Il mondo è diventato un posto più veloce. Le macchine aumentano costantemente in velocità, i treni tuonano lungo i binari e gli aeroplani corrono nel cielo. Un jet è particolarmente veloce dato che rompe la barriera del suono, una e-mail può trasmettere un messaggio da un lato all’altro del pianeta in un istante e una rete televisiva può circondare il globo in pochi secondi. Anche se il mondo è diventato progressivamente più veloce, la velocità è sempre in agguato da qualche parte. Poche cose hanno superato in velocità la legge di successione della monarchia. “Il Re è morto, lunga vita al Re” sintetizza il momento in cui Giacomo I è morto nel 1625 e suo figlio Carlo I è diventato il re nell’ultimo respiro.
I colpi della pietra focaia che fanno sì che una scintilla si accenda e così venga fuori il fuoco furono un esempio ulteriore di come la velocità sia sempre stata manifesta. Nonostante questi esempi storici e l’esordio dei progressi tecnologici che hanno fatto diventare il mondo sempre più veloce, poche cose possono essere definite più veloci del tempo che serve alla nostra tipologia per cambiare.
Dall’idealizzazione alla svalutazione, dalla venerazione al disprezzo, dal cullarti al punirti, questo cambiamento drammatico nell’atteggiamento avviene con una tale velocità che ti lascia stordito e confuso. Un giorno va tutto bene, ci sono sorrisi e parole gentili, sguardi affettuosi e calore ma senza alcun avvertimento, senza nessuna indicazione o indizio ci ciò che sta arrivando, la posizione cambia e lo fa così improvvisamente e drasticamente. L’affetto se ne è andato e al suo posto quell’orribile silenzio di pietra che ti ha fatto chiedere continuamente qual è il problema? Dimmi cosa c’è che non va? Ho fatto qualcosa che ti ha fatto arrabbiare? Forse abbiamo appena riso insieme per qualcosa e poi prima che l’eco di quella risata sia svanito ti stai difendendo mentre ti lanciamo un’invettiva. Vieni preso di sorpresa per la velocità con cui ti abbiamo attaccato, sei così confuso e sbalordito da non riuscire nemmeno a parlare. Forse ci hai perfino fatto un complimento mentre eravamo seduti durante una cena con gli amici e girandoti a guardarci hai scoperto che ti guardavamo in cagnesco o che eri il destinatario di una feroce frecciatina. Il passaggio da felicità a tristezza, da piacere a cattiveria e da gioia a disperazione è drammatico per quanto è rapido. Quante volte hai osservato
“È come se qualcuno spegnesse un interruttore”?
Una luce si accende e si spegne in un istante. Noi ti accendiamo e ti spegniamo in un istante. Questo cambiamento è assolutamente sconcertante e ti causa notevole costernazione e preoccupazione. Chiedi sempre cosa non va, ma naturalmente questo ci infastidirà ed irriterà solamente perché dovresti sapere cosa non va. Dovresti capirci in anticipo. Se ci amate dovreste sapere cosa non va, non è vero? Quante volte hai ascoltato questa frase urlata prima che fossero un piatto o un bicchiere a seguirla? Ma perché cambiamo così rapidamente e apparentemente senza ragione?
Ho spiegato in molte occasioni e senza dubbio continuerò a farlo che tu non cogli e non comprendi la dinamica della tua relazione con la nostra tipologia perché tu esamini questa dinamica attraverso la tua visione del mondo. Applichi la logica e le regole e le motivazioni del tuo approccio alla vita ad una situazione che segue le nostre regole perché siamo stati noi a creare il mondo in cui tu ed io ora risiediamo. Ti abbiamo coinvolto in questa falsa realtà mentre ti stavamo seducendo. È sia una fiaba che un incubo dove nulla sembra avere senso, ma se la guardi attraverso i nostri occhi ha perfettamente senso. Quindi, lascia che ti benefici di qualche comprensione dal nostro punto di vista sul perché questo cambio avviene, perché è così repentino e perché fa così tanto male.
Forse stiamo ridendo insieme ma non penso che tu stessi ridendo al volume e con l’intensità con cui avresti dovuto farlo per la mia arguta osservazione o per la mia divertente battuta. Patetico? Sì ma per i tuoi standard non per i miei. Il tuo ruolo è sfornare quel carburante positivo e non avendo riso abbastanza forte non l’hai fatto al livello previsto. Questo mi offende. Tu mi hai criticato e proprio come la scintilla che si origina dalla pietra focaia qui sopra, hai acceso la mia furia che si è manifestata tramite il mio sfogo su di te.
Forse siamo seduti pacificamente in sala da pranzo, la musica in sottofondo e ci stiamo godendo una pigra Domenica leggendo il giornale e poi i fogli vengono scagliati sul pavimento e ti attacchiamo verbalmente. In questo apparentemente piacevole silenzio abbiamo ricordato un’osservazione che hai fatto due settimane fa che era critica verso qualcosa che avevamo detto. In quel momento ti abbiamo rimproverato ma non importa. Come sai, ci piace tirare in ballo il passato. Il richiamo a quell’evento brucia per la tua critica ingiustificata e la nostra ira viene nuovamente innescata facendo sì che la tua placida Domenica venga distrutta al manifestarsi di un match di urla.
Forse ci hai fatto i complimenti per la camicia e i pantaloni ma ti sei dimenticato le scarpe. Allora dimentichiamo i complimenti che ci hai offerto e ci focalizziamo esclusivamente sul complimento che avresti dovuto farci. Noi siamo elevati e superiori a te e tu dovresti riconoscerlo tutte le volte, beh lo fareste se ci amaste, non è vero? La mancanza nel fornire il complimento è di nuovo una critica e la nostra ira si accende.
Quel che è peggio è che spesso non ti diciamo qual è l’origine della furia e invece andiamo all’attacco criticandoti in risposta al fine di sentirci meglio. Forse non ti abbiamo detto che non ti sei complimentato per le nostre scarpe nuove e invece abbiamo fatto un’osservazione su come non ci piacesse lo stile dei tuoi capelli, il che rende la situazione più che mai confusa per te.
Questo cambio improvviso ci concede di ottenere carburante negativo dalla tua difesa arrabbiata, dalle risposte lacrimose e le scuse singhiozzanti. Ci permette di mantenerti ansioso, teso e confuso, cosa che ci consente di mantenere il controllo. Questo cambiamento non ha senso per te, anche se ti abbiamo spiegato il motivo per cui ci siamo infuriati al momento, ma quando lo consideri attraverso la lente del narcisista assume un senso nel nostro mondo.
Questo ripensamento accade perché in qualche modo ci hai criticato e nulla è più veloce dell’innesco dell’ira narcisistica. Come sai fin troppo bene.
Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR