VELENO DI SAN VALENTINO – PARTE DUE

E così oggi, San Valentino.

Era tempo che Gillian venisse punita per le sue tre precedenti trasgressioni in cui mi aveva ferito.

Gillian che pensa di essere molto più capace nella sua posizione di capo del suo dipartimento di quanto non sia in realtà. Gillian che adotta il ruolo di guida interessata, capo premuroso, ascoltatore attento e campione degli oppressi.

Cazzate.

Fa tutto parte della sua facciata e io ho visto attraverso essa molto tempo fa.

Lei è una narcisista di Medio-Rango. Certo, lei non lo sa. Lei è uno degli Angeli Con La Faccia Sporca

Pensa di preoccuparsi ma spara a zero sugli altri dietro le loro spalle, solleva lamentele per il fatto che è stata trascurata per certi aspetti (e gioca sempre la carta dell’uguaglianza per farlo) e invia e-mail di gruppo in quel tipico modo passivo aggressivo mentre succhia il carburante dai suoi devoti apparecchi che la considerano come una campionessa dei diritti delle donne sul posto di lavoro). Se solo loro sapessero.

Se solo sapessero che lo fa unicamente per gli Scopi Primari. È ragionevolmente efficace nel mantenere la sua facciata di fronte ai suoi sottoposti, così la guardano con occhi stellati e dichiarazioni di leale dedizione. Conosco i suoi commenti avventati sugli “oompa loompas” (una sezione del personale di supporto con membri perennemente abbronzati) e il suo disprezzo per una particolare sezione del suo dipartimento che ha ereditato e preferirebbe farne a meno ma sono tutte donne e quindi troppo dannoso per la sua facciata se lei le eliminasse. Conosco i veri motivi per cui ha creato il club del libro presso l’azienda (ovviamente tutte donne). So come flirta con alcuni colleghi, ma nega sempre di farlo (“Andiamo molto d’accordo”, “Siamo in contatto come amici, niente di più”.) Ci sono buchi nella facciata e verranno sfruttati, ma tutto in tempo utile.

Quello che so anche è che il suo partner di lunga data, Ted o Tony o Toby, inizia comunque con T, è demascolinizzato e infinitamente tollerante. Sotto l’egida dello sviluppo dell’azienda, Gillian intrattiene intime interazioni con uomini che vanno dal flirtare al prendere in giro gli affamati di sesso al convegno delle imprese. Ha un branco di ammiratori che pensano di avere una possibilità di qualcosa di concreto con lei, e lei gode assolutamente dell’attenzione che riceve da loro, ma anche nell’assicurarsi che i colleghi sappiano tutto. Gillian mostra sempre i regali premurosi che arrivano all’ufficio mandati da questi ammiratori. Si dimena per tutta l’azienda stringendo l’ultimo bouquet con uno sguardo di piacere impresso su tutto il viso. Raccoglie insieme la sua congrega per parlare degli inviti a Wimbledon, a Glyndebourne o allo Stadio degli Emirati e ovviamente segue l’analisi dell’evento dopo la sua partecipazione. Naturalmente lei finge di essere fedele a Ted / Tony / Toby e afferma “Non posso farci niente se altri uomini desiderano essere generosi con me, chi non direbbe di sì? Naturalmente tutto ciò che ottengono da me è la mia compagnia”, afferma con il suo giusto modo di fare alla Santa Gillian.

(Dillo al regista di PrimeCorp, la cui schiena era graffiata dalle suoe unghie che tutto quello che ha ottenuto era la sua compagnia).

Quindi oggi è uno di quei giorni in cui Gillian arriverà in ufficio con grande aspettativa per la festa del carburante che si sviluppa sempre a San Valentino. Una giornata di fiori, costosi flaconi di profumi, vino, gioielli e simili tutti consegnati in azienda, in conseguenza del desiderio di anonimato, discrezione e praticità.

Gillian si aspetta di trasformare il suo ufficio in un negozio di fiori. Si aspetta di invitare la sua squadra a ooh e aah per le deliziose confezioni regalo di Harvey Nick, lodando la scelta impeccabile di quegli ammiratori. Ogni anno succede ed è disgustoso.

Ma quest’anno non è successo.

Non è successo quest’anno perché Gillian doveva essere punita.

Non è successo quest’anno perché le aspettative di Gillian sono diventate una lieve curiosità che ha lasciato il posto alla perplessità, poi sono diventate disappunto e poi lacrime. Oh come scorrevano, lei curva sulla scrivania, la sua crescente vergogna mentre lasciava che quelle lacrime scendessero piangendo per se stessa naturalmente, ma intanto ribaltava la frittata dicendo che le era stato promesso questo e quello e come potevano essere così maleducati e scortesi.

Il suo ufficio era privo di segni di ammirazione e romanticismo. Peggio ancora, tutt’intorno a lei le altre ricevevano i fiori, i pasticcini e gli omaggi costosi. Erano euforiche e lei si sentiva ferita.

La sua congrega iniziò a spettegolare e suggerì che la colpa doveva essere dei corrieri e oggi era una giornata molto impegnativa e molto probabilmente i regali arriveranno domani. Sbottò contro qualcuno, incapace di contenere la propria furia accesa mentre continuava a essere ferita dal fatto che questi ammiratori non adempissero come al solito. La facciata costruita con cura e attenzione era punteggiata da quei momenti di furia acuta e accesa finché la reazione sbigottita e contrita di una segretaria o di un analista le diede il carburante per curare un po’ le ferite, così la sua rabbia si placò. Piombò nel suo immenso Gioco di Pietà giocando sulla compassione mentre combatteva per affrontare le ferite causate da questo immensa inadempienza sistemica. Il suo mondo stava collassando, ma il carburante della sua congrega stava fluendo e ne aveva bisogno. Naturalmente Gillian era ignara di ciò che stava realmente accadendo, lei lo vedeva solo come il tradimento e la cattiveria degli uomini, la natura ambigua dei giocatori che cercavano solo una cosa. La sua invettiva andava a battere su una spettrale valutazione di maschi alfa autocentrati mentre metteva in atto la proiezione e lo spostamento di colpa per poi spiegare perché faceva così male (“Lui (ovvero Toby / Tony / Ted ci prova, lo fa davvero ma tu sai come può essere, diventa prevedibile e non gli importa che io abbia tutta questa attenzione, sa che fa parte del lavoro.”- Certo che non gli importa, vuoi dire che non osa protestare altrimenti finisce con un glaciale trattamento del silenzio per due settimane).

Uno dei suoi giorni speciali è stato completamente rovinato. Meraviglioso.

Mi sono assicurato di essere in azienda oggi per assistere a questa disfatta e soprattutto per assaporare il delizioso carburante che è fluito costantemente e in grandi quantità per la maggior parte della giornata. Perché? Perché questo era il mio carburante. L’ho provocato io. Gillian non lo sa, ma non importa – io so che l’ho provocato io e quindi la frustrazione, il disappunto, l’irritazione e soprattutto l’infelicità mi stanno dando carburante.

Il nostro capo addetto alla reception è Tania. Una donna in gamba che gestisce un’organizzazione perfetta di membri di accoglienza efficienti ed efficaci. La faccia sorridente e coinvolgente del buio nascosto dell’azienda. Tania è una Super Empatica – non ci sono dubbi. Giusta, onesta e solidale e disposta a spostare le montagne per fornire assistenza, ma approfittatene, mancale di gratitudine o peggio di tutto, sminuisci il contributo della sua squadra a ciò che l’azienda ottiene e ka-boom, Tania reagisce.

Tania è uno dei miei Luogotenenti. È ben ricompensata per il suo contributo al buon funzionamento dell’Impero Tudor all’interno dell’azienda. Le mie richieste saltano la fila, ottiene informazioni per me, i mi fa prontamente favori. Oh, fa questo con un prezzo, ma è un prezzo che vale molto la pena pagare. Così tante cose passano attraverso il gruppo di accoglienza di un’organizzazione che sono assolutamente cruciali per perorare la causa.

E una delle tante cose che scorre attraverso l’accoglienza sono le consegne.

Quando quella terza ferita è stata causata da Gillian, ho impiegato la mia mente su come l’avrei punita e mentre stavo controllando il mio diario e ho visto San Valentino avvicinarsi sapevo che questo era il giorno più appropriato per vendicarsi di lei.

Stavo spingendo una porta aperta con Tania. Già Luogotenente e lei odia Gillian per la sua ipocrisia (ha – se solo lo sapesse!) E per l’arroganza altissima verso lei e la sua squadra. Ha anche ascoltato l’intervento senza fondamento di Gillian e quindi la sua anticipazione su ciò che sarebbe successo è stata grande quasi quanto la mia.

A Tania è stato ordinato che tutti i mazzi di fiori da consegnare a Gillian dovevano essere tolti e sostituiti con un altro biglietto (adeguatamente misterioso e sempre anonimo) e poi consegnati a un diverso destinatario in azienda. Tutti gli altri doni sarebbero stati controllati per garantire che non vi fosse alcun riferimento che potesse causare un problema e, una volta controllati opportunamente, conservati da Tania e dal suo team o inviati a qualcun altra in azienda per deliziarla.

Di conseguenza, in realtà la consueta e attesa dozzina di consegne o giù di lì Gillian non l’aveva mai ricevuta ed era andata da qualche altra parte. Molte sorprese sono state fatte oggi. Ovviamente gli articoli sono stati firmati per cui i corrieri non potevano venire incolpati per mancata consegna, nell’improbabile caso in cui qualcuno avesse chiesto se la consegna fosse stata effettuata.

Nessuno dei donatori avrebbe chiesto se lei avesse ricevuto i regali, dopotutto, sono stati sempre inviati in modo anonimo. Neanche Gillian si sarebbe messa in imbarazzo cercando di accertarsi se coloro da cui si aspettava i regali li avessero mandati per paura di ulteriori rifiuti e ferite. Né avrebbe pensato di controllare se ci fossero state consegne con l’accoglienza – non si sarebbe impegnata direttamente con l’accoglienza (quella che veniva prima di lei lo aveva sempre fatto) e inoltre lei sapeva che Tania provava antipatia per lei e quindi, quale vigliacca Medio-Rango che è, non voleva che l’accoglienza sapesse che era infastidita dai mancati arrivi.

Una semplice intercettazione ed estremamente efficace.

E così fino a tutt’oggi, si è dimostrata la solita genialità per fare giochetti e per far fluire il carburante.

Mentre andavo via dall’azienda in anticipo, vidi Gillian seduta alla sua scrivania, che appariva desolata e spoglia in confronto a come avrebbe potuto normalmente guardare il giorno di San Valentino e mentre camminavo a grandi passi, sostenuto dal carburante che veniva da lei (e da altri) la guardai attraverso i pannelli di vetro del suo ufficio e incrociai il suo sguardo. Lo sconforto e la sconfitta nei suoi occhi mandarono un ulteriore fiotto di carburante nella mia direzione e io alzai entrambe le mani formando due V con le dita.

Non l’iniziale V che è l’insulto britannico.

No.

V come vittoria.

Due V – Veleno di S. Valentino.

Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR