LA RICERCA DELLA VENDETTA

Io so che mi odi. Le persone come te vengono riempite di amore e poi di odio. Non c’è bisogno di negarlo. È una reazione normale per una persona come te e per una persona che approvo e incoraggio appieno.

So che proverai a mascherare questa rabbia bruciante che provi dicendo che hai pietà di me o che non provi nient’altro che disprezzo per me, ma io posso vederla. Quei tuoi occhi sensazionali che una volta mi guardavano con desiderio, passione e soprattutto con speranza, ora si sono riempiti di bollenti, fluttuanti fiamme di odio.

Alcuni di voi combatteranno per arginare questa sensazione. Temi che se ti abbandoni a questo odio ti metterai in qualche modo al mio livello. Io posso alleviare le tue paure a questo riguardo. Non sei neppure vicino al mio livello e nemmeno lo eri. All’inizio ti ho messo molto più in alto di me. Sì, era finzione e faceva tutto parte del mio disegno ma allora non avevi da lamentarti, non è vero? Non hai obiettato o rifiutato quando ti ho innalzato fino al cielo e ti ho posto su quel piedistallo. Naturalmente no.

Chi l’avrebbe fatto?

Nessuno, e tantomeno una persona come te. Ora ti trovi al tuo vero livello, completamente sotto di me, gettata su un terreno sassoso, distrutta e a pezzi. Incredibile, anche se non lo è, come e dove sei riuscita a raccogliere tutta questa rabbia. Quante volte avevi detto ai tuoi confidenti che ti sentivi stordita (sì, me lo stavano riferendo). E ora guardati. Una ribollente incandescente palla infuocata di odio ed è tutta diretta a me. Lo adoro.

Tu vuoi distruggermi. Lo so. Lo fate tutte. Quella prima di te era esattamente allo stesso modo così come era quella precedente e quella prima di lei. Con la prossima sarà lo stesso, anche se io nutro ancora qualche speranza che lei possa essere un po’ diversa e che in qualche modo eviti gli errori che hanno commesso tutte quelle venute prima di lei.

Ho visto questo odio molte volte e il tuo desiderio di vendetta è forte. Ovvio che sia così. L’ho fatto di proposito. Tutto ciò che ho fatto quando ti ho trascinato giù in basso era programmato per farvi alla fine esplodere d’odio. Dall’esaltazione alla disperazione, passando da distrutta a insensibile. Alla fine l’interruttore veniva azionato e come un burattinaio innesco sotto di te l’incendio che alimenta le fiamme dell’odio.

Disprezzami, avanti, fallo. Lancia verso di me quelle parole cattive. Dimmi che razza di bastardo sono. Continua così. Strappati i capelli, agita i pugni, pesta i piedi. Dimmi come hai intenzione di graffiare la mia auto. Ci si sente bene non è vero? Credimi, ci si sente ancora meglio a essere il destinatario della tua bile e del tuo odio.

Avanti, mettiti a tavolino coi tuoi amici e progetta la tua vendetta, riesco a vedervi tutti raggruppati attorno al tuo calderone mentre tu provi a fare congetture per arrivare di nuovo a me. Mi sento così potente a sapere che sei focalizzata sulla ricerca di un risarcimento. È quello che voglio. Voglio crogiolarmi nel calore della tua rabbia, voglio essere coperto dal disgusto e dalla ripugnanza che tu vomiterai su di me.

Voglio che complotti, macchini e pianifichi. Ferendoti profondamente io pianto dentro di te quel travolgente desiderio di pareggiare i conti con me. Succede ogni volta e fa tutto parte del mio piano principale per assicurarmi che tu, mio bell’apparecchio, continui a versare carburante verso di me. Ti faccio cercare vendetta perché agendo in questo modo, il tuo far piani e la relativa esecuzione maldestra mi forniscono ciò che voglio. Carburante.

Sei accecata dall’odio, in questo modo non sei in grado di capire che non riuscirai a ottenere vendetta, non urlando, sputando e graffiando. Oh no, questo sovraccarico di rabbia urlante per me è solo uno spirito carico di carburante. Io contorcerò e cambierò, mentre contrasto i tuoi tentativi, e rido dei tuoi sforzi patetici per cercare di avere la meglio su di me. Questo ti incoraggerà quando ti condurrò di nuovo in un’altra briosa danza mentre continuo a prendere da te esattamente ciò che mi serve.

Tutto quello che farai mentre ti ossessioni a cercare di abbattermi è rimanere intrappolata. È vero, potremmo non essere più in una Relazione Formale come marito e moglie, ma tu continuerai a interagire con me. Stai pensando a come abbattermi, stai discutendo di quanto io sia odioso con i tuoi amici, stai stalkerizzando la mia attività online, passi davanti a dove lavoro e dove vivo per vedere cosa sto facendo mentre ordisci un piano.

Tutto quello che farai è mantenermi vivo nella tua mente, rendendo sempre più facile per me restarvi. Il tuo pensiero emotivo era troppo alto prima in conseguenza della seduzione e poi delle domande senza risposta quando mi sono liberato di te. Non sei riuscita a prosciugare il pensiero emotivo.

Non sei riuscita a permettere alla tua logica di ottenere un qualsiasi punto d’appoggio. Hai letto, guardato e ascoltato, ma non c’è alcun margine perché questa possa neutralizzarlo, perché il tuo pensiero emotivo era troppo alto e poi resta troppo alto. Resta troppo alto perché il tuo desiderio di distruggermi, di vendicarmi e vedermi soffrire continua a nutrire quel pensiero emotivo.

I tuoi pensieri girano e rigirano. Pensi di sentirti meglio, di non essere più triste, che non ti faccia più male, ma la rabbia che ha sostituito quei sentimenti (o forse li ha temporaneamente sovrastati) significa che tu hai perso la capacità di introspezione.

Il tuo pensiero emotivo ti ha in pugno. Esso, col suo solito astuto stratagemma, ti ha convinto con l’inganno a pensare di essere andato avanti, facendoti pensare che questa rabbia, questa pianificazione, questo desiderio di distruggere siano prove evidenti di progresso e ripresa.

Non è così.

È troppo presto Troppo presto dal tuo disimpegno. Troppo presto dalla tua fuga. Troppo presto dal recupero.

Tutto ciò che farai è coinvolgerti con me ancora una volta. Le mie reazioni possono sembrare di rabbia e irritazione, ma questo è solo il mio meccanismo di autodifesa che risponde per affermare ancora una volta la mia superiorità mentre attingo il tuo Carburante di Sfida. Non mi stai ferendo. Ripeto, non mi stai ferendo.

I tuoi attacchi contro di me sono contornati da veleno, rabbia e fastidio. Perciò si tratta di Carburante di Sfida. Questo mi alimenta e le mie risposte ti fanno pensare che tu stia arrivando a me, non è così, quelle reazioni sono studiate, una risposta istintiva del mio narcisismo, per farti pensare che stai arrivando da qualche parte, per portarti a darmi più carburante e per permettermi di affermare la mia superiorità su di te come deve essere sempre.

Il tuo desiderio di vendetta è prematuro. Devi ridurre il tuo pensiero emotivo attraverso un efficace no contact, devi costruire le tue Difese Logiche e permettere loro di prendere piede e poi portare sotto controllo quel pensiero emotivo ridotto. Arrivarci richiede tempo, molti mesi.

Ma una volta fatto, con quel pensiero emotivo ad un livello molto più basso e con la logica che prevale, qualsiasi desiderio residuo di distruggere (e a quel punto, spesso si sarà affievolito con la diminuzione del pensiero emotivo) sarà messo in atto a distanza, con freddo e duro calcolo e se lo fai, in accordo con i punti esposti nel mio libro Vendetta, eviterai di venire intrappolato, eviterai di rovinare la campagna di vendetta e avrai molte più probabilità di avere successo.

Ma se non riesci a prestare attenzione a queste sagge parole e pensi di saperne di più, se pensi di essere pronto ora per realizzare la vendetta, con la cattiva preparazione e il pensiero emotivo crescente, cercala pure.

Non la otterrai.

Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR