Bene,
Ricordi la nostra infatuazione reciproca durante l’adolescenza? Conversazioni senza parole, sguardi conoscitori, identità inseparabili e la mia foto sul tuo comodino, non importa quale ragazza lo disapprovasse? Non ci eravamo neppure dati un bacio ma avevi il mio nome tatuato sul braccio. Mi mettevi sempre al primo posto.
Adoravi la mia innocenza mentre mi insegnavi i tuoi trucchi intelligenti. Mentre mi arrampicavo dalla finestra per vederti ogni notte sotto le stelle. La mia testa che giaceva sottomessa sulla tua spalla, mentre la tua mano mi accarezzava la pancia e parlavamo per ore e ore. Mentre inciampavo su per il vialetto nel tuo maglione oversize e ridacchiavo, a piedi nudi nel buio. Mentre voltavo la guancia per sfuggire al tuo bacio e ti salutavo con l’occhiolino e un sorriso.
Dovevi guadagnare la mia fiducia prima di avere la possibilità di romperla e quando ho abbassato la guardia, ti amavo più di quanto fosse possibile amare qualunque cosa. Avevo 8 anni quando ci siamo conosciuti e 22 quando abbiamo iniziato la nostra relazione formale. Abbiamo trascorso 14 anni a costruire le basi per quella che stava per diventare una bugia lunga una vita.
Eravamo come calamite, io e te. Hai trasformato la mia ingenuità nel tuo premio. Mi hai idealizzato con la più grande passione e sono diventata la tua vittima inconsapevole ma volenterosa. Credevo nell’amore e nel sentimento che mi hai riversato addosso e sei diventato inciso in ogni mio pensiero ed esperienza.
Eppure, ogni giorno della nostra relazione, la verità era sepolta profondamente dentro di te. Portare sconosciute a letto e tornare a casa da qualcuno così virtuoso ti ha fatto sentire un uomo? Il tuo adulterio era il tuo crimine e la mia lealtà verso di te era mia. Sapevi che avrei preferito essere sola piuttosto che in una relazione che non mi faceva onore. Mi conoscevi a fondo e tuttavia eri così carente di carattere morale e privo di amore sincero e rispetto per me.
Non sottovalutare mai la capacità della verità di liberare l’innocente. Non la stavo nemmeno cercando e mi ha trovato. Ricordo ancora quel momento, la verità mi colpì come un proiettile. La devastazione di conoscere la mia illusione.
So che hai agito con rimpianto e vergogna perché mi sono allontanata da te. Sono uscita non appena ho saputo perché non avevo scelta; avevi costruito una prigione di inganni da cui nessuno di noi sarebbe stato in grado di scappare. Qual è lo scopo di cercare la verità in una bugia? È stato confortante rimanere così in silenzio quando tutti si aspettavano che mi sentissi così infuriata. È stato confortante sapere che non hai avuto la possibilità di dire addio.
Una persona così priva di decenza come te sa esattamente di cosa si tratta. Tua madre ha sofferto terribilmente per mano di tuo padre adultero e tu sei il codardo che ha riportato in vita quei ricordi.
So che la mia assenza ti ha consumato, sono venuta a sapere della tua disperazione: la dipendenza, la distruzione, la perdita della tua carriera, la perdita delle relazioni familiari, la nostra casa e il tuo fascino d’oro. Una diagnosi di Disturbo Narcisistico di Personalità con tratti psicopatici. Che fantastico uso della tua istruzione scolastica privata, i tuoi genitori devono essere così orgogliosi.
Ti ho lasciato con il caos di scegliere da solo e in mezzo alla mia stessa devastazione ho capito quanto sono stata fortunata a fuggire. Mi hai portato verso un futuro che aveva tante promesse ed emozioni sapendo che in verità sarebbe stato così doloroso e perverso. La cosa più coraggiosa che abbia mai fatto è stata lasciarti alle spalle e ricominciare tutto da capo.
Bene, io credo davvero che siamo chi scegliamo di essere. Tu sei un bugiardo disonesto, questa è la tua intenzione. Smetti di darmi la caccia. Non mi berrò più le tue bugie. Io rispetto le persone oneste con intenzioni genuine e il coraggio di dirmi sempre la verità. Non tutti gli addii sono tristi.
Io non sono più la tua Sarah.
Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR