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UNA LETTERA AL NARCISISTA N. 31

Mi siedo qui con le lacrime che cadono mentre mi chiedo perché?
Perché le bugie? Perché stai distorcendo la verità?
Se potessi tornare a quel momento a casa tua, non direi ciò che ho fatto, quando mi hai sussurrato all’orecchio te ne pentirai, qualcosa è semplicemente cambiato. I primi tempi avevo paura. Avevo bisogno di sapere se quello che avevi detto era vero.
Ricordo la sensazione di quella mattina del tradimento, sapevo che avevi visto il commento. Come e perché non aveva importanza, eppure mi diceva che mi guardavi in ogni momento. Ho sempre saputo anche se non me ne sono mai preoccupato, che ti amavo e non avevo nulla da nascondere.
Mi siedo qui chiedendomi perché questa ragazza che non ho mai incontrato o con cui non ho mai parlato stia dicendo a ***** che dormirò con suo marito e che tu lo racconti a ******. Spendo i miei soldi in pillole, perché?
Perché ****** mi sta messaggiando dicendomi che lei è la tua ragazza e che state per andare a vivere insieme?
Perché hai detto che stavo abusando di te? Perché gli hai detto che volevo i tuoi figli, quando tutto ciò che ho fatto è stato esserci per te e per loro?
Perché hai detto a tua madre che non poteva più parlarmi?
Perché hai detto al mio datore di lavoro che ero una ladra e violenta?
Ogni volta che mi giro succede qualcos’altro.
****** mi ha detto quello che hai detto loro, ti stavo perseguitando e temevi per la tua vita e quella dei tuoi figli.
Sono venuta una volta e ho mandato una e-mail, la tua risposta è stata che se ti avessi contattato di nuovo avresti chiamato la polizia.
Ti amavo, mi fidavo di te.
In questo momento non so nemmeno cosa pensare.
La mia mente è un casino. Vado in posti in cui abbiamo passato del tempo solo per stare con te. Mi siedo sul molo a guardare l’acqua ricordando l’ultima volta che eravamo lì. Guardo le cose che mi hai dato, la piuma quando eravamo a caccia, e il momento in cui abbiamo trovato il cerbiatto. Non riesco a fermare le lacrime, di notte vado nei boschi desiderando che arrivi qualcosa a sopprimere il dolore, le lacrime cadono. Non riesco a fermarle. Perché? Perché? Il mio cuscino è fradicio e macchiato. Mi sento come se stessi annegando nel dolore.
Ho scoperto che oggi ho qualcosa da attendere con ansia, devo andare avanti ma una parte di me apparterrà sempre a te…
Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR