Voi siete guaritori. Siete riparatori. Vi piace rendere le cose buone, giuste e appropriate. Non vi piace vedere le cose andare male. Non vi piace assistere a turbamenti, discordie o sofferenze o forse più precisamente, non vi piace osservare queste condizioni a lungo, ma all’inizio avete bisogno di trovarvici di fronte. Questo non perché voi proviate una specie di piacere sadico nel vedere le persone piangere, un uomo privo di gioia, una donna in lutto. Niente affatto. Voi non siete della nostra specie. Tuttavia, sentite il bisogno di assistere a queste condizioni perché poi vi viene offerta l’opportunità di fare qualcosa al riguardo. Mettete una mano rassicurante su una spalla, con calma offrite parole rilassanti di conforto o un caldo abbraccio per dimostrare supporto. Ascolterete, offrirete consigli e suggerimenti per alleviare il dolore e per entrare in empatia con la persona che si è presentata con il problema e il disturbo. Voi fate tutto questo e altro ancora perché siete brave persone. Lo fate anche perché il vostro senso di autostima deriva dall’interazione con coloro che sono infelici.
Coloro che faticano duramente sotto paurose preoccupazioni, coloro che sono distrutti, coloro che hanno problemi, coloro il cui sonno è interrotto da pensieri agitati e dall’angoscia. Quelli che soffrono, quelli che non provano felicità, quelli che sono stati torturati dai capricci della vita. Sono tutte persone verso cui siete attratti essendo individui empatici e premurosi. Spesso riuscite a percepire che qualcosa non va in una persona, anche se non c’è un evidente segno esteriore. Ho sentito la vostra specie parlarne in molte occasioni. A questo proposito, io e voi siamo simili. Anch’io posso percepire il dolore di fondo in un individuo, questa è un’abilità che condividiamo. Ma voi lo percepite e poi desiderate alleviarlo attraverso l’applicazione della vostra gentile assistenza. Noi lo percepiamo, e desideriamo sfruttare questa cosa attraverso l’applicazione della nostra cortese seduzione e successivamente attraverso volgari svalutazioni. Quelli che non sono né noi né voi non riescono a cogliere questo senso di danno, guaio o turbamento. Non sono programmati per vedere o percepire ciò che c’è nelle altre persone. Sono troppo occupati con la propria vita, a correre da un posto all’altro. Non sono persone cattive, solo persone preoccupate che cercano di trovare un modo per affrontare la vita e sono in grado di gestire un simile turbamento solo quando viene loro presentato in modo ovvio. In effetti questo è un bene perché se la popolazione globale volesse essere coinvolta in questa competizione per acquisire il distrutto, allora tali individui diventerebbero una merce rara con troppi cacciatori. Fortunatamente, la maggior parte della popolazione di questo pianeta è introspettiva e quindi non cerca queste persone. Le lascia alla vostra specie e alla nostra specie.
Se voi arrivate a loro per primi, sarete d’aiuto e cercherete di fornire ancora un equilibrio nelle loro vite, guidando e guarendo, aiutando a superare il problema, sia facendolo scomparire, sia cercando soluzioni che minimizzino l’effetto del problema. Se arriviamo noi per primi a loro, adotteremo la nostra falsa empatia copiata e ben orchestrata per legarli a noi mentre comprendiamo e sondiamo tutto ciò che ha causato loro il danno latente in modo che possiamo fingere di risolverlo per poi sfruttare la cosa una volta che inizia la svalutazione.
Naturalmente molte di queste persone sono della vostra specie dall’inizio e quindi noi siamo attratti da tutte e tre le categorie di voi. Le prime sono quelle persone che non sarebbero necessariamente considerate come estremamente empatiche, ma hanno una ferita interiore che serve al nostro scopo in termini di controllo e di carburante. Le seconde dei nostri obiettivi sono quelli di voi di tipo empatico nel complesso che potrebbero non avere alcun danno in corso. Le terze dei nostri obiettivi sono quelle della vostra specie che hanno il carico del danno. L’individuo empatico che ha quella ferita sotto la superficie che cerca di sanare ma può essere riaperta da qualcuno che conosce, qualcuno come noi.
Anche tu sei attratto da tutte e tre queste categorie. Che tu appartenga alla seconda o terza categoria, cercherai comunque qualcuno di una delle tre categorie da aiutare, correggere e guarire. Fare ciò ti permette di guadagnare autostima. Attraverso una simile azione trovi una dimensione e uno scopo nella vita. Qualcosa di più alto rispetto al tuo lavoro, alla gestione di una casa o alla protezione dell’ambiente e così via. Questo bisogno di definire te stesso in ragione della guarigione del distrutto è al centro di ciò che sei tu. Da un bambino che è arrabbiato perché il suo gelato è caduto sul pavimento alla moglie sconvolta che ha perso quella roccia di suo marito in un tragico incidente automobilistico. Tu sei attratto da queste persone e loro sono attratte da te. Senti il dolore e lo affronti e così facendo trovi scopo, dimensione e realizzazione. A volte potresti non essere consapevole di fare questo, dato che semplicemente ti consideri un essere umano “decente”. Altri della tua specie si sentono connessi agli altri e sentono il loro dolore come se fosse il tuo. Lo so perché quelli a cui ho dato la caccia e che ho intrappolato hanno parlato di questo e hanno agevolato considerevolmente la mia comprensione, così come mi hanno fornito le conoscenze necessarie in modo che possa usarle a mio vantaggio nella ricerca della mia stessa preda.
Tu attiri i feriti, i distrutti, gli ammaccati, i malformati, i malconci e i contusi. Dalla più piccola preoccupazione al più grosso dei guai, sei sia attratto dal trovare queste persone che in grado di attirarle a te. Sei un magnete della sventura.
Questo è il motivo per cui noi siamo attratti da te e te da noi.
E ti odiamo per questo, perché anche se ci fornisci quello che vogliamo e di cui abbiamo bisogno, servi anche a ricordarci la cosa che non vogliamo essere.
Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR