UNA LETTERA ALL’EMPATICO – N. 10: Lettera della strega

Uno spettro abbelliva la fine del suo letto mentre l’alba si avvicinava provocando un brusco risveglio

Ecco come tua sorella sapeva che avevi raccolto i petali di una margherita il 21 giugno quando il sole era altissimo in cielo.

e lui non ti amava

Ti teneva la tua mano durante il lutto per qualche tempo solo in silenzio

Solo finchΓ© i tuoi occhi sporcati hanno iniziato a schiarirsi, lei ha rotto il silenzio per dire

“Sorella, ricordi quando camminavi sui vetri rotti a piedi nudi, e sei rimasta illesa?”

Gli abitanti del villaggio ti credevano una strega e ti hanno cacciato lontano nella foresta e tu hai partorito sul terreno umido.

Bambino

Che piangeva

Sfornato;

Sei rimasta stesa nel tuo stesso sangue per 3 ore, ma sei sopravvissuta

Lungo la strada hai dimenticato chi sei e lo hai sollevato sopra la tua testa per nascondere la tua gloria; dove una volta tutto si faceva da parte in vista della tua corona

Ma tua sorella Γ¨ qui per ricordarti

che ti credevano una strega perchΓ© non eri una schiava

Quindi, come si chiama un uomo che esce dalla tua porta sul retro alle 3 del mattino per promiscuitΓ ?

Dico,

Γ¨ un onere sollevato in tuo onore.

Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR

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