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RICORDA, RICORDA

Potresti avere familiarità con la nostra amnesia selettiva mentre dimostriamo la stupefacente capacità di dimenticare qualcosa che hai detto solo quella mattina, o un commento contraddittorio che noi abbiamo fatto solo cinque minuti fa. Quante volte, quando esercitiamo la nostra influenza manipolativa su di te, annunceremo:
“Non riesco a ricordarlo”.
“Mi ero dimenticato di farlo”.
“Non ricordo che sia così”.
“Non ricordo di aver mai accettato di farlo”.
“Mi è sfuggito di mente perché non era importante”.
“Non ricordo ciò di cui stai parlando”.
Nel nostro metodo abituale, è progettato per sconcertarti e confonderti e, naturalmente, per trarne una reazione che ci fornisce carburante. Naturalmente, quando si tratta di far avanzare i nostri programmi, la nostra memoria diventa improvvisamente elefantiaca. Non riusciamo a ricordare la conversazione che abbiamo avuto due giorni fa con te che stavi uscendo con gli amici questa sera, ma ricordiamo quando sei mesi fa ti abbiamo detto che non ci piacciono i fagioli e tu li hai usati di proposito nel pasto, nonostante la nostra chiara affermazione che non ci piace mangiarli. I nostri poteri di ricordo diventano particolarmente impressionanti quando si tratta di raccontare tutto ciò che abbiamo fatto per te. Avrai familiarità con ritornelli del tipo: –
“Dopo tutto quello che ho fatto per te e poi tu fai questo”.
“Tutto il supporto che ti ho mostrato in passato e tu mi dici questo”.
“Lascia che ti dica quante volte ti ho portato fuori”.
“Se potessi solo ricordarti di quanto ho effettivamente contribuito”.
Lo faremo con incredibile accuratezza, o almeno così sembrerà, tireremo fuori tutti i doni che ti abbiamo fatto, i vari posti in cui ti abbiamo portato e tutti quegli atti deliziosi che abbiamo compiuto per sedurti. Uno dopo l’altro, narreremo tempi, date e luoghi come se li stessimo leggendo direttamente dai nostri diari. Naturalmente perché tutto ciò che abbiamo fatto è inciso nei nostri ricordi, pronto per essere richiamato in un momento preciso e dettagliato per te.
Non sono solo le nostre occasioni di generosità e di benevolenza che sono scolpite nei nostri ricordi, la nostra capacità di fare appello a vasti depositi di conoscenza sulle tue trasgressioni è altrettanto sorprendente. Ti ricorderemo che hai mangiato un biscotto extra dal barattolo che abbiamo fatto due settimane fa per tenere il punto che tu sei ingordo. Siamo in grado di dirti quante volte sei arrivato tardi e hai rovinato la serata. Ricordiamo i tuoi fallimenti, violazioni, mancanze e infrazioni con notevole accuratezza proprio come se ti stessimo leggendo un capo d’accusa. Anche se è vero che abbiamo notevoli poteri di memoria, è un altro atto illusorio a nostro favore. Quando sei sottoposto a queste tirate su quante volte non sei riuscito a fare la cosa giusta, ti troverai nel nostro fuoco incrociato di astuzie manipolative. La tua memoria e il tuo pensiero critico saranno significativamente compromessi. Il modo in cui snoccioliamo queste istanze senza darti il tempo di pensare e tanto meno di rispondere ti lascia disorientato, e noi naturalmente diciamo tutte queste cose nel nostro modo imperioso e autorevole. Tu accetti che dobbiamo avere ragione perché lo diciamo con tale certezza, con notevole convinzione e ora tu ti stai sforzando di ricordare ciò che hai mangiato a cena la sera prima, quindi con crescente rassegnazione accetti ciò che stiamo dicendo. La realtà è che gran parte di ciò di cui ti stiamo accusando nella nostra lista di torti commessi da te è inventata. Li tiriamo fuori dal nulla, ma suonano plausibili perché vagamente ricordi che poco tempo fa insistevamo sul fatto che non avevi cenato in orario. Infatti anche in quell’ultima occasione è stata fatta un’invenzione, ma lo facciamo così spesso che non riesci più a distinguere tra realtà e falsità. Proprio come pianifichiamo.
Le nostre enormi banche di memoria vengono anche utilizzate quando ricordiamo le varie debolezze e vulnerabilità. Ti abbiamo messo alla prova in proposito usando le nostre sottili tecniche di interrogatorio e la falsa esibizione di presunto interesse e premura quando ti abbiamo sedotto. Ogni episodio in cui hai ammesso o dato un accenno di debolezza è sempre stato annotato e accuratamente archiviato, pronto per essere tirato fuori in seguito e usato contro di te. Spesso questo è così sottile, sia nel ricordo che nell’uso, che non lo noti nemmeno, ma nel caso usassimo la debolezza con una mancanza di abilità ti troverai sorpreso persino del fatto che sapevamo questo di te, figuriamoci di averlo ricordato. Ci assicuriamo di estrarre queste vulnerabilità e le archiviamo con cura in quanto sono tutte pepite d’oro di oppressione su cui dobbiamo fare affidamento quando inizia il tuo declino.
Anche se potremmo dimostrare un’incertezza su certi eventi del nostro passato e riferirci a quegli avvenimenti in modo amorfo se dovessi insistere sui tempi lontani e sui nostri anni formativi, la realtà è che neanche ciò che accaduto allora sarà mai dimenticato. Vorremmo che fosse così, ma quei ricordi occasionalmente emergono dalle nebbie del passato e cercano di trascinarci indietro in quel periodo che preferiremmo consegnare negli archivi della nostra mente con la porta dell’archivio chiusa e allucchettata e senza alcun biglietto compilato per quegli episodi. No, nulla viene mai dimenticato.
Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR