L’IMPORTANZA DI LEGARTI AL NARCISISTA

Uno dei nostri obiettivi centrali quando ti abbiamo selezionato è legarti a noi. Durante la nostra seduzione creiamo questo luogo magico e invitiamo te e solo te ad abitarvi con noi. Costruiamo un posto fantastico e ti poniamo su un piedistallo al centro di questo artificio. È molto difficile per te realizzare che questo sia un inganno e ancora più difficile fare qualcosa a riguardo. Ogni giorno, ogni ora che tu rimani stretta nella nostra influenza ci permette di creare più vincoli, più connessioni ed incrementare la portata del tuo essere legata a noi. Ti facciamo sentire favolosa, venerata e amata. La natura vertiginosa e travolgente della nostra passione non assomiglia a niente altro che tu abbia conosciuto e l’accetti prontamente. Si tratta naturalmente di un consenso non informato. Non hai idea di cosa siamo, ma nonostante ciò accetti tutto questo meraviglioso trattamento. Ci permetti di permeare ogni aspetto della tua vita. Noi ti attiriamo nella nostra e ti facciamo sentire speciale e privilegiata per avertelo concesso. Considera come abbiamo penetrato ogni tua rete in modo da essere lì ovunque ti girassi.

Abbiamo conosciuto tutti i tuoi amici, ci siamo ingraziati la tua famiglia e siamo arrivati a incontrare i tuoi colleghi. Siamo venuti a conoscenza di tutti i posti dove ti piaceva andare e ti abbiamo introdotto in altri. Abbiamo fatto in modo di conoscere ogni tua cosa preferita, dai libri alle commedie fino al cibo. Il tuo scaffale di vini era rifornito con i tipi di vini che preferivi, indossavi i gioielli che ti erano stati comprati dopo un’attenta sollecitazione di quanto ti ritenessi carina e occasionalmente arrivavo portando un nuovo libro dalla scuderia degli autori che apprezzavi leggere. Pezzo dopo pezzo ho invaso la tua vita e mentre la nostra relazione procede alla velocità della luce, il graduale, strisciante avanzamento della mia influenza ha davvero ottenuto più di un appiglio. Si è diffusa attraverso il tuo territorio come una erbaccia infestante che non può essere rallentata, che copre e soffoca. I miei vestiti sono appesi nell’armadio, ho la mia poltrona preferita in casa tua, ora compri i cereali che io preferisco mangiare la mattina malgrado pensi che siano fatti con troppo zucchero. Ora mi lavi i calzini, le mie canzoni popolano la playlist su iTunes e il bagno è la dimostrazione della mia occupazione con flaconi, rasoi, accessori mescolati ai tuoi. Non puoi non vedere la mia influenza tutto intorno a te, ma le dai il benvenuto e vi ricavi una grande felicità. Dagli appuntamenti, al rimanere a dormire, a coabitare e verso il matrimonio, questa marcia inesorabile di una repentina e frenetica seduzione, per quanto con il senno di poi sia solo e sempre apparenza a quel tempo era la cosa giusta da fare, fa sì che le nostre vite si avvitino insieme mentre avvolgo i miei tentacoli intorno alla tua vita e ti attiro strettamente a me. Così tanti collegamenti, connessioni, limiti e vincoli tra te e me.

Questi vincoli ti tengono sul posto indipendentemente dai maltrattamenti che stanno per arrivare. È improvviso e sconcertante ma non ti arrenderai facilmente. Non solo hai pronunciato quei voti, intendevi ogni parola e noi lo sappiamo. Non lascerai che ciò che abbiamo costruito finisca in polvere. Per quanto possa essere ammirabile la tua forza d’animo, potresti benissimo startene su una spiaggia e ordinare alla marea di fermare il suo avanzare incessante per quel che può servire. Questo non ti fermerà dal provarci. Lo sappiamo. I lacci sono molti e sono stretti quindi non correrai ai ripari alla prima somministrazione di un trattamento del silenzio. Non appenderai gli attrezzi andandotene quando le urla continuano fino a notte fonda. Non farai la valigia lasciandola nell’ingresso, seduta sulle scale mentre aspetti il nostro ritorno, a notte fonda, a tarda notte, da quale che sia la tresca in cui ci siamo coinvolti. Continuerai, stretta alla speranza che tutto andrà di nuovo bene, che il periodo d’oro tornerà. Tieni duro, lotti, dimostri soluzioni sbagliate mentre noi attacchiamo ancora e ancora, attingendo carburante negativo dalla tua angoscia, sgomento e caos. Non lascerai perdere. I legami sono troppi. Il nostro comportamento è deprecabile mentre apriamo fronte dopo fronte dopo fronte contro di te, lasciandoti confusa e schiacciata. Distorciamo, incolpiamo, facciamo tira e molla ma tu non vacillerai. Non importa quante volte ti buttiamo a tappeto continui a tornare per il resto, trascinata per i piedi dai vincoli che ti legano a noi.

Poi un giorno ti togli dalla nostra influenza tossica o in certi casi ci vieni tolta. Quei vincoli rimangono ma c’è un’elasticità che ti concede di scappare da noi. Di essere portata via dalle parole acide e dagli schemi crudeli. Gli insulti, le ire furiose, l’isolamento e la denigrazione potrebbero essersi fermate. Forse non sei più sottoposta agli sputi, alle tirate di capelli, al fatto che i tuoi soldi vengano trattenuti, le tue relazioni sociali ridotte e che la tua autostima venga schiacciata sotto i piedi. Probabilmente sei scappata dalle svalutazioni quotidiane che ti arrivano in tanti modi così differenti e poco edificanti ma le tue traversie sono ben lontane dalla fine.

Forse non hai più la nostra faccia urlante contro la tua. Forse non stai rannicchiata dietro alla porta chiusa del bagno mentre la prendiamo a pugni ordinandoti di uscire. Forse non stai stesa a letto a piangere per averti fatta sentire vuota con la nostra assenza. Forse non rimani fuori dallo studio fissando il bagliore del monitor all’interno, sotto la porta e chiedendoti con chi stiamo messaggiando on line, quella sensazione dello stomaco che si annoda che porta alla nausea. Potresti essere sfuggita a molte di queste manipolazioni ma i vincoli che legano rimangono.

Il legame che abbiamo creato con te è così forte, così profondo e così vasto che ogni giorno avvertirai un vuoto enorme all’essere separata da noi. Giustificherai l’abuso mentre brami quei giorni dorati. Ti sentirai come se qualcosa ti fosse stato strappato dalla nostra assenza. Anche se sai in che modo orribile abbiamo agito verso di te, continuerai comunque a soffrire per questa perdita insensata. Ogni giorno ti fa sentire vuota. Ti chiedi cosa stiamo facendo, con chi siamo e se stiamo pensando a te. Vedi ancora la nostra presenza intorno a te, le persone chiedono ancora di noi, crolli sul tuo letto affondando il viso in quella maglietta che tenevamo sotto al cuscino e senti che sa ancora di noi. Ti immergi a fondo nel profumo sperando che il fastidioso dolore si allontanerà, che in qualche modo verrai magicamente riportata a dove eravamo entrambi una volta, quando eravamo felici. Fai scorrere le dita sul tubetto del gel che abbiamo lasciato e ti ricordi che ci guardavi mentre lo applicavamo accuratamente. Non riesci a buttarlo, aggrappata a quei ricordi di gioia che una volta abbondavano tra quelle pareti. Superi la libreria, toccando le rilegature dei volumi che abbiamo comprato per te, le parole e le lettere ti ricordano ulteriormente della nostra presenza qui in questa casa. Ti manchiamo, ti manchiamo così tanto, non dovresti, non dopo ciò che abbiamo fatto. Non dopo il vile trattamento che hai sofferto. Il dolore lancinante aumenta mentre appare un altro ricordo, il vincolo è ancora forte. A differenza del cordone ombelicale che porta vita, il tuo cordone legato a noi continua a darti dolore. Quando finirà? Quando questa agonia si allontanerà e verrà rimpiazzata da qualcos’altro? Non sarebbe perfino meglio non provare nulla? Essere intorpidita e anestetizzata così non devi più sopportare questo dolore continuo.

Il legame che abbiamo creato con te è così potente, così profondo e a lunga durata che spesso è la conseguenza dei vincoli che legano a far male più del maltrattamento in sé. Ecco quanto siamo pericolosi.

Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR