È PROPRIO COSÌ

Ormai sapete tutti che sono spinto dalla fame che infuria dentro di me perché devo cercare il carburante per nutrire la bestia. Per cominciare, il mio carburante deriva dai complimenti e dall’ammirazione che mi hai fatto durante il nostro periodo d’oro. Sì, quel felice, meraviglioso momento in cui tutto ha un sapore migliore, ha un odore più fragrante, sembra più luminoso e suona più nitido. Mi è stato chiesto: perché non posso contenere il mio bisogno di ricevere ammirazione e complimenti per ottenere carburante? Perché devo intraprendere una linea di condotta così distruttiva che porta scompiglio in tutti coloro che mi circondano. Perché deve far così tanto male? Una domanda legittima.

Nel mio caso, ci sono due ragioni per questo. La prima produce quel vecchio adagio secondo cui la familiarità genera disprezzo. Immagina che la fragola sia il tuo gusto preferito di gelato. Ti porto un grande gelato alla fragola in un cono zuccherino. Ci dai una leccata ed è delizioso. Un gusto così fresco, così cremoso, e dentro ci sono anche piccoli pezzi di fragola.

È semplicemente il gelato più gustoso che tu abbia mai presentato alle tue papille gustative. Queste fragole sono state coltivate nel giardino di Dio, allevate dagli angeli e cresciute con l’acqua più pura, il terreno più fertile e il sole vibrante. Il latte è stato preso da mucche che pascolano solo sull’erba più verdeggiante, priva di inquinamento e contaminazione. In effetti, ogni ingrediente che è stato utilizzato nella creazione di questa magnifica confezione ghiacciata è il migliore ed è perfetto. Non solo, è stato realizzato dal Supremo Alto Creatore di Gelato.

Te ne porto un altro. Perché no? Questo è un gelato adatto per i campioni. Mangi questo secondo gelato, ma ormai ti senti pieno. Ne porto un terzo, il sapore è comunque ottimo ma non altrettanto buono. Ora ti do la buona notizia che mangerai gelato alla fragola per colazione, pranzo e cena e non mangerai nient’altro. Presto, lo straordinario gusto del gelato non ti piacerà più. Anzi, cominci ad essere terrorizzato alla vista del gelato quando ti viene portato e il fatto che devi mangiarlo ti fa irritare. Ora ne sei stufo, ha perso la sua attrattiva.

Questo è quello che succede a me. Succede sempre. Dato che sono programmato per cercare una gratificazione istantanea, anche le sensazioni più meravigliose presto sbiadiscono. Non sono fatto per il lungo termine, non ho desiderio di longevità. Se fossi io a mangiare il gelato, avrei bisogno di andare a cercare una stracciatella di menta oppure vaniglia o forse una succulenta bistecca. Ho bisogno di qualcosa di diverso per darmi quella botta.

Perché non mollare il gelato alla fragola e cercare quella nuova sensazione di gusto, perché devo sottoporre il gelato a una campagna di comportamenti selvaggi e cattivi? Una ragione è che, dal momento che ho investito tanta energia per ottenere tutto quel gelato alla fragola, non ho intenzione di lasciarlo andare. Devo trattarlo in modo diverso e in questo modo prendermi una pausa dal suo gusto. Con te, ho bisogno di staccarmi dalla lode e dall’ammirazione che mi offri ormai stantie.

Semplicemente non fa per me. Allo stesso modo, ho investito energia per sedurti e non voglio lasciarti andare. Devo trattarti in modo diverso per cambiare la dinamica. Ho bisogno di tenerti attorno così mi impegno in una campagna disorientante che fa sì che tu ti attacchi di più a me. Cercherò ovviamente altra ammirazione da nuove risorse. Ci sono così tanti sapori da assaggiare per me. Una volta eri brillante e nuovo. Non più. Qualcun altro è più brillante e più nuovo.

Tornerò da te, come tornerò dal gelato alla fragola. Ho dimenticato quanto mi ha disgustato, quindi lo mangerò di nuovo e wow, ha un buon sapore. Allo stesso modo, ti concederò un breve ritorno al periodo d’oro. Mi prodighi di complimenti e amore nati dal sollievo e me la godo. Vale comunque la legge dei rendimenti decrescenti, e presto mi stanco della tua ammirazione, così come mi stanco del gelato alla fragola e ancora una volta devo prendermi una pausa, senza mai spezzare il legame con te o dar via il gelato.

Me ne andrò e tornerò, ogni tanto sarò buono con te per ricevere la tua ammirazione così come ogni tanto prenderò una pallina di gelato alla fragola. In pratica questa familiarità e mancanza di volontà di lasciarti andare fa sì che devo trattarti male per far riemergere il carburante positivo su una base rara mentre attingo carburante negativo per avere il contrasto.

Ho menzionato due ragioni. La seconda ragione nasce da occasionali scorci di realtà. Solitamente, dimoriamo nel nostro falso costrutto in cui ti abbiamo trascinato. Tu puoi ottenere qualcosa, o un collega può ottenere un nuovo contratto, oppure notiamo che un amico acquista un’auto nuova fiammante. Questo ci mette davanti un doloroso promemoria dei nostri limiti e il nostro odio per le luci della ribalta spostate altrove, anche se provvisoriamente. In tal caso dobbiamo attaccare.

Dobbiamo denigrare, disprezzare e svilire per creare di nuovo quel contrasto, ti facciamo sembrare cattivo e noi sembriamo buoni. Buttandoti giù te, o l’amico o il collega ci sentiamo potenti e di avere di nuovo il controllo. L’orrenda sensazione svanisce. In queste occasioni, l’invidia e la paura ci spingono ad essere pessimi con te. Dobbiamo farlo per farci sembrare superiori al confronto.

In entrambi i casi dobbiamo fornire un contrasto per mantenere il nostro carburante. Quindi, tutto non può essere rose e fiori in giardino, abbiamo bisogno di spruzzare l’erbicida sopra i fiori che hai cresciuto per assicurarci di ricevere il carburante che è il nostro scopo primario nella vita.

Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR