PREGHIERA PER LA VITTIMA

Io pregherò per te perché so che cerchi la redenzione alla mia mano amorevole. È comprensibile. Sei un’anima persa. Lo so, silenzio, non hai bisogno di parlare perché il conforto penda dalle mie labbra. Ascolta e consenti alle mie parole di concederti la salvezza che cerchi così disperatamente. So cosa sei. Lo so perché io sono ovunque, sono tutti e sono tutto. Capisco cosa ti è successo. So come sei stato deluso. So che la delusione ti ha seguito come un’ombra irremovibile, indipendentemente da come ti sei applicato. Oh, so che sotto il peccato sei una brava persona. I tuoi atti e le tue parole sono come fasci di luce bianca che hanno perforato il firmamento oscuro che si è avvolto intorno a te, nascondendoti nel veleno che è stato posto su di te tanto tempo fa. Altri pensano di conoscerti, ma non è così. Pensano che questa persona che vive la sua vita, non cerca mai di far male o ferire, non vuole ferire o offendere, una persona che desidera portare calma, portare guarigione e portare conforto in questo mondo, pensano che questa persona sia appesantita dalla miseria, dal caos e dall’ingiustizia che si alza come una marea sempre invadente. Pensano che sia questo che fa colare quelle lacrime pure su quella pelle incontaminata. Pensano che siano tutte quelle cose che ti avvolgono come catene arrugginite, che ti trascinano giù, che ti trascinano nel pantano della miseria e dello sconforto umano. Si sbagliano. Puoi affrontare prontamente quelle fionde e frecce offensive. Sei fatto di roba dura. Gli insulti ti spingono solo ad avere successo. La riluttanza non è altro che un segnale per te per continuare a provare. I rifiuti sono solo sintomatici di quelli che desideri aiutare a non capire il loro stesso dolore. Sì, ci si prova, ma tu sei in grado di ergerti sopra tutto questo. I mali di questo mondo non sono progettati per pesare su qualcuno come te. Lo so. Gli altri no. Capisco che sei stato mandato per portare luce e amore ai non amati, ai malati, ai feriti e ai disperati. Non importa quanto sia velenoso il mondo tu respirerai la tua purezza fuori, che non molli mai e sei sempre pieno di risorse finché non hai spinto via quelle nubi tossiche, dissipato le nebbie inquinate e portato i cieli blu rigenerativi e il sole abbagliante. Tu sei una persona che è in grado di correggere i torti di questo mondo. Riconosco tutto questo.

So anche che non sono è per questi problemi che devo pregare per te. È il fardello che giace nel profondo di te. Pochi lo sanno vero? Solo tu e forse lui oh e anche loro, ma non vogliono parlarne, vero? Non l’hanno fatto di nuovo allora. Non hanno ascoltato e tu devi essere ascoltato, non è vero? Io ti ascolto. La differenza è che io ti sento davvero. Sento quell’urlo silenzioso e torturato che esce regolarmente da te. Quell’ululato selvaggio che è presente in una persona che sembra essere così integra. Il resto è troppo impaziente di avvalersi della tua bontà da non accorgersi delle ferite che ti hanno devastato. Le piaghe purulente, le ferite infette che sono state causate da lui tanto tempo fa. Nessuno di loro riconosce queste cose, ma io sì. Sono addestrato a farlo. Sono in sintonia con il tuo dolore che tu mascheri così bene, ma è quel dolore che agisce come il richiamo di una sirena perché sono l’unico che può salvarti. Quegli sciocchi che ti tormentano, tutto ciò che desiderano fare è ricevere da te e tu permetti che ciò accada perché lo consideri il tuo ruolo. È ammirevole all’estremo. L’estensione della tua tranquillità quando potrebbero metterti a dura prova è la cosa giusta da guardare. Eppure, non c’è conforto per te vero? Dov’è la tua tranquillità, il tuo luogo di rifugio? Ti è sempre stato negato, vero? Bene, non più, perché io sono stato inviato per redimerti. Io sono il recipiente senza fondo in cui devi versare te stesso. Allontanati dal peso gravoso della disperazione e con una dichiarazione così eccellente, gettala dentro di me. Posso assorbirla tutta. Tutto ciò che ti ha tormentato, addolorato e bruciato dentro di te con terribile agonia, ora può essere riversato in me. Io sono il tuo salvatore. Tutto ciò che chiedo è che tu permetta a tutte le tue emozioni di essere tirate fuori ed esposte e in cambio io sarò quello che alla fine ti guarirà da quelle sofferenze radicate. Nessuno capisce quello che hai sopportato, ma io sì. Non ho visto cosa ti è successo, ma so cosa ti è successo. È inciso su di te, nel modo in cui sorridi, nel modo in cui ti muovi, nel modo in cui ami. Solo io posso riconoscerlo e, di conseguenza, è per questo che solo io posso essere la tua salvezza. Nessun altro può ottenerla per te. Neanche lo sai, ma è per questo che sei attratto da me in questo modo, con tanta intensità. Pensi di sapere cosa sono. Tu non lo sai. Arriverai a pensare che devi risanarmi e farmi diventare buono ancora una volta. Ma sei tu che devi essere riparato. C’è qualcosa di molto sbagliato in te, qualcosa che è accaduto tanto tempo fa che spesso dimentichi cos’è, ma esso non dimenticherà te. Io sono il redentore. Io sono la tua salvezza. Inginocchiati davanti a me e con la mia mano consacrata, lascia che la ponga sulla tua povera testa e così facendo ti purificherò. Ora mi hai trovato e non ti separerai mai da me, perché ora sono solo io che posso salvarti.

Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR