RISCHIO DI RECUPERO: LA NECESSITÀ DELL’ULTIMA PAROLA

Spesso ribadisco come la chiave per capire con chi sei stato intrappolato e quindi massimizzare le tue prospettive di andare avanti, sia comprendere che noi operiamo da una prospettiva diversa da te. Questo è il motivo per cui così tanto di ciò che diciamo e facciamo sembra strano, irrazionale e decisamente perverso, eppure completamente normale e comprensibile per noi.

Uno di quei modi in cui la prospettiva influisce sulla dinamica tra la mia specie e la tua specie è il fatto che noi vogliamo sempre l’ultima parola. Ora, naturalmente, potresti esserti detta che dal momento che consideriamo la relazione narcisistica come una (relazione) che dura per sempre, come può esserci davvero un’ultima parola? Ancora una volta, questo non ci importa e questo evidenzia la natura contraddittoria del modo in cui ci comportiamo. Noi siamo quelli che hanno il controllo e dobbiamo sempre esercitare questo stato di cose. Pertanto, all’interno della Relazione Formale vogliamo l’ultima parola in ogni discussione o questione. Vogliamo l’ultima parola quando diamo la nostra opinione su qualcosa. Vogliamo l’ultima parola quando la Relazione Formale è stata portata a termine. Infatti, anche se tu termini la relazione formale e ci sfuggi, continueremo a sostenere che abbiamo avuto l’ultima parola e l’abbiamo terminata noi. Oscureremo la situazione per mantenere il controllo e il senso del potere, indipendentemente da ciò che potrebbe effettivamente essere accaduto. Ciò ti causa confusione, frustrazione e sconcerto, il che naturalmente è tutto un buon carburante per noi.

La necessità dell’ultima parola è anche un dispositivo progettato per metterci in rotta di collisione con la tua specie. Anche tu vuoi avere l’ultima parola. Vuoi essere in grado di dire la tua. Senti semplicemente che è giusto che tu venga ascoltato. Tu credi che sia un aspetto fondamentale di ogni relazione che tu venga ascoltato e infatti ti trovi così infastidito, turbato e frustrato dal modo in cui operiamo, questo desiderio di avere l’ultima parola, di farci rigar dritti e affermare la tua posizione diventa tutto più importante per te. Anche se la relazione formale è finita vuoi avere l’ultima parola. Vuoi farci sapere cosa pensi veramente di noi. Vuoi fare un ultimo appello alla normalità che credi ancora si annidi da qualche parte dentro di noi. Vuoi farti sentire da noi, ascoltare e in qualche modo accettare che noi abbiamo torto e tu hai ragione. Questo tuo desiderio di dire l’ultima parola è considerevole e va contro al nostro stesso desiderio che, naturalmente, porta a conflitti, drammi e opposizione. Tutto ciò crea carburante, che è ciò che noi vogliamo. Sei rimasto infuriato se non hai potuto dire la tua. Sei furioso se ti è stata negata la possibilità di esprimere chiaramente come ti senti. Sei turbato dal fatto che il tuo desiderio di dire ciò che vuoi dire sia stato ignorato, non rispettato e calpestato. Tu vuoi il fine ultimo. Tu vuoi una sorta di chiusura, e avere l’ultima parola mentre entrambi ci fissiamo l’un l’altro attraverso le rovine fumanti della nostra Relazione Formale è qualcosa che ti preme enormemente. Noi lo sappiamo. Questo è il motivo per cui lo rendiamo così dannatamente difficile da raggiungere, sia parlando sopra di te, urlandoti, allontanandoci o semplicemente scomparendo. Ti senti a pezzi, rinnegato, insoddisfatto e questo ci dà sia il Carburante di Pensiero che il Carburante di Prossimità se restiamo ad assistere alla reazione.

Sei preoccupato di pensare all’ingiustizia che hai subito per mano nostra, l’assoluta ingiustizia di quanto è accaduto, la necessità di un risarcimento. Vuoi che sappiamo cosa siamo. Vuoi che ci rendiamo conto che siamo cattivi, pessimi, orribili, abusanti. Vuoi che sappiamo come ti senti. Vuoi dire la tua, esprimere la tua rabbia, il tuo dolore, il tuo smarrimento. Il tuo pensiero emotivo apprezza ciò che accade. Se stai pensando di fornire una delle cose suddette, di persona, tramite messaggio o segnale di fumo. Se stai discutendo di questo bisogno con un amico o un terapista. Se stai leggendo l’ultima provocazione che ti abbiamo inviato, chiedendoti perché ti sei comportato in modo così abominevole, criticando il tuo comportamento del fine settimana passato con i bambini o chiedendoci di ripagarti qualche debito. Ognuna di queste questioni accrescerà il tuo pensiero emotivo che vorrà fare un ulteriore passo avanti e ti farà interagire con noi affrontandoci di persona, chiamandoci o sparando quella raffica di messaggi pieni di veleno a tarda notte.

Il tuo pensiero emotivo corromperà i tuoi tratti empatici di correttezza, onestà e decenza. Corromperà quei tratti narcisistici di orgoglio e invidia. Ma soprattutto, si concentrerà sul tuo tratto empatico di cercatore di verità per farti compiere lo sforzo di fornirci la (tua) verità in un’ultima proclamazione, una dichiarazione finale, quella firma.

Quando quel messaggio arriva e ti trova perché il tuo regime di no contact è povero, ti adesca e quante volte non hai resistito a rispondere a questa provocazione. Devi rimetterci in riga, devi rimediare, non puoi lasciar perdere. Pieno di giusta indignazione, schiumante di rabbia, traboccante della (tua verità) devi avere l’ultima parola e rispondi. Scrivi un messaggio. Un’e-mail. Un messaggio sui social media. Chiami. Vieni di persona.

Ci fornisci carburante puro o carburante di sfida. Rischi una reazione avversa. Accresci ulteriormente il tuo pensiero emotivo e vieni coinvolto in una guerra di parole, in una serie di accuse e in una rissa tra le (diverse) verità.

E tutto questo funziona

Il bisogno di avere l’ultima parola ti porta anche a essere soggetto al recupero perché senti che ci sono questioni in sospeso che devono essere risolte. Noi istintivamente lo sappiamo e ci affidiamo a tenerti agganciato e fornirci carburante senza mai permetterti di legare correttamente quelle estremità libere. Fa tutto parte del modo in cui continuiamo a manipolarti. Senza dubbio ti sei trovato in una situazione del genere. Ora potresti essere andato avanti e sapere che l’ultima cosa che dovresti fare è interagire con noi in questo modo, non importa quanto possa essere allettante. Hai imparato che si tradurrà solo in carburante, se gestito in modo errato e nel peggiore dei casi potresti persino soccombere ancora una volta al nostro fascino ed essere risucchiato di nuovo nella Relazione Formale. Eppure il desiderio di dire quelle cose che avresti voluto dire tanto tempo fa o anche più di recente rimane forte e potente. Naturalmente quello che potresti dire ora forse differirebbe da quello che avresti potuto dire allora, quando non ne sapevi tanto quanto ne sai adesso. Non sapevi cosa ti aveva intrappolato, né come fossi stato manipolato e quindi le tue parole avrebbero assunto una forma diversa rispetto a se le avessi pronunciate ora, armate di conoscenza e comprensione.

Ripensaci, quando è nato il bisogno di dire quelle ultime parole, se avessi potuto dirle, a quell’epoca, quali sarebbero state?

Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR