LA PREMUROSA

Vorrei parlarvi di una mia ex fidanzata, Karen. Karen questo è per te che non puoi sapere quanto fosse straordinaria la tua capacità di fornirmi di carburante. Una delle migliori, se non la migliore.

Usando i miei leggendari poteri di rilevazione dell’empatia, ho saputo scovarti come un maiale che fiuta i tartufi. Qualcuno potrebbe suggerire che sia un paragone appropriato. Ho determinato che eri una premurosa. Una persona passionale, premurosa e forte. Come potevo sfruttare al meglio il dolce, dolce carburante che eri tenuta a fornirmi? Decisi che anziché bombardarti d’amore avrei utilizzato una tecnica diversa per testare in modo assoluto le tue riserve di forza, la tua profondità di carattere e la tua “capacità di attaccamento”.
Sì, ero gentile, complimentoso e mi interessavo a te, così tu sei stata attratta da me, ma non ti bombardavo nel modo in cui avrei fatto normalmente. No, invece, decisi che dovevo metterti alla prova. La motivazione fu che in questo modo tu mi avresti considerato una sfida. La maggior parte delle mie vittime mettono in atto i loro istinti di “prendersi cura” quando comincio a svalutarle, svilirle e sminuirle. Vogliono mettermi a posto per tornare al periodo d’oro. Nel tuo caso optai per metterti alla prova praticamente fin dall’inizio.

Non ti è mai stato permesso di contattarmi per prima. Dovevi aspettare che ti contattassi io e poi dovevi rispondere entro un minuto. Se non lo facevi, allora chiaramente non ti importava di me. Aspettavo ore prima di contattarti. Mi stavo negando carburante in questo modo? Sì e no. Certo, non ricevevo la solita sfilza di telefonate e messaggi che di solito ricevo nel periodo del love-bombing. In questo modo però sapevo che tu mi pensavi costantemente, chiedendoti quando avrei potuto chiamarti o inviarti un messaggio. Sapevo che avresti controllato ripetutamente il telefono ed eri pronta a rispondere. Sapere che ero onnipresente mi forniva un altro tipo di carburante in una fase diversa della nostra relazione rispetto a quanto sarebbe avvenuto normalmente. Quando arrivava quella prima risposta, il potere che mi pervadeva per averti tenuta in attesa e pronta era intenso.

Insistevo che ti astenessi dal mangiare prima di me, anche quando eravamo separati, per assicurarmi che i tuoi morsi della fame ti ricordassero che lo stavi facendo perché l’avevo detto io. Tu eri d’accordo perché voleva dimostrarmi quanto mi amavi, quanta passione provavi per me e che non saresti stata punita. Diventasti ben presto complice di questo gioco. Escogitavo sfide nuove e più difficili, facendoti pressione ogni volta e tu accettavi sempre la sfida, addirittura spesso superando le mie aspettative.

Come sempre, ero avanti a te di diversi passi. Quando mi stancai di questo e iniziai a sminuirti, il condizionamento a cui ti avevo sottoposta nel periodo d’oro era così forte che andasti ben oltre per cercare di compiacermi. Indipendentemente da quanto sembrasse inutile, non hai mai mollato. Questa era la forza del tuo tratto di Portatore. Hai dimostrato immense riserve di disciplina e forza. La tua profondità di carattere era sorprendente, e veniva utilizzata esclusivamente su di me.

Potrei dirvi come la mia relazione con Karen sia finita ad un certo punto.

Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR