Non ferirei mai un animale, non intenzionalmente. Sono un esperto tiratore ma non sparerei mai ad un animale vivo. Non sono un amante degli animali, non ho mai avuto un animale e mai lo avrò. Accudire o ferire un animale non mi interessa. Immagino che questo sorprenda alcuni di voi. Immagino che abbiate guardato la foto di questa piccola volpe e abbiate pensato: “Qui è dove mostra il massimo del suo sadismo rivelando che amava torturare porcellini d’India quando era bambino o sparare ad uccelli in giardino con un fucile ad aria compressa”. Sono felice di contraddirti. Non è mai accaduto. Sono ben consapevole che ferire animali sia segno di mancanza di coscienza ma a questo non segue necessariamente che un’assenza di coscienza significhi ferire animali. So che certi individui ottengono una gratificazione emotiva ferendo animali e riguarda l’esibizione del controllo definitivo. Guardo a quelli che utilizzano questo tipo di comportamento come individui di categoria epsilon, semi-idioti a basso funzionamento.
Un animale non ti può rispondere, non può dirti cose o dire la cosa sbagliata. Penso che gli animali mostrino certe tendenze narcisistiche ego-centrate, nutrimi, lavami, accarezzami, gioca con me, portami a passeggiare, pulisci il mio spazio e così via. Richiedono molta attenzione ed ecco perché non posso tollerare di averne uno come animale domestico. Credo che sia la ragione per cui non ne ho mai ferito uno.
No, la mia ira esiste per le creature ferite, le persone patetiche che sono deboli. Non amo i bambini perché sono deboli e mi assorbono attenzione. Non amo gli anziani, sono deboli e assorbono attenzione per via dell’aiuto di cui hanno bisogno. Inoltre non voglio che mi ricordino la morte e sono degli spettri vicini alla fine che ci ricordano che la falce della morte è vicina. Non amo i malati, sono deboli e mi assorbono attenzione. Penso che tu stia prendendo la foto ora. So che voi persone empatiche siete a contatto con queste persone e la società ordina che questi gruppi debbano essere accuditi. Questo non mi risuona. Mi fa infuriare. Vorrei che scomparissero e non mi distraessero dai miei obiettivi. Se si trovassero alla mia portata si ritroverebbero oggetto della mia irritazione e scontentezza con il risultato che esploderei con con la mia lingua acida e parole feroci per esibire il mio fastidio. So che voi lo vedete come sbagliato ma io sono semplicemente onesto. È quello che provo. Ora sai perché la mia specie ti scarica per una modella più giovane, non mostra interesse alla nascita di nostro figlio e perché la nostra specie svanisce quando siete malate o infortunate e bisognose di cure. Non desideriamo che ci venga ricordata la debolezza, non quando ci minaccia dall’interno ogni giorno.
Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR