“Bombasexy”
“Angelo”
“Bimba”
“Tesoro”
“Principessa”
“Piccola”
“Pinguina”
“Scricciolo”
“Lucciolina”
Dall’ovvio e ben utilizzato alla corruzione e bastardizzazione del tuo nome passando per l’assolutamente bizzarro, i nomignoli sono elementi comuni delle relazioni. I genitori possono avere un diminutivo o un vezzeggiativo per il proprio figlio, usiamo diminutivi per i nostri amici ma più spesso vengono usati nel contesto di una relazione sentimentale. Il loro uso è per indicare tenerezza e per evidenziare qualcuno di speciale ed unico (anche se utilizzare bimba non vincerà premi in questa categoria) tra questa persona e la sua metà. Quando utilizzati nel contesto di una relazione non narcisistica sono piuttosto innocui, forse alludono a qualcosa per prendere in giro e potrebbe essere leggermente imbarazzante (ad esempio chiamare qualcuno lucciola-verme luminoso perché diventa rosso e si imbarazza facilmente) ma generalmente sono usati come un epiteto affettuoso e gentile. Questa situazione diventa corrotta e totalmente differente nelle nostre mani. Noi usiamo regolarmente nomignoli per le nostre fonti primarie, ma i nostri motivi per cui lo facciamo non riguardano la tenerezza sincera piuttosto una serie di motivazioni più nefaste:
1. Viene fatto per sembrare che proviamo tenerezza per te così che tu pensi di essere speciale per noi. Ti meriti che ti venga dato un nomignolo e quindi vieni portata a pensare che naturalmente a noi importa di te e ti amiamo dato che abbiamo fatto questo passo. Viene fatto perché è un passo abituale in molte relazioni intime e tutto ciò che facciamo è imitarlo allo scopo di farti pensare che la relazione tra te e noi sia magnifica, speciale, meravigliosa.
2. Tu sei di nostra proprietà. Dandoti un’etichetta in questa maniera ti stiamo marchiando e mettendo un timbro secondo cui tu ci appartieni. Ci permette di esercitare controllo su di te.
3. Noi oggettifichiamo tutti i nostri dispositivi e dandoti un nomignolo stiamo rinforzando questo. Possiamo chiamarti “angelo” ma nelle nostre menti sei solo un angelo, uno delle centinaia o migliaia là fuori. Nello stesso modo in cui quelli che si ritrovano in una situazione di pericolo potrebbero usare il loro nome con un rapitore al fine di umanizzare loro stessi e l’altra persona, noi utilizziamo i nomignoli per disumanizzarti. È il nostro punto di vista il fatto che tu sia un oggetto per noi ed è molto più facile controllare e maltrattare un oggetto.
4. Utilizziamo lo stesso nomignolo per molti dei nostri dispositivi. Ci saranno delle differenze quando ad esempio il nomignolo gioca sul tuo nome, così se ti chiami Rebecca, possiamo chiamarti Beccipops, ma se è un nomignolo che non ha nulla a che fare con il tuo nome effettivo o una tua caratteristica specifica allora dovresti sapere che molte fonti primarie prima di te hanno avuto tutte lo stesso nome e anche quelle che verranno dopo di te.
5. Utilizzando un nomignolo e mantenendo lo stesso per tutte le nostre fonti primarie minimizziamo il rischio di chiamarti, accidentalmente, con il nome sbagliato provocando interrogatori e una sfida. Quindi, se ti chiamiamo “Zuccherino” e abbiamo una relazione, anche l’altra persona verrà chiamata “Zuccherino”. Se mai aveste accesso al cellulare del narcisista, non stupitevi di vedere Zuccherino 1 e Zuccherino 2 nella rubrica.
6. Come molte cose narci, ciò che concediamo poi lo revochiamo per sconvolgerti ed esercitare il controllo su di te. Quindi se ci siamo sempre riferiti a te come “Roba che scotta” puoi aspettarti che arrivata la svalutazione ci riferiremo a te con il tuo nome effettivo oppure ci può anche essere una corruzione del nomignolo, ad esempio chiamandoti “Surgelata”. Questo viene fatto per provocarti una reazione e sentirti ferita da questo cambiamento del caro vezzeggiativo.
7. In certi casi, il nomignolo potrebbe davvero sembrare un complimento verso di te ma in realtà ha un significato nascosto per la nostra specie e anche se sorridi quando senti usare questo nome, in realtà noi dentro stiamo ridendo di te perché non ti accorgi di essere stata insultata. Un esempio potrebbe essere scherzare riferendoci a te come “la boss”. Quindi di fronte a te e alla nostra congrega possiamo dire;
“Grazie per la proposta, ne parlerò con la boss”.
Tu sorridi a questo rispetto affezionato verso la tua autorità ignorando il fatto che la mia congrega e io sappiamo che significa Best of Seven Sluts- Meglio di Sette Puttane, essendo un riferimento a come ti consideriamo sessualmente.
8. In certi casi, dimentichiamo chi sei effettivamente (perché ti consideriamo un oggetto) ma se chiamiamo un oggetto “Gnometta” allora possiamo ripiegare su questo e riferirci a te con questo nome senza sembrare stupidi per esserci scordati come ti chiami.
9. Possiamo inventarci nuovi e differenti nomignoli che sono insultanti, irrispettosi e spiacevoli quando ci lanciamo nella tua svalutazione. Possiamo chiamarti “Orticaria” perché continui ad apparire dove non vogliamo vederti. Possiamo chiamarti “Il Pirata” perché hai poco seno, ad esempio un petto incavato. Possiamo etichettarti come La Spina perché sei una spina nel fianco o possiamo scegliere semplicemente Cosa come i lettori abituali sapranno dal mio trattamento verso Lesley
10. Insisteremo sul fatto che utilizzi un nomignolo per noi ma lo sceglieremo noi. Nessuna persona normale sceglie il proprio diminutivo e poi dice alla gente di usarlo. Diminutivi e nomignoli si evolvono da caratteristiche osservate da coloro che stanno attorno al destinatario del nome. Il fatto che compariamo e ti diciamo di chiamarci “Palle d’oro” è una prova del nostro senso che tutto ci sia dovuto e della nostra grandiosità.
L’uso di nomignoli da parte della nostra specie non deve mai essere considerato gentile ed elogiativo. È un mezzo per sminuirti, irritarti ed esercitare il nostro controllo su di te, allo stesso modo di qualcuno che tiene un animale domestico, che è come sei considerata visto che ti teniamo in una delle nostre gabbie dorate.
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Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR