A PROPOSITO

Far sì che tu ci ami, ci ammiri e ci adori. Lodare la nostra brillantezza, far sì che ti meravigli della nostra superiorità e ammiri la nostra magnificenza divina. Che ci brami e ci adori. Che accendi i riflettori su di noi. Cercare la tua comprensione. Giocare alla vittima. Mentire Mentire Mentire di nuovo. Imbastire scuse. Usarti, sfruttarti e prosciugarti. Prendere i tuoi soldi e le tue proprietà. Isolarti e spaventarti. Farti correre in giro per noi, farti far salti per noi e assecondarci. Paragonarti agli altri, renderti ansioso e farti camminare sui gusci d’uovo. Prometterti il mondo, la marmellata domani e mostrarti il paradiso. Cambiare le regole che non sono mai state messe in atto fin dall’inizio. Alzare la barra e spostare gli obiettivi. Sminuirti, farci beffe di te e insultarti. Farti prendere la colpa e farti sentire in colpa. Farti urlare, piangere e singhiozzare. Ferirti e farti male. Confonderti e sconcertarti. Spingerti e tirarti, e spingerti e tirarti. Sollevarti e buttarti giù. Legarti a noi e risucchiarti nel nostro mondo. Con false promesse e scuse vuote. Usare lui e aggiungere lei. Non dire nulla, non dire nulla e continuare a non dire nulla. Sollevarti, sbatterti, dire sì e farti dire no, no no. Non ascoltare mai, vedere solo ciò che vogliamo vedere, fare ciò che vogliamo, andare dove decidiamo e fare come ci pare. A una certa distanza, da solo, dal libro narcisistico. Svanire, scomparire, disapprovare, ringhiare e sogghignare. Sorridere, toccare, sussurrare e accarezzare. Promettere, offrire, suggerire e fornire. Consegnare, dimenticare, lasciarti andare e allontanarci. Essere il migliore, essere come null’altro, regalarti i tuoi sogni e distruggerli. Furtivamente, pezzo per pezzo, con metodo insidioso. Col fascino, col magnetismo e con le parole ricoperte di miele unite ai sorrisi ricoperti di zucchero. Con un cenno del capo, con un’alzata di sopracciglia, con una stretta di pugno, con un’oscillazione del piede. Con assolutamente niente, con tutto e di più, con la prima luce dorata e con la notte incessante. Col silenzio, urlando, gridando e singhiozzando. Ridere, scherzare, trattenere e agitare. Con l’illusione, con l’invenzione, con l’incredulità, con l’orrore. Col tradimento, con la rabbia, con l’isolamento e col soffocamento. Con il love-bombing, triangolare, con il gaslighting e non fermarsi mai. Andare, tornare, recuperare e partire. Non lasciarti andare, non dare nulla, prendere tutto e legarti stretto.

Esistere.

Ma mai dire addio

Traduzione di PAOLA DE CARLI dal testo originale di H.G. TUDOR