivolto un altro pensiero da quando ti ho chiarito il fatto che “devi stare lontano da me, capito?”. Ho bevuto a fondo di questa nuova, potente fontana e ho goduto di tutto questo fresco, succulento carburante. Così tanto, che presto mi sono trasferito da lei e perché no? Tanto vale assicurarsi che una fonte così preziosa sia a portata di mano.

Poi un giorno, mentre spostavo alcune cose nello studio ho trovato un libro che ti apparteneva. L’ho raccolto e mi sei tornata in mente. So che se fosse avvenuto il contrario, saresti stata consumata dall’emozione mentre attivavi questa sensazione di onnipresenza. Questo a me non accade. Non c’è carico emotivo ma piuttosto un barlume di opportunità. La comparsa di questo libro ha provocato la tua entrata nella mia sfera di influenza. Tu non hai fatto nulla no? Nessuna telefonata, nessun messaggio, nessun passaggio in macchina davanti a casa mia, tutte le solite cose che le vittime fanno nel periodo successivo e che immancabilmente finiscono in un riaggancio. La comparsa di questo libro ti ha spinta di nuovo nella mia mente. Ho tonnellate di carburante dalla mia meravigliosa fonte primaria ma anche una dose di carburante di recupero sarebbe benvenuta. Tu mi hai deluso e in quanto Superiore, mi diverto a poter giocare con te. Non sento la necessità di impegnarmi di nuovo con te come mia fonte primaria, il tuo rimpiazzo sta funzionando bene, ma sono alimentato, potente e voglio assaggiare il tuo carburante di recupero. Mi avvicinerò a te in modo benevolo, ma è per mascherare il mio vero intento: desidero giocare con te, voglio farti sentire a disagio. Non mi scaglierò su di te alla maniera di un Inferiore con un insulto, né con qualche espressione passivo-aggressiva come il Medio-Rango, anzi, se io fossi uno di queste due scuole la presenza dell’IPPS nel periodo d’oro garantirebbe quasi che non vi sia alcun recupero, ma io non sono di quelle scuole. Sono un Superiore e quindi l’eterno marionettista di qualcuno che ha promesso così tanto, ma mi ha deluso fa sì che abbia un’opportunità di giocare con te. Non è necessario che duri a lungo, non ho bisogno di coinvolgerti nuovamente ma voglio che tu sappia che sono ancora qui, ancora in grado di raggiungerti e quella conoscenza combinata con il carburante che mi aspetto di raccogliere crea quella deliziosa sensazione di potere. Sono ancora in grado di avere un impatto su di te. Ho ancora importanza.

Sei entrata nella sesta sfera di influenza e hai provocato un Attivatore di Recupero.

Momenti come questi sono davvero deliziosi. Ho preso un morso di quella succulenta ciliegia che è la nuova fonte primaria ma ho qui davanti la deliziosa opportunità di prendere un morso da un’altra ciliegia e mettere in atto un recupero verso di te. Ciò che mi piace particolarmente di questo è il fatto che siccome non voglio o non ho necessità di riprendere di nuovo la nostra relazione intima, lo sforzo richiesto al fine di assaggiare il tuo carburante di recupero sarà minimo. Tiro fuori il mio cellulare e cerco il tuo numero. L’ho tenuto ovviamente. Non sentivo il bisogno di bloccarlo. Tu facevi chiamate su chiamate, ma io non ho mai risposto e alla fine hai rinunciato. Per un istante mi domando se tu mi abbia bloccato e avverto una fitta d’irritazione se scoprissi che è così. Non importa, ho l’energia e la propensione a volerti riagganciare, percepisco che ci sia una buona prospettiva di ottenere carburante da parte tua, non ho ragione di pensare che il tuo carburante sarà diminuito, ho riflettuto se potrebbero esserci ostacoli ma non ritengo che ve ne siano, il che vorrebbe dire che il tentativo è probabile che fallisca e non ho la percezione che tu mi rifiuterai criticandomi e quindi causando una ferita. I Criteri di Esecuzione di Recupero sono soddisfatti e ho sorpassato la barra, è quindi tempo di recuperarti.

Clicco sul tuo nome e sorrido mentre sento che sta suonando e prima del secondo squillo (due squilli! Qualcuno rimane interessato!) rispondi. La tua voce è incerta.

«Pronto, HG?»

«Ciao Tabitha, come stai?»

C’è una pausa. Stai cercando di capire che succede ma so che vorrai parlare con me. Hai risposto no? Hai parlato. Vuoi qualche risposta. Hai bisogno di sapere. L’ho visto succedere così tante volte prima e quindi so che non importa quanto tu possa aver pensato che dovevi chiudere la telefonata prima che vada oltre, non lo farai. So che dentro di te stanno crescendo emozione, speranza, aspettativa e senza dubbio le braci ardenti dell’amore che non si è mai spento per me. Sei incastrata tra amore e paura – sto chiamando per risistemare le cose o sono qui per punirti?

«Cosa vuoi?», chiedi, ma non l’hai detto in tono ostile, piuttosto con curiosità leggermente ansiosa.

«Stavo giusto pensando a te e ho pensato che volevo farti una telefonata e vedere cosa stavi facendo».

«Non capisco. Perché mi chiami ora quando sei stato chiaro sul fatto che non volevi avere più nulla a che fare con me?». Ah, qui c’è un pizzico di resistenza dalla logica. Mi sembra giusto.

«Lo so, lo so, è stato tempo fa, stavo passando un brutto periodo, avevo molte cose in ballo e a qualcosa ho dovuto rinunciare. Lo so che non sono stato in grado di gestire la situazione, mi dispiace tanto».

Col cavolo che mi dispiace ma conosco quelle tre parole che avranno un magico effetto. Smetto di parlare. Posso immaginarti mentre cerchi di trattenere le lacrime, combattendo contro le emozioni contrastanti che ti stanno travolgendo. Posso sentire il potere crescere dentro di me a questa immagine mentre raccolgo il carburante.

«Mi hai fatto del male, mi hai proprio fatto del male», dici con la voce che si incrina leggermente.

«Lo so, lo so, sono davvero dispiaciuto, so che devi odiarmi. Ascolta, se può consolarti, io mi odio per ciò che ti ho fatto, non meritavi di essere trattata così». Questo dovrebbe aver colpito nel segno. Un po’ di auto-flagellazione viene sempre apprezzata.

«Bene tu non ti odi tanto quanto ti odio io», rispondi con un po’ di durezza nella voce. Bene. È tutto carburante.

«Credimi Tabs», oh sì il diminutivo per aggiungere familiarità deve essere utilizzato qui, «so ciò che ho fatto e non sono orgoglioso di me stesso. Semplicemente sentivo che l’unica cosa giusta fosse telefonarti per spiegarti…».

Premo per chiudere la telefonata dopo averlo detto. Creiamo quelle sabbie mobili. Nota come le mie azioni sono deliberate e calcolate, dal momento che sono un Superiore.

Cinque secondi. Richiamerà entro cinque secondi.

Ovviamente il suo nome appare sul telefono mentre richiama.

«Ciao», dico con entusiasmo.

«Sei sparito».

«Sì, credo ci sia poco segnale».

C’è un’altra pausa. Non ho detto nulla e ho permesso al silenzio di essere usato per indurti a parlare. So che tu vuoi parlare. È sempre probabile e il tuo comportamento fino ad ora è stato carico degli indicatori che dicono che vuoi continuare a parlare. Di nuovo, da parte mia è calcolo deliberato.

«Hai detto che volevi spiegare», dici e sento la speranza nella tua voce e il carburante gronda da te ancora una volta.

So che ora posso farti penzolare davanti per settimane la possibilità di risposte. Non ti rivoglio indietro. Non ne ho bisogno, ma ho assaggiato il tuo delizioso carburante di recupero e mi piace. Ho fatto in modo di farti parlare con me e poi di farti richiamare dopo tutto quello che ti ho fatto, incluso il mio scarto crudele. Questo amplifica il potere che ho ed ecco perché quando mi sono ricordato di te nel vedere il libro si trattava di un’opportunità troppo grande per perderla e ho messo in atto un recupero. Ti sono sembrato gentile (quindi si può negare qualsiasi accusa di comportamento malevolo) ma il mio intento era tutt’altro che piacevole, volevo renderti nervosa, preoccupata, meravigliata e ansiosa. Un pugno di ferro in un guanto di velluto. Non per riconquistarti, ma per ottenere una risposta e rifornirmi di carburante. E ha funzionato.

Mi lecco le labbra prima di parlare.

Questa ciliegia è proprio dolce grazie al carburante di questo recupero successivo riuscito.

Vuoi sapere come fermare i recuperi? Ottieni “Come Fermare i Recuperi” qui

Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR