UNA LETTERA AL NARCISISTA N. 35

C ***o,
Sai cosa mi manca? Mi manca uscire con te guardando SNL, Colbert e film esilaranti, bere favolosi California Cabs o intriganti vini francesi. Fumare dell’erba ogni tanto. Mi manca la conversazione stimolante. Mi mancano le nostre conversazioni piene di spirito e mi sento come se fossimo davvero connessi. Mi manca sentire quanto sono splendida e sexy. Mi manca fare il fuoco con te nel caminetto. Mi manca tu che ti prendi cura di me. Mi manca il tuo gioioso saluto di R ****. Mi manca la tua auto nel mio vialetto. Mi manca la tua presenza. Mi mancano i bei modi in cui mi hai fatto sentire. Mi mancano i tuoi dolci messaggi. Non mi mancano gli altri.

Mi manca il modo in cui mi guardavi e come questo mi faceva sentire così, oh così al sicuro. Mi manca vederti ai miei concerti. Mi manchi in casa mia, sul mio divano, nella mia cucina, nel bagno, e mi manchi nel mio letto. Mi manca la casa del Paseo! Mi DICESTI che era mia! Mi manchi dappertutto. Sapevo fin dall’inizio che eri disonesto.

Essendo una super Empatica, ho sempre voluto credere in te e nel “nostro amore”. Mi sono impegnata più con te che con i miei precedenti narci. Mi hai davvero mostrato l’amore di cui sono capace. Mi hai mostrato IL MIO AMORE. Presto mi hai mostrato te stesso. Penso che il primo test sia stato quando mi hai chiamato per dirmi che avevi rotto il piatto della torta di mia madre. Adesso so che mi stavi mettendo alla prova. Non l’avevi rotto davvero. Volevi la mia reazione. Quando *odi mi ha chiamato per avvisarmi mentre sei stato con me 17 giorni durante la tempesta sabbiosa, (che ora so essere una transessuale …) poi mi hai portato a New York per un favoloso concerto jazz soggiornando al W. solo per telefonarmi dopo avermi scaricato a casa per chiamare e urlare contro di me perché ero su POF. E tu non c’eri? Voglio dire, come lo sai? E…??? Comunque, ti ho mandato un’email il giorno dopo … hey, tu sei gf, mi hai chiamato … Recupero Recupero Recupero … e vai di nuovo … per 5 anni.

In un certo senso ti ringrazio per aver mostrato cosa mi mancava. Non eri tu. Ero io. Io mancavo. Non posso credere di piangere ancora per te. La verità è che sto ancora piangendo su di me. Nessun problema.

Per quanto doloroso sia stato, la mia destinazione sarà sublime. Il giorno in cui non proverò dolore per te verrà. Quando guarirò veramente le mie ferite più profonde non ti desidererò né entrerai nei miei pensieri. Perché tu sei le mie ferite.
Il Meglio,
Pacifica.
PS: grazie per tutti i diamanti. mi sto divertendo a rivenderli

Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR