Il Dr. E voleva discutere con me delle conseguenze dei miei comportamenti. Ho accettato di ascoltare. L’infido dottore era semplicemente andato a raccogliere testimonianze da varie persone che apparentemente hanno sofferto per mano della mia specie.
Ho riconosciuto alcuni commenti e sospetto che abbia parlato a persone che conosco anche se lui lo nega.
Abbiamo discusso per 10 minuti mentre pretendevo di sapere con chi avesse parlato ma lui ha insistito a dire che le informazioni sono state fornite in modo da preservare l’anonimato. L’ho contestato spiegando che se non poteva dire di chi erano i commenti allora li aveva inventati. Mi ha assicurato di no. Allora gli ho detto che questi commenti erano bugie. Ha concesso che non era stata verificata la veridicità dei commenti dato che era stata sentita solo la loro versione ma mi ha chiesto, per lo scopo ultimo di questa discussione, di far finta che fossero veri.
Sapevo che se non l’avessi fatto sarei dovuto stare più tempo con lui e così ho annuito. Il primo commento era che io ero come un tornado che sbuca senza avviso di pericolo e causa un massacro ovunque vada. Ero d’accordo sul fatto che ero intenso nel mio desiderio per qualcuno ma questo era sempre stato apprezzato. Ho detto che non capivo il riferimento al massacro. Lui è andato avanti.
Il commento successivo era che distruggo l’autostima della persone e le privo della loro identità. Di questo ho riso. Come potrei privarle della loro identità? Ho ribattuto che la loro autostima era già irreparabilmente distrutta quando sono arrivato e io li ho aiutati a cercare di ripararla. A questo punto ha annotato qualcosa. Il successivo era un commento che diceva che calpestavo le emozioni delle persone e le lasciavo come gusci rotti. Ho ribattuto che qualche volta le persone non riescono a gestire la complessità della mia personalità, specialmente se sono tipi che tendono a fare da tappezzeria.
L’osservazione successiva era che ho rovinato la stabilità finanziaria e non ho il concetto di proprietà altrui. Ho risposto spiegando che quando sei in una relazione si tende a condividere e se loro non riescono a condividere le loro proprietà con me, beh, è un problema loro, non mio.
Il Dr. E ha continuato, commento dopo commento e tutti essenzialmente insinuavano che ho causato sofferenza al cuore e distruzione a sinistra, a destra e al centro. Sono compiaciuto di riferire che ho ribattuto a tutte le osservazioni con successo. Lui ha sospirato e ha abbassato la cartelletta dicendo,
“L’ultimo; sei arrivato come una palla da demolizione”.
A questo ho semplicemente fatto la linguaccia.
Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR