Benvenuti nella sede del potere. Questo è il quartier generale del comando da cui avvengono le mie macchinazioni basate sul lavoro. Mi piace il posto di lavoro. È un terreno di gioco dove ho accesso a tutti i tipi di apparecchi diversi per mantenere carichi questi importanti livelli di carburante. Naturalmente quando sono al lavoro non sono con la mia fonte primaria di carburante, anche se la tengo collegata con messaggi, e-mail e telefono. Questo sicuramente mi aiuta a superare la giornata, ma io non sono in grado di presentarmi, svolgere il mio lavoro e poi andare a casa. Se lo facessi sarei affamato di carburante e di conseguenza nei guai. Io considero il lavoro in primo luogo come un luogo in cui acquisire carburante, e in secondo luogo il posto in cui svolgo il mio ruolo nel business. Un certo numero della nostra specie non si preoccupano del lavoro. Questi narci di basso livello occupano le loro giornate in modo diverso e ottengono carburante nell’ambiente domestico. Non sanno cosa si perdono ma sono a un livello basso di funzionamento e quindi non sarebbero altrettanto efficaci in un ambiente dinamico come me. Poi ci sono i narci di medio livello che lavorano, ma rinunciano ai guadagni di carburante a medio termine per acquisizioni a breve termine. Questi membri del Narci Club non saliranno mai in alto in quanto tendono a spostarsi da un lavoro all’altro. Di solito questo è dovuto al fatto che quando la loro furia è accesa non hanno la disciplina di ritirarsi o usarla come scudo e andare invece sul sentiero di guerra. Non sono così in alto al pari di uno come me e quindi sono a rischio di essere licenziati. È un regresso temporaneo perché essi hanno l’astuzia e il fascino manipolativo per assicurarsi un’altra posizione poco dopo, ma mi deludono. Garantirsi un nuovo posto di lavoro richiede tempo ed energia, tempo ed energia che potrebbero essere applicati in modo di gran lunga migliore per assicurarsi il carburante.
Ora, con la mia specie e me nelle alte sfere del Narci Club, il posto di lavoro è un’enorme raffineria di carburante. Molte persone diverse. Molti clienti e fornitori diversi. Che cambiano ripetutamente, e quindi è come essere seduto con un nastro trasportatore che ti scorre davanti di apparecchi pronti a collegarsi a me quando io lo ritengo opportuno. Il lavoro è un ambiente meraviglioso per la raccolta di carburante. Ci sono così tante opportunità di risplendere e ottenere ammirazione. Pubblicare ottimi risultati – carburante. Vincere un nuovo lavoro: carburante. Consegnare un rapporto nei tempi ed entro il budget: carburante. Concludere l’affare: carburante. Risparmiare per massimizzare il profitto: carburante. Far penzolare una promozione di fronte a un socio ambizioso: carburante. Non è finita qui. Così tante deliziose signore con cui flirtare e da attirare nella mia influenza. Sono eleganti e intelligenti, con gonne a matita e camicie, capelli legati e con indosso tacchi alti. Faccio i complimenti in giro e mi rispondono sempre: carburante. Lodo qualcuno perché ha lavorato a lungo: carburante. Lodo la mia segretaria (che è innamorata di me) per la sua produttività: carburante. C’è da meravigliarsi che non esploda. Si potrebbe pensare che sia sufficiente avere tutte le opportunità di dimostrare il mio successo e così tante persone diverse da esporre al mio splendore ma c’è di meglio. Lo so, è fantastico, vero? Il fornitore non è conforme alle aspettative? È ora di farglielo sapere con una scarica dalla fornace della furia e raccogliere più carburante. Sub-ordinato scansafatiche? Lo sgrido e fluisce il carburante. Imposto obiettivi irraggiungibili per la squadra di soci e li guardo strapparsi i capelli in preda all’angoscia – carburante. Faccio piangere quella segretaria perché ha creato troppi errori tipografici: carburante. Ignoro quella junior sexy che ho preso nel bagno per disabili per darle qualche attenzione particolare e vedo la sua espressione perplessa mentre le chiudo la porta in faccia – carburante. Ovunque io vada vi sono linee di carburante c’è da meravigliarsi che non vi inciampi sopra. Ho il mio feudo personale dove programmo i giocatori come ritengo opportuno. I segretari, gli junior e gli associati sono tutti programmati per fare ciò che mi aggrada. Li metto l’uno contro l’altro e il carburante scorre. Mi adulano per cercare la mia generosità e c’è ancora più carburante.
Non sono pazzo comunque. Il lavoro deve sempre essere svolto e grazie al mio fascino manipolativo, la mancanza di rimorso e la mentalità de “il fine giustifica sempre i mezzi” il mio team lo garantisce sempre. Questo è tutto ciò che interessa ai superiori. Qualcuno che è abbastanza stupido e intendo che è davvero stupido, se cerca di scavalcarmi al lavoro facendo correre pettegolezzi ai pezzi grossi avrà come risultato la fine della sua carriera. Il mio capo Julia (che ha fantasie segrete su di me) mi sostiene sempre perché sa che domani potrei fare io il suo lavoro e lei è grata perché non le ho affondato il coltello nella schiena. Non l’ho fatto perché so che sta facendo saltare un consigliere di amministrazione e lui le copre le spalle. Lei a sua volta copre le mie. Finché portiamo a termine il lavoro posso fare tutto ciò che voglio nel mio feudo personale. Ciò significa che posso dare il lavoro ingrato agli altri, farli faticare mentre io mi concentro sulla raccolta del mio carburante e sulla raccolta della gloria. Mantengo un gruppo all’interno del luogo di lavoro e sono così affamati di successo che rivolteranno contro qualunque personaggio io desideri sopprimere. Oh mi piace il lavoro, gli ingranaggi che azionano altri ingranaggi. Cos’è che potreste davvero chiedervi su di me? Bene, vi lascerò a risolvere la questione.
Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR