Ero in una consultazione con il Dr E. Abbiamo discusso dei vari metodi con cui ottenevo carburante e la conversazione è stata ampiamente dedicata alla questione dei metodi per ottenere carburante negativo da coloro che avevo irretito.
“Parlami”, continuò il dottor E”, di uno dei tuoi stati preferiti in cui fai cadere una vittima”.
“Dura scelta dottor E, ne ho diversi”.
“Scegline uno e parlamene”.
“Perché?”
“Sono interessato ad appurare qual è questo stato e in particolare ciò che ottieni da questo”.
“Non hai ascoltato? Ti ho detto che è il carburante che ottengo dalle loro reazioni emotive, specialmente quelle negative. Questo è ciò che ottengo da queste situazioni”.
“Me ne rendo conto, ma ho visto, attraverso le nostre consultazioni, che tutto ciò che fai ha una molteplicità di scopi. Tutto ovviamente porta alla raccolta del carburante, ma ho visto che ottieni altre cose oltre al tuo carburante”.
“Ad esempio?”
“Ho preso appunti ma non voglio imbeccarti, voglio che tu descriva la situazione e poi mi spieghi cosa ne ottieni”, ha insistito il dott. E. Mi sono seduto e l’ho guardato per un momento. Ho cercato di verificare se voleva arrivare a qualcos’altro nel chiedermi di questo. Vedi, ho capito che il dottor E. è un bandito per proiettare. Lui non può farci nulla. Suggerirà un metodo da applicare a me quando in realtà ciò di cui sta parlando è una metodologia che vuole applicare lui. In questo caso stava cercando di convincermi a parlare dei molteplici vantaggi di un determinato scenario, mentre quello che sapevo era che stava ottenendo di più da questa discussione piuttosto che dal ricevere una risposta a questa domanda. Conosco il tuo gioco Dr E. Pensi di essere più intelligente di me ma non lo sei. Comunque, ho deciso di assecondarlo. Non c’era bisogno di fargli sapere che avevo scoperto il suo metodo.
“Va bene. Una delle situazioni che mi piace creare è quella di un silenzio sotto shock”. Il dottor E. ha cominciato a scrivere. Ho aspettato la sua reazione prima di procedere.
“Capisco. Per favore, spiegami di più”.
“Bene, abbiamo discusso a lungo dei vari metodi manipolativi che applico per ottenere carburante che portano al controllo e alla diminuzione della capacità del mio obiettivo di resistermi. Abbasso il loro pensiero critico, aumento al massimo il loro isolamento e amplifico la loro dipendenza da me. L’applicazione prolungata e ripetuta di queste tecniche spesso è il percorso del mio obiettivo che viene lasciato in uno stato di silenzio sotto shock”.
Ho aspettato che il dottor E. continuasse a prendere appunti. Si è grattato il naso e poi ha parlato.
“Fai qualcosa in particolare che provoca questo stato di silenzio sotto shock?”, ha chiesto.
“È il culmine di una varietà di tecniche manipolative, ma ci deve essere una svolta finale, qualcosa che farà uscire di testa queste persone nel loro silenzio anestetizzato”.
“Ad esempio?”, ha chiesto.
“Bene, trovo che un improvviso aumento di un certo atto o comportamento tenda a ribaltare l’equilibrio. Potrebbe essere la distruzione violenta di qualcosa che esse amano proprio di fronte a loro che le porta a stare in piedi tremanti e incapaci di parlare. In un’altra occasione potrei rivelare che sono stato coinvolto in una relazione con una persona di cui si fidavano e a cui si sentivano vicine, ad esempio una migliore amica o una persona di famiglia. Ricordo che una volta che stavo facendo sesso con Alex a un certo punto ho detto “Per Dio Joanne sei molto più brava di Alex”. La verità è che si tratta di costruire, la campagna deve essere tale che qualsiasi resistenza e capacità di contrattacco debbano essere totalmente erose, così che quando viene dato questo colpo di grazia, sono semplicemente immerse in un silenzio distrutto”.
“Capisco, ma come fa il silenzio a fornirti carburante?”
“È facile. È l’espressione torturata sul loro volto che mi fornisce il carburante, il singhiozzo soffocato, lo sguardo di totale e assoluta sconfitta nei loro occhi. Quelle lacrime che colano sul loro viso mentre mi guardano in un misto di orrore e incredulità. Ti ho già detto su come uno gnu ha quella strana espressione sul suo volto, qualcosa tra il terrore e la confusione mentre un leone lo mangia vivo. E lì è lo stesso. Provocare un’espressione simile combinata con questo silenzio produce carburante di prima qualità”.
Mi stiro mentre assaporo i ricordi che mi inondano la mente al citare di questa tecnica.
“Cos’è in quel ridurre queste persone in uno stato simile che ti attrae oltre questo livello di carburante che ottieni?”, ha chiesto il dott. E.
“Il fatto che si dimostra che ho un controllo egemonico totale su di loro”.
“Che ti lascia in grado di fare cosa?”
“Qualunque cosa mi vada. Dopotutto, nessuno mi impedisce di fare ciò che voglio”.
“Rendendoli in questo stato rimuovi la loro capacità di opporsi a qualsiasi cosa tu faccia?”, ha chiesto.
Ho annuito.
“Ma di sicuro questo le rende poco più di un automa e, se è così, come possono esserti utili in questo stato? Penserei che ora saranno private di fornirti la reazione di cui hai bisogno?”
“Ma questo stato è una reazione di per sé Dr E, è un apice della campagna e rappresenta il trionfo da parte mia, mette in evidenza la mia supremazia e il mio potere e gli occhi desolati, la bocca tremante e l’espressione affranta fa tutto capo a una reazione e una di quelle soddisfacenti”.
“Capisco”, ha detto il dottor E e ha continuato a scrivere. Ho aspettato che finisse la frase sul suo taccuino prima che mi guardasse.
“E naturalmente alla fine c’è qualcos’altro che nasce da questo silenzio sotto shock”.
“Che cosa?”, chiese.
“Il silenzio assenso”.
Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR