Il silenzio è d’oro. O meglio, è un’arma d’oro quando utilizzata dalla nostra specie. L’uso del trattamento del silenzio contro le nostre vittime è una parte importante della nostra raccolta di manipolazioni abusive. Facile da mettere in atto, molto basso in termini di energia spesa ma capace di raccogliere tanti considerevoli vantaggi in termini di carburante, controllo, affermazione della superiorità e amministrazione del potere; non c’è da meravigliarsi se lo usiamo regolarmente. L’applicazione del silenzio può essere utilizzata virtualmente in qualsiasi momento e in quasi tutte le situazioni.
Questa furia fredda provoca frustrazione, turbamento, paura, preoccupazione, confusione e smarrimento. È perfetta per attingere carburante dalle nostre vittime. È stupefacente il modo in cui influenza coloro contro i quali viene usata, facendo sì che il carburante emotivo sgorghi schiumante dall’individuo perplesso e preoccupato.
Provoca ansia e ha un effetto molto inquietante che garantisce che coloro che sono sottoposti a questo non siano in grado di capire perché viene utilizzata. Mantenendo un elevato stato emotivo, ci assicuriamo che tu non riesca mai a capire cosa sta succedendo e perché questa tattica passiva aggressiva viene usata.
Fa leva sul tuo desiderio di sapere cosa sta succedendo e perché, ma non te ne rendi conto. Gironzoli attorno a noi, chiedendo cosa c’è che non va, perché non mi stai parlando, qual è il problema, per favore, parlami. Ogni frase che pronunci, ogni supplica che fai e ogni richiesta implorante ci fa continuare ancora di più.
In quei casi, quando viene somministrato il trattamento del silenzio e restiamo vicini a te, manterremo una maschera glaciale. Un’espressione fissa impassibile che può essere punteggiata da occhiatacce occasionali, ma sotto questa maschera stiamo sorridendo e ridendo di te.
Guarda com’è dispiaciuta, vedi la confusione nei suoi occhi e aspettala, ecco che arriva un’altra domanda, un’altra supplica, un’altra richiesta della sua disperazione destinata ad essere spenta. Come scorre il carburante, e noi ci sguazziamo in quello che vediamo.
Anche quando il trattamento del silenzio viene utilizzato contro di te a distanza e non siamo fisicamente con te, stiamo pregustando proprio come reagirai. Possiamo immaginarti mentre afferri freneticamente il telefono mentre mandi un messaggio dopo l’altro chiedendoci di tornare a casa, di chiamarti e spiegare solo qual è il problema. Ascoltiamo i tuoi messaggi vocali tra le lacrime dove ci chiedi di farti sapere che stiamo bene. I tuoi singhiozzi promettono di risolvere le cose e “qualunque cosa abbia fatto, mi dispiace, ma ti prego, ti prego non farmi questo”. Naturalmente la tua incapacità di capire quello che hai fatto viene usata contro di te in due modi così che sei condannato in entrambi i casi. La tua ammissione che non sai quello che hai fatto (che ovviamente è del tutto corretta, come potresti sapere cosa è successo quando siamo usciti dal salotto proprio mentre tutti stavano in silenzio a guardare la televisione?) Serve solo a sottolineare, nelle nostre menti, che abbiamo ragione ad adottare questa linea di comportamento.
Buon Dio, perché dovremmo preoccuparci di contattarti se ti non sei nemmeno preso la briga di capire cosa hai fatto di sbagliato. Un motivo in più per mantenere questo silenzio ancora per un po’. Inoltre, poiché è così efficace nel farti preoccupare e tenerti li a farti domande su quale sia la ragione di questa facciata gelida, vogliamo continuare.
Il trattamento del silenzio viene usato per molte ragioni. Innanzitutto, come tutte le manipolazioni, viene usato per attingere carburante. È per esercitare il controllo su di te. È per tenerti in uno stato emotivo e quindi paralizzato, incapace di vedere cosa sta succedendo e incapace di pensare chiaramente. È per ribadire il fatto che noi siamo potenti, superiori e magnifici, mentre tu sei inutile e patetico. Non sai come compiacerci, non sai come rimediare ai problemi e non riesci nemmeno a capire cosa hai fatto. Sei inutile.
C’è anche un ulteriore motivo per cui usiamo il trattamento del silenzio. Questo è il nostro modo di ucciderti. È vero che ci sono quelli della nostra specie che in realtà uccidono le loro vittime. Quelle persone sono idiote. Mancano di controllo, funzionalità e competenza e permettono alla loro reazione impulsiva di passar sopra al loro bisogno di carburante e alla capacità di fare ciò che vogliamo.
Commettendo un’azione del genere, perdendo il controllo e uccidendo, quelli della nostra specie che fanno questo (invariabilmente l’Inferiore della nostra specie) non solo distruggono la loro fonte primaria di carburante (spesso senza una vera emergenza in atto) ma poi si consegnano su un piatto d’argento alle autorità, una condanna alla pena detentiva e la diminuzione delle visite per l’opportunità di raccolta di carburante che deriva dall’incarcerazione. Come ho scritto, sono degli idioti.
Quelli di noi che esercitano il controllo sulle reazioni, quelli di noi che hanno una funzione superiore, che tracciano, pianificano e calcolano, non scendono a questo livello. No, invece noi uccidiamo con il silenzio e qui ci sono diciassette salve che conducono verso quella morte tranquilla.
1. Rimanere nella stanza e non dire niente e neanche dar segno di riconoscerti.
2. Rimanere in silenzio ma fissandoti malevolmente.
3. Parlare con gli altri in un raduno sociale, ma ignorare te.
4. Ignorare le tue telefonate.
5. Rispondere alle tue telefonate ma non dire nulla mentre ascoltiamo la tua richiesta e la tua supplica prima di terminare la chiamata.
6. Ignorare i tuoi messaggi.
7. Farti vedere che abbiamo letto i tuoi messaggi senza mai rispondere.
8. Rispondere ai commenti di tutti gli altri su un post sui social media ma non ai tuoi.
9. Invitare a un evento tutti i membri di un gruppo sociale a cui appartieni, ma non invitare te.
10. Accettare di incontrarti per una certa data e non presentarsi.
11. Dormire nella stanza degli ospiti o sul divano, ovunque tranne che nel letto con te.
12. Uscire all’improvviso e sparire completamente.
13. Non interagire direttamente con te, ma prendere atto della tua esistenza attraverso una terza persona – “John, allora, hai sentito qualcosa? Pensavo di aver sentito qualcosa cigolare / lamentarsi / gemere” usata quando parli tu.
14. Estendere il trattamento del silenzio in modo che ti venga somministrato dai luogotenenti e dai membri della congrega.
15. Rispondere a qualsiasi comunicazione scritta da parte tua scrivendo “Non riconosco il mittente di questa lettera/messaggio/e-mail”
16. Ti parliamo, ma solo della nostra giornata, di ciò di cui noi vogliamo parlare e non ti permettiamo di prendere la parola. Parliamo sopra di te, ignoriamo quello che hai da dire e ci comportiamo come se parlassimo a noi stessi nello specchio.
17. Hai sentito da altre persone che abbiamo parlato come se tu non esistessi – “Sì, vado al matrimonio la prossima settimana, sono felice di andarci da solo, così non vengo controllato”. anche se non avevi idea che avessimo in mente un piano del genere. La tua esistenza è stata eliminata alla radice e cancellata da noi e ti viene ritrasmessa per delega.
Sì, l’uso del trattamento del silenzio è davvero potente. È considerata un “colpo mortale” contro di te.
Uccidere senza la sensazione di farlo non è mai stato così dannatamente attraente.
Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR