LA MIA GUERRA MONDIALE

C’è sempre una guerra che infuria da qualche parte sulla faccia di questo pianeta. Similmente, c’è sempre una guerra in qualche aspetto della mia vita. Io sono uno pronto a combattere, mobilitato per il conflitto. So che è sconcertante per te il numero di persone con cui riesco a far in modo di litigare. Tu non litighi con le persone, beh solo con me ed è tutta opera mia. Confrontalo con la mia posizione. Quando ti sto svalutando sono in guerra con te, sto mettendo mine sotto un pavimento di gusci d’uovo nella speranza che tu ne calpesti una. Sparo i miei missili malevoli verso di te, lancio una granata a mano di disprezzo nella tua direzione e ti ricopro di proiettili dalla mia pistola di pomposità.
A volte tutto quello che puoi fare è indossare il tuo piccolo elmetto e restare nascosta nella speranza di evitare i colpi. Perfino mentre ti sto seducendo è una forma di combattimento, non lo chiamano Love Bombing senza ragione. La mia lista di nemici cresce di lunghezza giorno per giorno. La mia guerra con te è stabilita ed entra in una fase di attrito. Ho aperto un nuovo fronte con un membro della famiglia con una raffica di commenti tossici che assomigliano al gas nervino per l’effetto che hanno. Lancio un missile balistico intercontinentale contro qualche collega e sono deliziato se colpisce l’obiettivo e li butta a terra, facendoli precipitare nell’abisso in modo che perdano il lavoro. Faccio sempre schermaglie con la signora del mini market. In ogni modo non mi comporterò mai in modo pacifico. Devo portare furia e sconvolgimento ovunque vada, per creare una reazione. Molte volte mi è stato chiesto “cosa c’è che non va in te? È come se fossi in guerra con il mondo” tanta è la vastità di quelli che prendo a cornate e la ferocia del mio comportamento. Ignorami e scaglierò pugnali verso di te, criticami e aprirò il mio lanciafiamme di rabbia narcisistica, sfidami e lancerò un attacco termonucleare verso di te senza curarmi di coinvolgere altre persone in questa ira divorante.
Io sono in guerra con il mondo. Il mondo è in debito con me e finché non mi da riconoscimento e mi paga con l’ammirazione che merito deve essere soggiogato, attaccato e conquistato. Ho dimenticato di dire che questa guerra è senza fine dato che strappo in due la bandiera bianca, spezzo il ramo d’ulivo e sparo alla colomba della pace. Io continuo a combattere ancora e ancora nonostante sappia che è una guerra che non posso vincere.

Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR