LE FALSE PROMESSE FUTURE – N. 1- “Non ti farò mai del male”

«Io non ti farò mai del male».

Così facile da dire, però impossibile da fare per noi.

Queste sono parole che non dovrebbero mai aver bisogno di essere pronunciate.
Un individuo sano e normale non ferirebbe mai la persona che ama, di cui gli importa e che rispetta.
Di conseguenza, come ho osservato, dato che non ferirà questa persona e che sa che non lo farà, non c’è necessità di dire che non lo farà. Perché dire a qualcuno qualcosa che non hai intenzione di fare?

Naturalmente, quelli che non sono della nostra specie tireranno fuori questa frase ad un certo punto, travolti dall’amore per la loro metà e sentendo la necessità di affermarlo. Quelli che non sono della nostra specie lo diranno non perché feriranno, ma piuttosto perché non sono totalmente sicuri della loro posizione con la loro metà e sentono di dover offrire rassicurazione e così lo dicono. Rimane un’osservazione vuota perché perfino i non-narcisisti non sanno cosa riserverà il futuro, ma è improbabile che feriscano.

Quelli che sono veramente sicuri non hanno alcuna necessità di dirlo e non lo faranno. Ma come puoi discernere tra i commenti vuoti ma ben intenzionati dei non-narcisisti insicuri e le false promesse della nostra specie? Ogni cosa a suo tempo.

Noi ti diciamo queste parole per mascherare il fatto che sappiamo di causarti dolore e dicendoti questo stiamo facendo due cose:

1. Usiamo ancora una volta parole (piuttosto che le nostre azioni) per ingannarti. Adottiamo questa frase perché suona sentita, onesta e giusta – proprio ciò che desideri sentire perché stiamo rispecchiando il fatto che sei una persona profonda, sei onesto e rispettabile; e

2. Ci coinvolgiamo nell’illusione che provoca il nostro narcisismo. Ripeterti che non ti feriremo significa che non abbiamo intenzione di farlo. Non abbiamo intenzione di farti del male. Non siamo i cattivi. Questo ovviamente poi crea la nostra posizione inattaccabile secondo cui sei TU ad aver provocato la ferita. Noi non l’abbiamo fatto e sappiamo di non averlo fatto perché ti avevamo detto che non ti avremmo mai ferito e, poiché lo abbiamo detto e ridetto molte volte, deve essere vero.

Dobbiamo dirlo perché vogliamo assicurarci che tu ascolti queste cose che ti legheranno a noi. Stiamo simulando ciò che porterà il futuro, creando quell’illusione che è il periodo d’oro, dove non soffri alcun male, non sperimenti dolore e non subisci ferite. Vogliamo che trovi rassicurazione in queste parole, per permettere al loro effetto di avvolgersi attorno a te e far sì che tu ci creda. Vogliamo che tu creda a queste parole e accetti che il futuro con noi sarà felice e privo di dolore.

Naturalmente queste parole non fanno che aggiungersi all’altezza del piedistallo da cui cadrai inevitabilmente. Ogni promessa di un futuro dorato che ti aspetta, ti solleva un po’ più in alto sul piedistallo quindi, quando ti facciamo del male – e lo faremo – la tua caduta è più dura. Il contrasto è maggiore e di conseguenza la tua reazione al dolore è intensificata e con essa il carburante di cui abbiamo bisogno. Il carburante negativo viene offerto in quantità maggiore e più spesso.

«Ma avevi detto che non mi avresti mai fatto del male», affermi tra le lacrime. Hai creduto al sogno basato su questa promessa. Ti aspettavi che avremmo mantenuto questa promessa di non fare nulla per ferirti, quindi avresti potuto darci tutto di te e aprirti completamente a noi, esposto e vulnerabile. Nessuno vuole essere ferito e non ti saresti mai aspettato di essere ferito da qualcuno che presumibilmente ti ama e che tiene a te. Queste sono parole che dovrebbero restare non dette e se dovessi sentire che ti vengono dette, devi stare in guardia perché in realtà queste parole vengono dette per influenzare e controllare.

Vengono dette o scritte solo per sedurre. Vengono emesse per mascherare il fatto che chi le dice è l’individuo che ferisce, che ha ferito e che lo farà ancora.

Noi dobbiamo farti male. Dobbiamo attingere il carburante negativo provocato dalle ferite. Dobbiamo punirti perché tu ci hai ferito. Non hai soddisfatto le aspettative e succederà sempre e quindi ti porteremo sempre dolore da sopportare.

Fornendo un’assicurazione, così facile da dire con quelle che sembrano parole oneste, ti portiamo con l’inganno a crederci ma su quale verità si basano queste bugie? Dove sono le prove che dimostrano che non ti feriremo? Non ce ne sono. È un evento futuro e quindi tutto quello che manifesta è l’intenzione, che è concreta quanto l’etere.

Sarebbe stato molto più onesto dire:

«Non so cosa ci riserverà il futuro, forse ti ferirò, forse no, non lo sappiamo».

Non è molto romantico non trovi? Non è qualcosa che ti tatueresti sull’avambraccio, non è vero? Roba che difficilmente ti fa battere il cuore e venire le farfalle nello stomaco.

Molto meglio utilizzare l’aspettativa di definirla la nostra “anima gemella” e dire alla nostra vittima che non la feriremo mai. Ingannarla a pensare che il futuro sarà meraviglioso e farla firmare e inviare.

Se mai dovessi sentire queste parole, dovresti rispondere

«Penso proprio che lo farai».

Poi guarda qual è la reazione al tuo commento. Sarà molto eloquente ed è probabile che ti offra la conferma di questa bandiera rossa di falsa promessa futura o che sia stata detta da una persona ben intenzionata ma innocua.

La persona insicura ma innocua affermerà che non ti ferirà ma ti chiederà perché pensi questo e poi ammetterà che sì, potrebbe farti del male, per quanto non intenzionale e potrebbe farlo inavvertitamente.

La nostra specie sarà irremovibile sul fatto che non ti faremo del male e tale è la convinzione con cui lo diciamo (perché ci sentiamo sfidati e dobbiamo affermare la nostra superiorità verso di te anche se durante la fase di seduzione non possiamo farlo in modo energico e offensivo) tale è il modo in cui rigettiamo qualsiasi ipotesi di sorta sul fatto che succederà, perché ovviamente noi agiamo per assoluti – non c’è forse – questo sarà l’indicatore che si tratta di un commento di falsa promessa futura della nostra specie.

Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR